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N. 3.205 - ore 17:00 - Giovedì 22 Luglio 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Primo semestre del 2021 da incorniciare per lo Champagne, con le vendite in aumento del 50% sullo stesso periodo 2020, e l’export che supera il record storico delle spedizioni del primo semestre - risalente al 2018 - del 14%. Una crescita trainata essenzialmente da Europa, Nord America e Australia. Anche il mercato francese, con l’abolizione delle misure sanitarie, con l’inizio dell’estate, è in ripresa. Tenuto conto dei buoni risultati del primo semestre, e delle prospettive positive a medio termine, il comitato esecutivo del Comité Champagne ha così stabilito la resa disponibile della filiera, per la prossima vendemmia, a 100 quintali per ettaro. |
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Dalla crescita della gradazione alcolica dei vini, considerata un falso problema “che interessa ai giornalisti e non ai consumatori”, alla transizione ecologica del vino verso la sostenibilità ed il bio, processo fondamentale ed irreversibile, che richiede però tempo e studio, perché la qualità del vino resta un tema imprescindibile; dal valore del brand aziendale, che si è dimostrato ancor più decisivo in questi mesi difficili di pandemia, al futuro radioso del vino e della viticoltura, grazie ad una generazione di enologi e winemaker giovani ma con grande esperienza internazionale: sono tante le riflessioni, raccolte da WineNews, nell’intervista a Michel Rolland (domani il video), l’enologo più influente della nostra epoca, oggi firma e consulente di vini e cantine mito di Toscana, come Masseto, Ornellaia e Tenuta di Biserno, e, da qualche anno, anche Caprai in Umbria, per il Sagrantino e non solo. Maestro del taglio bordolese, Michel Rolland, con la sua moderna idea di vinificazione, ha contribuito a portare alla ribalta mondiale i vini di Bordeaux, e dalla Francia, con lo stesso successo, ha poi influenzato il modo di fare vino ovunque, dalla California all’Argentina, al Cile, senza dimenticare l’Italia. Oggi, dopo 40 anni di carriera ai massimi livelli, analizza tendenze e visioni sul futuro, senza peli sulla lingua. “Credo che sia importante per tutti andare verso il biologico, verso le colture che rispettano l’ambiente, e che, più semplicemente, rispettano la vita. Quello che trovo un po’ ridicolo è voler fare questi cambiamenti in un un lasso di tempo molto ridotto, non è possibile farlo da un anno all’altro”, dice Rolland. Che poi sottolinea come “il vino biologico e biodinamico ha un effetto sul marketing sproporzionato rispetto ai risultati effettivi, perché rappresenta ancora una piccola percentuale della produzione complessiva”. Scettico sulle nuove varietà resistenti (“voglio proprio vedere i vitigni tradizionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot o il Cabernet Franc sostituiti con qualcos’altro”), ha invece enorme fiducia per i winemaker di domani, “giovani molto motivati, molto dotati, con un grande bagaglio di nozioni” (l’intervista completa in approfondimento). |
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Ripartenza, dazi all’export, logistica, meteo sfavorevole, speculazione finanziaria, sono alcune delle cause della volatilità dei prezzi delle commodity agricole, tema al centro dell’International Grains Council Conference 2021, cui hanno partecipato 400 delegati provenienti da tutto il mondo, compresa l’italiana Areté, società di analisi economiche e business intelligence specializzata in agrifood. Le tensioni di prezzo e la forte volatilità riguardano tuttavia un ventaglio più ampio di mercati, dagli oli vegetali allo zucchero al caffè. Ma ci sono anche mercati (fra cui la frutta secca e le uova) che non hanno subito sbalzi significativi, e potrebbero rivelarsi bombe ad orologeria nei prossimi mesi. Il consumo della pasta, dopo i picchi del 2020 causati dalla pandemia, è destinato a tornare ai livelli pre-Covid. |
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In tempi in cui tutto cambia, anche il sistema delle “Anteprime di Toscana”, la settimana che, solitamente a febbraio, fino alla pandemia, ha messo sotto i riflettori i territori della Regione, sembra davanti ad una revisione profonda. Che parte dal Consorzio del Brunello di Montalcino, che, negli anni Novanta, ha inventato le “Anteprime”, e che ora sposta “Benvenuto Brunello” in pieno autunno, e non più in febbraio. L’edizione n. 30, così, sarà di scena dal 19 al 28 novembre 2021, a Montalcino. “Da tempo avevamo manifestato la necessità di rendere l’evento di debutto delle annate più incisivo per il mercato, soprattutto quello internazionale” spiega il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, che aggiunge: “ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo ed a collaborare per identificare altri percorsi comuni di valorizzazione del vino made in Toscana”. Intanto, gli altri Consorzi coinvolti nella “Settimana delle Anteprime”, dal Chianti Classico al Nobile di Montepulciano, dal Chianti alla Vernaccia di San Gimignano, sembrano orientati a mantenere il loro format. Mentre il Consorzio di Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, che da sempre fa storia a sé, punta su settembre. E la Regione Toscana (rumors) ragiona su un evento comune, magari slegato dalle anteprime, a Firenze. |
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Una gara di beneficenza a sostegno di progetti di utilità sociale, finanziati da 15 barrique di Barolo, prodotto dalle uve della storica vigna Gustava, sulle colline di Grinzane, e a suo tempo appartenuta a Camillo Benso Conte di Cavour. Le barrique, ancora in affinamento, il 30 ottobre finiranno sotto il martello di Christie’s per “Barolo en primeur”, gara di beneficenza, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, al Castello di Grinzane, in collegamento con New York insieme ad Antonio Galloni. |
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Nella corsa allo spazio, Jeff Bezos è arrivato secondo, ma nel giorno in cui Neil Armstrong, nel 1969, toccò il suolo lunare, si è comunque regalato “il più bel giorno di sempre”, una “gita” fuori dall’atmosfera terrestre, a bordo della “New Shepard”. Un momento storico per il turismo spaziale, destinato a quei pochissimi ultra milionari che potranno permetterselo. Questo, però, non vuol dire che il re dell’e-commerce, fondatore dell’impero Amazon e uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di 212 miliardi di euro, non sia attento agli ultimi. Al contrario. Una volta sceso dalla “New Shepard”, nel deserto del Texas, Jeff Bezos ha annunciato una donazione di 100 milioni di dollari a José Andrés, lo chef fondatore della no profit “World Central Kitchen”, con cui sostiene, a livello alimentare, le comunità colpite da crisi economiche, sociali ed ambientali in ogni angolo del mondo. |
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A WineNews il segretario nazionale del Partito Democratico. “La forza del nostro Paese è di essere la più grande potenza del vino, pur essendo un Paese piccolo. E lo ha fatto grazie alla capacità di valorizzare, con tenacia, la qualità delle nostre produzioni. L’Agricoltura è territorio e autenticità, è radici, la politica dovrebbe averne molta più considerazione. Da Ministro delle Politiche Agricole, ricordo la difficoltà nel trattare con il mondo per la tutela delle nostre produzione”. |
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