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N. 3.171 - ore 17:00 - Venerdì 4 Giugno 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Dall’Italia alla Francia, da quelli dedicati al trade a quelli per il grande pubblico, gli eventi del vino si sono rimessi in marcia a spron battuto, come raccontano i tanti annunci da segnare in calendario che arrivano di ora in ora. Se da tempo è fissata la data di “Opera Wine” by “Wine Spectator”, il 19 giugno a Verona, ed il 20 giugno sarà di scena la “Vinitaly Preview”, da Bordeaux, l’Union des Grands Crus de Bordeaux ha annunciato che, dal 17 al 19 settembre, andrà in scena il “Weekend des Grands Crus” n. 15. Mentre la Fivi - Vignaioli Indipendenti ha lanciato il ritorno del Mercato dei Vini, dal 27 al 29 novembre 2021, a Piacenza Expo. |
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La fiducia in una ripartenza che sembra vera (con prenotazioni spesso già sold out per settimane) e, si spera, definitiva, soprattutto grazie ai vaccini; l’entusiasmo di voler ricominciare non solo da dove ci si era fermati, ma anche da progetti e concetti nuovi; qualche preoccupazione legata al paradosso, dopo un anno e mezzo di quasi totale ferma, della mancanza di personale; piccole ma sostanziali incertezze, che si chiariranno nelle prossime ore, sul numero di commensali consentiti al chiuso (si dovrebbe passare 4 a 6, con l’eccezione di numeri maggiori in caso di nuclei familiari), mentre all’aperto pare sicuro il via libera alle tavolate, almeno in zona bianca, fermo restando il distanziamento di un metro tra commensali. È con questi sentiment, raccontati a WineNews, da chef, sommelier e responsabili di sala di più importanti ristoranti stellati del Belpaese (nell’approfondimento), che l’Italia della ristorazione guarda al futuro, immediato e non solo, per lasciarsi alle spalle un periodo durissimo e lunghissimo, che, dal 2020 a maggio 2021, ha causato perdite al settore per 50 miliardi di euro. Ma questo è il passato: ora, nelle parole di ristoratori e responsabili di sala, c’è grande ottimismo, voglia, entusiasmo, carica. C’è chi riapre oggi, come i tristellati Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto o l’Enoteca Pinchiorri di Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, chi lo ha già fatto come l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, Da Vittorio della famiglia Cerea, La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, o Uliassi, restando ai tristellati, ma anche altri ristoranti iconici come il Casa Vissani di Baschi di Gianfranco e Luca Vissani, o L’Argine di Vencò di Antonia Klugmann, o ancora la Torre del Saracino di Vico Equense di Gennarino Esposito al Duomo di Ragusa Ibla di Ciccio Sultano, per tracciare un piccolo ma rappresentativo “giro d’Italia”. Mentre il quadro migliora a livello mondiale, come testimonia il Barometro Michelin: al 31 maggio 2021, nel mondo, aveva riaperto il 50% degli stellati. E se la Cina viaggia ormai da mesi al 100%, ottime notizie arrivano dagli Usa, dove sono riaperti il 72% dei ristoranti stellati, ma si scuote anche parte d’Europa, con il Regno Unito al 96% delle riaperture, la Spagna all’87%, e l’Italia al 60%. |
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“10 milioni di euro per sostenere lo stoccaggio di vini Dop e Igp, certificati o atti a divenire tali, e detenuti in impianti situati nel territorio nazionale”: tanto, come previsto, mette a disposizione il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che ha ottenuto il via libera in Conferenza Stato Regioni. “Un ulteriore strumento per far fronte alla crisi di mercato nel settore vitivinicolo - spiega una nota del Ministero - conseguente alla diffusione del Covid-19, in particolare del canale Horeca. Il testo prevede l’estensione della misura anche ai vini imbottigliati, l’applicazione di sanzioni in caso di mancato mantenimento dell’impegno e la possibilità per le aziende di rinunciare in caso di riduzione proporzionale per eccesso di richieste. Le domande dovranno essere presentate sul portale Sian in base alle disposizioni di Agea”. |
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Il mercato globale del vino raggiungerà, nel 2028, un giro d’affari di 685,99 miliardi di dollari, almeno stando alle previsioni dell’ultimo report firmato da Grand View Research, secondo cui il settore crescerà ad un ritmo del 6,4% annuo a partire già dal 2021. È l’effetto, decisamente positivo, della crescita del vino nelle preferenze tra tutti i gruppi di età e in tutti i mercati del mondo, a discapito dei superalcolici. Un trend importante, che riguarda anche la crescita dei consumi di vino, e in generale di bevande a bassa gradazione alcolica, nei locali e nei party. Non cambierà molto la composizione dei consumi, con il vino fermo, bianco e rosso, destinato a confermare una quota dell’84% del mercato. Il tasso di crescita più sostenuto riguarderà le bollicine, che cresceranno del 6,6% annuo tra il 2021 e il 2028, guidate dalla cultura dell’aperitivo e dello spritz, che dall’Italia ha ormai preso piede in tutta Europa, sostenendo le vendite di Prosecco. Il canale privilegiato è di gran lunga l’off-trade, che rappresenta una quota dell’89% delle vendite di vino, destinata a rimanere la stessa anche nei prossimi anni. In termini geografici, non sorprende il primato dell’Europa, che vale il 46% dei consumi enoici nel mondo, con Paesi come Portogallo, Italia e Francia sul podio dei consumi medi pro capite. |
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Centinaia di coloratissimi ombrelloni piantati tra i filari, chiusi nell’attesa di una nuova stagione, che rappresentano un’idea di rinascita post-pandemica evocando la ripresa dell’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale e le immagini forti e simboliche delle grandi spiagge affollate. Ecco “La Plage” (“La spiaggia”), l’installazione di landart del grande artista camerunense Pascale Marthine Tayou, nel Vigneto Pusterla, la vigna urbana più grande d’Europa nel cuore di Brescia, “custodita” dalla storica cantina del Franciacorta Monte Rossa. |
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Nel 2020 del boom dell’e-commerce di vino, il marketplace di Vivino, la più diffusa app di recensioni di etichette (con 50 milioni di utenti in tutto il mondo) e di vendita online, ha sviluppato un fatturato di 265 milioni di dollari. In pratica, più dell’intero giro d’affari del commercio elettronico del vino italiano, stimato da Wine Monitor intorno ai 200 milioni di euro lo scorso anno. Numeri enormi, per la società fondata nel 2010 da Heini Zachariassen e Theis Søndergaard, e che guarda al futuro con una novità importante. Ovvero un nuovo Ceo, Olivier Grémillon, già manager di colossi assoluti dell’economia digitale come Booking.com e Airbnb. Grémillon, dal 26 luglio, prenderà proprio il posto di Zachariassen, che manterrà i ruoli di membro del Consiglio di Amministrazione e Chief Evangelist di Vivino. |
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In tempo di pandemia la vite, con il suo risveglio, è stata tra i simboli di rinascita più forti e di speranza per il futuro. Lo spettacolo del “pianto”, la meraviglia della nascita dei germogli, e, ora, la fase delicatissima della fioritura fino alle soglie dell’estate: ecco quello che ci hanno regalato i vigneti italiani dall’inizio della primavera ad oggi, come documenta WineNews, con il professor Leonardo Valenti dell’Università di Milano come “Cicerone”. |
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