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N. 2.612 - ore 17:00 - Martedì 12 Marzo 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Dopo un 2018 in calo (chiuso a 1,9 miliardi di euro), sembra partito bene il 2019 del vino nella gdo italiana, con una crescita dell’1,7% in valore nei primi due mesi dell’anno, che diventa del +5,3% guardando ai soli vini a denominazione. Emerge dall’anticipazione della ricerca di Iri per Vinitaly. E se i vini più venduti si confermano chianti e Lambrusco, spiccano le crescite in percentuale del Lugana (+24% a valore), del Primitivo (+20%) e della Passerina (+14,8%). Restano bassi, però, i prezzi, seppur in crescita: nel 2018 il vino confezionato è stato venduto, in media, a 3,07 euro al litro, mentre i vini Dop hanno toccato quota 4 euro. |
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Il focus sul mercato tedesco, fondamentale per i consumi di vino, ma anche sui Paesi del Nord Europa e uno sguardo importante verso l’Asia, con i produttori di tutto il mondo, dall’Italia leader in Germania (con esportazioni, nei primi 11 mesi del 2018, per poco meno di 500 milioni di litri e 886 milioni di euro, dati Ice, ndr) alla Francia Paese partner, passando per la stessa Germania, l’Austria, gli Usa, la Svizzera, la Spagna, il Portogallo, l’Australia, il Brasile, l’Argentina, il Sudafrica, la Cina, il Giappone, ma anche curiosità come la Bolivia: il mondo del vino è di scena a ProWein, una delle principali fiere enoiche internazionali, a Düsseldorf, da 17 al 19 marzo, con uno spazio sempre più grande nella Messe Düsseldorf, ma anche, sempre più, eventi in città, non solo con le iniziative di “ProWein Goes City”, ma anche con tante iniziative di singole cantine. Si parte, però, già da sabato 16 marzo, con la ormai consueta degustazione dei “Tre Bicchieri”, firmata dal Gambero Rosso, in fiera, e con i prestigiosi “Excellence in wine & spirit”, i premi assegnati dalla celebre rivista Meiningers, dove un tocco di Italia ci sarà sicuramente, grazie alla partnership con l’Istituto del Trentodoc. Le bollicine trentine bagneranno anche il brindisi del “The Winemakers’ Winemaker Award 2019”, premio assegnato dal The Institute of Master Of Wine e dal magazine Uk “The Drink Business”, in programma domenica 17 marzo (quando saranno svelati anche i “World Most Admired Wine Brands 2019”, selezionati dalla rivista inglese Drinks International, ndr), giornata di apertura vera e propria della fiera. Tantissime le degustazioni con l’Italia protagonista, da quelle firmate De.Sa., l’associazione dei sommelier tedeschi, tra cui spiccano le verticali dedicati a vini icona del Belpaese come il Sassicaia della Tenuta San Guido, l’Amarone di Dal Forno ed il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore di Ferrari, o quelle di “Vinum”, dedicante a tantissimi vini e territori del Belpaese, dal Veneto alla Puglia, dal Piemonte alla Sicilia, passando per quelle firmate dai consorzi dell’Alto Adige, della Valpolicella, del Soave e del Prosecco, tra le altre. Senza dimenticare l’assaggio dell’annata 2016 di Bordeaux dell’Union des Grands Crus, tra le tante che vedranno al centro le produzioni enoiche di tutto il mondo.
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Superano i 6,2 miliardi di euro le esportazioni di vino italiano nel 2018, per una crescita in valore del +3,3% sul 2017, a fronte di un calo del -8,1% in quantità: secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine, su dati Istat, che confermano quelle dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, il segno è positivo in tutti i principali mercati di destinazione. Si va dal +4% di Usa e Germania al +10,1% della Francia e il +7,5% della Svezia, senza dimenticare Svizzera (+4,8%) e Regno Unito (+1,9%). Lieve flessione per Giappone (-0,6%), Danimarca (-5,9%), Cina e Russia (entrambe al -2,4%), mentre vanno forte mercati minori come Polonia, Australia e Corea del Sud. Il 61% dell’export vinicolo italiano in valore finisce in Europa (+3,2%), il 31% in America (+3,3%), il 7% in Asia (+2,4%). |
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Si presenta a Düsseldorf, nei giorni di Prowein, la Milano Wine Week n. 2. Scelta insolita, come lo sarà, dato che si tratta della presentazione di un evento organizzato da privati, e presentato in “terra straniera”, la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio (che nel frattempo al giornale Uiv, il “Corriere Vinicolo” ha annunciato il decreto Ocm Promozione entro Vinitaly, e quello sull’enoturismo in settimana, ndr), annunciato al tavolo con Federico Gordini, fondatore di Milano Wine Week, Luciano Ferraro (Corriere della Sera), Silvana Ballotta (Business Strategies), Helmut Köcher del Merano WineFestival (presenza che lascia intuire una qualche collaborazione tra i due eventi, ndr) e Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura della Lombardia. Una scelta, quella della piazza tedesca, quanto meno curiosa, tanto più che avverrà poco meno di un mese da Vinitaly (Verona, 7-10 aprile), in qualche modo la “vetrina naturale” di quanto ruota intorno al vino italiano (e che, in quei giorni, dal 16 al 20 marzo, sarà protagonista in Cina, a Chengdu, con una serie di iniziative, parte della mission della fiera di Verona che si sviluppa lungo tutto l’anno, mirate ad aprire nuovi mercati e consolidare quelli storici per il vino italiano). |
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Dopo 52 anni, finisce una delle partnership più longeve del commercio enoico italiano, quella tra Banfi e Cantine Riunite-Giv, iniziata nel 1967 e capace di portare Oltreoceano 12 milioni di casse di Lambrusco, ma non solo, ogni anno. Come si legge nella nota diramata dalla Ceo di Banfi Vintners, Cristina Mariani-May, la separazione, consensuale, sarà ufficiale dal 10 giugno, e nel futuro dell’importatore italo-americano ci saranno marchi premium e luxury, da innestare nella “corona” delle etichette della Castello Banfi. |
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Nel comparto dei prodotti di largo consumo confezionato (Lcc) il 2018 si è chiuso con una riduzione delle vendite a volume (-0,6%) e con un rallentamento di quelle a valore (+0,1%). Lo afferma la ricerca “Le principali dinamiche dell’alimentare nel largo consumo”, promossa da Tuttofood e Fiera Milano nel lancio di Tuttofood 2019 (6-9 maggio, con la novità TuttoWine, in partnership con Unione Italiana Vini). Nel largo consumo, emerge che a crescere è solo la voce “Alimentare e Bevande”, a discapito della “Cura Casa” e “Cura Persona”, con sempre più attenzione ai prodotti freschi e al segmento “premium” (+2,9%, con un picco del +9,9% per le marche top del distributore). |
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A WineNews, Ivano Vacondio presidente di Federalimentare traccia lo scenario presente e futuro del mercato agroalimentare, tra consumi interni, che non vivono certo un momento esaltante, ed export, su cui torna invece la fiducia, sulla scorta dei patti bilaterali per cui passerà la valorizzazione dei prodotti made in Italy e la prevenzione nei confronti della concorrenza sleale e dell’italian sounding. |
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