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N. 3.391 - ore 17:00 - Martedì 5 Aprile 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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In champenois si dice “radio galipes”, termine che indica i rumors che corrono tra i filari. Ebbene, tra i vigneti franciacortini, da quanto apprende WineNews, serpeggiano insistenti le indiscrezioni di un arrivo che lascerebbe a bocca aperta il calcio-mercato degli chef des caves. In attesa di conferma da parte dell’azienda, si tratterebbe dell’imminente arrivo, a Bellavista, prestigiosa e storica azienda della Franciacorta, nientemeno che di Richard Geoffroy, celeberrimo ex chef de cave di Dom Pérignon, maestro indiscusso, in veste di consulente enologico, a fianco della talentuosa enologa e presidente di “Terra Moretti”, Francesca Moretti ... |
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Quali sono i vini preferiti dagli italiani che acquistano online? Con l’accelerazione della digital transformation degli ultimi due anni, i comparti food e beverage hanno fatto registrare online picchi mai raggiunti prima in Italia ed il settore vinicolo è uno di quelli che maggiormente è stato interessato da questo trend: per questo Idealo, portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi, ha indagato per capire come si siano modificate le preferenze degli italiani digitali quando si parla di vino. Nell’ultimo anno (Marzo 2021 - Febbraio 2022) l’interesse nei confronti del mondo del vino in Italia è cresciuto online del 16%. A contribuire alla significativa impennata l’acquisto di vini bianchi (+32%) ben superiore ai vini rossi fermi ad un + 3,5%. Nell’eterna lotta tra bianco e rosso, però, pare che a spuntarla sia il vino rosato, che quest’anno ha fatto registrare una crescita di interesse del +115% rispetto all’anno precedente. Ma a “battere la concorrenza” è il Prosecco, con una crescita del 180%. Ma chi la fa ancora da padrone quando si parla di interesse vero e proprio è il vino rosso, che coinvolge oltre il 50% delle ricerche totali di vino, seguito dal bianco, il cui interesse si attesta invece sul 24,5%. Va segnalato come la fascia d’età che ha registrato un incremento più alto di interesse nei confronti del vino è quella tra i 18 e i 24 anni, +150% di ricerche online rispetto all’anno precedente. Chi acquista il vino online, però, vorrebbe pagarlo meno: in media il 30% secondo quanto riportato dalla funzione “prezzo ideale” di Idealo, un sistema di alert che permette all’utente di fissare in anticipo il prezzo considerato giusto per un certo prodotto e di essere avvisato nel momento esatto in cui quel prezzo viene raggiunto. Ma quali sono i vini più amati? Tra i rossi i più apprezzati online quest’anno, secondo Idealo, ci sono il Tignanello, icona enoica della Toscana, seguito dal Bruciato Bolgheri di Guado al Tasso, entrambi della Marchesi Antinori, e dal Sassicaia Bolgheri (Tenuta San Guido). Tra i bianchi, invece, è stato premiato il Lugana Cà dei Frati, seguito dal Cervaro della Sala del Castello della Sala, ancora di Antinori, dal Vermentino di Sardegna Costamolino di Argiolas. Per i rosati, infine, quasi plebiscitario l’interesse per il Calafuria Tormaresca del Salento. |
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Continuano a crescere ed investire in terra i gruppi enoici più importanti e prestigiosi del Belpaese. Come Collemassari Wine Estates di Claudio Tipa, che mette insieme realtà prestigiose come Collemassari, nel Montecucco, Poggio di Sotto e San Giorgio in terra di Brunello di Montalcino, e Grattamacco, tra le cantine di riferimento di Bolgheri. E, proprio per Grattamacco, Tipa ha acquisito altri 5 ettari, di cui due già piantati di recente a vigna, con gli altri che lo saranno nel prossimo futuro. Che vedrà il produttore in una nuova veste in azienda, ma tutt’altro che fuori dal mondo del vino. “Sono diventato presidente, il mio non è un disimpegno, tutt’altro. Diciamo che, così, avrò più tempo per godermi i nostri vini e quelli di tanti altri produttori”, scherza Tipa, a WineNews. Come ad, conferma Tipa, è arrivato Giuseppe di Gioia. |
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In tempi difficili e di grande incertezza come quelli che stiamo vivendo, il consumo, di qualsiasi bene, si orienta sui marchi più conosciuti, quelli che danno più affidabilità. Una semplificazione, certamente, ma che ben si rispecchia nell’edizione2022 della “The World’s Most Admired Wine Brands” del magazine “Drinks International” realizzata ogni anno con i voti di una “academy” formata da personalità influenti e professionisti dell’industria del vino. E così, al n. 5, primo dei brand tricolore (ed in salita di 4 posizioni sul 2021), c’è ancora una volta Antinori, realtà storica del vino italiano che con quasi 3.000 ettari vitati è la più grande realtà privata del vino italiano. Sale alla posizione n. 7 (scalandone ben 19), invece, Gaja, icona delle Langhe, con i suoi grandi Barolo e Barbaresco, ma non solo. Posizione n. 11, invece (in salita di 13) per Frescobaldi, altro top brand che è storia del vino italiano, con 1.500 ettari, nei territori più importanti della Toscana del vino, passando per il Friuli. Al n. 37, c’è un vero e proprio faro del vino di Sicilia, ovvero Planeta,cantina che ha segnato il rinascimento enoico dell’Isola. Top brand assoluto, al n. 1, ancora una volta, il leader di Spagna, Familia Torres (la lista completa in approfondimento). |
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La degustazione professionale dei vini è un lavoro intellettuale. Lo ha stabilito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, rispondendo ad un argomentato quesito, predisposto dall’Avvocato Mario Antonini di Roma, per conto di Assoenologi, e Valoritalia. Per gli enologi e per Valoritalia, che, nel solo settore vitivinicolo, certifica 229 denominazioni di origine e gestisce ogni anno migliaia di commissioni di degustazione, la decisione dell’Ispettorato costituisce una riduzione sostanziale degli obblighi burocratici e una velocizzazione dell’iter di certificazione. |
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“C’è un sogno nuovo nel mondo del vino”: per tutti coloro che credono in un sogno e considerano il legame tra vino e cultura come un valore aggiunto, un elemento di condivisione in questo periodo complesso, in cui bisogna muoversi e non commuoversi, come ci ha insegnato uno dei più grandi maestri del giornalismo enogastronomico italiano, e dopo due anni molto difficili che hanno costretto lo stop di quasi la totalità delle attività di formazione degustazione ed eventi a causa della pandemia, sono queste le parole scelte dal “Seminario Permanente Luigi Veronelli” per lanciare la nuova “Campagna Associativa 2022”. Un invito a sottoscriverla, anche per quello che Veronelli è stato ed ha fatto per il mondo del vino e dell’agroalimentare italiano, e per il lavoro che oggi porta avanti nell’educazione l’associazione da lui fondata nel 1986. |
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Le riflessioni del mercante e produttore, Oscar Farinetti. “Gli aumenti di prezzo di grano e mais? Agli agricoltori va troppo poco. Dobbiamo rivedere i nostri valori. Il vino italiano nelle difficoltà crescere sempre: il metanolo è l’esempio classico, allora eravamo a terra. Siamo sulla strada giusta per diventare il primo Paese 100% bio. Noi con Fontanafredda e le altre tenute ci crediamo. Non è semplice quando si è grandi, ma possiamo farcela”. |
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