Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.100 - ore 17:00 - Martedì 23 Febbraio 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
“Per un futuro migliore per il vino serve una maggiore educazione, le persone devono imparare di più sul vino, perchè è molto simile alla musica: più ne sai più te la godi, e vale anche per il cibo. Più ne sappiamo della natura del vino, delle differenze tra uve, climi, territori, delle storie dietro al vino, più possiamo godercelo”. Parole di Francis Ford Coppola, uno dei più grandi registi di tutti i tempi e produttore di vino in California, con la sua cantina Inglenook, in apertura di “Wine Future 2021”, di scena on line da oggi al 26 febbraio, e che, come unico partner italiano, vede il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. |
|
|
|
|
Vinitaly 2021 resta in calendario dal 20 al 23 giugno a Verona (con “Opera Wine”, la grande degustazione firmata dalla rivista americana “Wine Spectator”, il 19 giugno), nonostante la grande incertezza e le difficoltà della pandemia. Con la scadenza ultima delle adesioni da parte delle aziende che è stata prorogata al 12 aprile (e, da quanto apprende WineNews, in caso di cancellazione dell’evento dopo questa data per cause di forza maggiore, sarebbero previsti rimborsi o voucher in vista del 2022, ndr), in modo da avere, tra un paio di mesi, una prospettiva più chiara di quella che potrà essere la situazione dal punto di vita dell’emergenza sanitaria e della possibilità a viaggiare. Così VeronaFiere, che rilancia la sua fiera più importante, ed evento principe dedicato al vino italiano. “Un evento per la ripartenza nel segno del business, di respiro internazionale e altamente profilato, che chiama a raccolta il mondo del vino in un’area espositiva sicura di 300.000 metri quadrati. È la sintesi di Vinitaly n. 54”, spiega una nota di Veronafiere. “Sarà un Vinitaly unico - commenta il presidente Veronafiere, Maurizio Danese - in cui ognuno sarà chiamato a fare la propria parte per richiamare la centralità del vino italiano nel mondo: organizzatori, imprese, istituzioni, media che vorranno parteciparvi”. Veronafiere, che continua a osservare l’evoluzione degli scenari sui mercati di riferimento attraverso la rete dei propri partner esteri, in costante contatto con le autorità, ha prolungato le tempistiche per l’adesione alla rassegna fino al 12 aprile e sta sviluppando la propria azione lungo due direttrici. La prima è l’incoming di buyer e operatori, in partnership con Ice Agenzia, per un evento “fortemente focalizzato sul business2business, opportunamente selezionato e invitato. L’Italia e l’Europa sono i mercati di maggior produzione e consumo al mondo. Se le condizioni saranno favorevoli, siamo già pronti a intervenire anche sulla domanda extra europea, a partire dagli Usa”, sottolinea il dg Giovanni Mantovani. L’altra direttrice è quella di un servizio gratuito di consulenza e assistenza per la riprogettazione in sicurezza di spazi e aree espositive, in totale osservanza delle disposizioni previste dal protocollo elaborato da Aefi, e ulteriormente integrato e rafforzato da Veronafiere. |
|
|
|
|
Dopo gli appelli dei sindaci italiani riuniti nell’Anci, della Conferenza delle Regioni (guidata dal presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini), e della Fipe/Confcommercio, come riportato ieri da WineNews e dopo le parole del neo Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli di oggi in Coldiretti, si allarga il fronte dei possibilisti alla riapertura dei ristoranti anche a cena, nelle Regioni e nei territori in “zona gialla”. “Non è una “proposta indecente” quella di riaprire i ristoranti a cena ove possibile, al pari dell’ora di pranzo, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza e nelle zone gialle”, commenta, in queste ore, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura. “La riapertura dei ristoranti anche alla sera è una priorità per il 41% degli italiani, secondo un sondaggio Ixè”, rilancia la Coldiretti ... |
|
|
|
|
|
La ripartenza della ristorazione, e con essa delle filiere agroalimentari più in difficoltà per la pandemia, la revisione del sistema dei ristori andando oltre i codici Ateco “che sono stati utilissimi nella prima fase e che non rinnego”, lo stop definitivo al tema del nutriscore in Europa, e soprattutto un’agricoltura che sappia gestire il presente ma anche avere una visione strategica, sfruttando tutte le sue potenzialità: è, in estrema sintesi, il pensiero di Stefano Patuanelli, ex Ministro dello Sviluppo Economico, e, alla sua prima uscita, da Ministro delle Politiche Agricole, intervenuto oggi nel Consiglio di Coldiretti. “Quello che serve all’agricoltura è una visione e una grande strategia, è un settore che già oggi è centrale e deve avere più consapevolezza di questo, deve essere accompagnato nei percorsi di innovazione e soprattutto raccontare quello che già oggi fa. La prima sensazione che ho avuto entrando al Ministero è che non c’è una potenzialità futura, ma già presente, nell’oggi, e va raccontata, come fa quotidianamente Coldiretti. Dobbiamo affrontare la quotidianità, ma anche avere la capacità di guardare lontano, guardare alla terra ma anche all’orizzonte”, ha detto Patuanelli (l’intervento integrale nell’approfondimento). |
|
|
|
|
|
C’è un sodalizio tra star, all’origine di “Baci sulla Bocca”, 100% Vermentino e nuovo vino firmato da Sting e Trudie Styler, vip-vigneron nella rinascimentale Tenuta Il Palagio 1530, tra i vigneti di Toscana (con l’enologo Riccardo Cotarella), nella cui etichetta c’è il “California Kiss”, tra gli scatti più iconici del leggendario fotografo statunitense Elliott Erwitt. Datato 1955, è stato eccezionalmente concesso per “aver ispirato il nome del nuovo vino” della popstar e della moglie. La limited edition è in uscita a marzo. |
|
|
|
|
Lvmh, il colosso del lusso francese, guidato da Bernard Arnault, ufficializza l’acquisto del 50% di Armand de Brignac, il brand dello Champagne di proprietà del rapper, produttore discografico ed imprenditore Jay-Z, al secolo Shawn Corey Carter, attraverso la Moët Hennessy. Nato nel 2006, Armand de Brignac è diventato improvvisamente celebre grazie al video di “Show me what you got”, successo di Jay-Z di quell’anno, che ha portato alla ribalta il brand registrato da Jean-Jacques Cattier e dal figlio Alexander, famiglia che produce Champagne sin dal 1763. “Sono orgoglioso di accogliere la famiglia Arnault. Grazie alla forza distributiva globale, di portafoglio e di esperienza di Moët Hennessy, Armand de Brignac riuscirà ad acquisire quel potere commerciale di cui ha bisogno per crescere ulteriormente”, dice in una nota ufficiale Jay-Z. |
|
|
|
|
|
A WineNews Luca Rigotti, alla guida di Mezzacorona, appena eletto presidente del Gruppo Vino del Copa-Cogeca. La prima volta dell’Italia alla guida della più importante rappresentanza di agricoltori e cooperative d’Europa. “Un segnale importante per il valore del vino italiano. Ma dalle difficoltà si esce solo condividendo i problemi, che sono gli stessi per tutti, e trovando insieme delle soluzioni a livello europeo, prima che nazionale”. |
|
|
|
|