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N. 3.346 - ore 17:00 - Giovedì 3 Febbraio 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Dopo lo stop per la pandemia e l’edizione 2021 “da remoto”, con l’invio di campioni per l’assaggio in tutto il mondo, per soli addetti ai lavori e con misure anti contagio potenziate, torna in presenza “BuyWine”, edizione n. 12 della vetrina internazionale b2b dei vini made in Tuscany (Firenze, 11-12 febbraio), con oltre 100 buyers da 30 Paesi - in testa Usa, Canada, Germania, Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Uk, Polonia, Paesi Bassi e Svezia, per incontrare 200 aziende e scoprirne i territori in “Wine Tour”. Per la prima volta, però, non aprirà la “Settimana delle Anteprime di Toscana”, che Consorzi e Regione Toscana hanno deciso di posticipare al 19-25 marzo. |
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Mai come ora la biodiversità in tutti i suoi aspetti è sotto attacco e rischia di soccombere per mano di un uomo che mette la logica del profitto e della competitività al centro delle sue azioni. Perde pezzi anche la biodiversità alimentare che ha pagato il conto dell’omogeneizzazione industriale del cibo e negli ultimi 100 anni ha perso il 75% della diversità genetica di specie coltivate. Con i suoi ecosistemi messi a dura prova anche dal cambiamento climatico, la Terra traballa come non mai e potrebbe arrivare alla sesta grande estinzione di massa, che, a differenza delle precedenti ere geologiche, non avverrebbe per cataclismi naturali, ma per l’azione sciagurata dell’uomo. E il problema è che ancora non si vede la grande mobilitazione sociale e politica necessaria a fermare la catastrofe, anche se la transizione ecologica avviata dai Paesi del mondo offre elementi di speranza, se affrontata con cooperazione e condivisione. È l’allarme lanciato dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini e dal filosofo Telmo Pievani, ieri, dal Maxxi-Museo nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma, come significativo complemento alla mostra fotografica “Amazonia” del maestro Sebastião Salgado. Per Petrini “bisogna cominciare a ragionare su un diverso modo di alimentarsi, puntando a rafforzare i saperi e i sapori dei territori e le relazioni con i contadini. C’è grande attenzione dei giovani al tema della biodiversità ma - ha ribadito il gastronomo e sociologo a WineNews - è necessaria una grande azione di educazione alimentare verso di loro, un pilastro fondamentale per diffondere la giusta consapevolezza nelle scelte alimentari, per rivedere l’approccio che abbiamo con il cibo e capire lo stretto legame che ha con l’ambiente e la salute”. “L’Italia - ha detto Pievani sempre a WineNews - è il Paese top in Europa per la biodiversità, dobbiamo imparare a tutelarla sempre di più. I fondi del Pnrr prevedono anche un Centro Nazionale per la Biodiversità, una grandissima occasione per invertire la rotta da qui al 2026 e per raggiungere l’obiettivo indicato dall’Europa che il 30% del territorio italiano sia protetto per la sua biodiversità. Non è un’utopia, si può fare. Lavorare sulla prevenzione è lavorare sull’ecologia e sulle condizioni che hanno causato la pandemia e che sono le stesse che più minacciano la biodiversità”. |
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“A neppure un anno dalla sua operatività, il Pegno Rotativo è riuscito ad immettere liquidità nelle imprese vitivinicole per quasi 62 milioni di euro, a costo zero per lo Stato. A beneficiarne sono state 95 aziende, principalmente in Toscana (55 operazioni per 41,7 milioni di euro), Trentino (18 operazioni per 9,8 milioni) e la Lombardia (13 operazioni per 7,2 milioni). Parole di Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, che avviò il “Progetto Credito” nel suo ruolo di sottosegretario alle Politiche Agricole. Finora sono tre gli Istituti di Credito protagonisti della misura: il Monte dei Paschi di Siena con ben 49 operazioni e 18 milioni di euro di crediti concessi alle imprese vitivinicole, Intesa Sanpaolo con 27,5 milioni di euro per 16 operazioni, e Credit Agricole, con 30 operazioni per 16,3 milioni di euro.
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Che il mercato del vino, nel 2021, abbia vissuto in rimbalzo importante, a livello mondiale, lo confermano ormai tutte le analisi e i dati aggregati. Ma anche le case history di tante aziende, italiane e non solo. Ed una menzione a parte la merita Moet Hennessy, la divisione wine & beverage del colosso del lusso Lvmh, guidato da Bernard Arnault, che ha chiuso il 2021 con un giro d’affari di 5,9 miliardi di euro, a +26% sul 2020, e +9% sul 2019, e con un risultato operativo di 1,8 miliardi, a +34% sul 2020 e +8% sul 2019. Numeri enormi per una divisione che, da sola, fattura la metà dell’intero vino italiano, con top brand enoici di livello mondiale come Clos Des Lambrays, Château d’Yquem, Dom Pérignon, Ruinart, Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Château Cheval Blanc, Krug, Mercier, Chandon, Cloudy Bay, Newton Vineyard, Bodega Numanthia, Terrazas De Los Andes, Ao Yun, Cheval Des Andes e Cape Mentelle, oltre al 50% di Armand de Brignac, per citarne alcuni. Un segnale importante, da un gruppo che conduce grandi aziende vinicole in Francia, Usa, Cina, Argentina, Brasile, Australia, Nuova Zelanda e addirittura in India. E che, da qualche anno, i rumors, dicono fortemente interessato ad investire in maniera importante anche in Italia, con grande attenzione ai territori più importanti del Belpaese. |
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Lo strumento più efficace contro lo spreco? A sorpresa, sulle app salvacibo (usate dal 9% della popolazione) vince la lista della spesa (70%). E non solo in Italia, ma dagli Usa alla Russia, ad eccezione della Cina. Italia dove nell’ultimo anno si registra lo spreco di 27 kg di cibo a testa (529 gr a settimana), l’11,78% in meno sul precedente, ma con quello domestico che vale 6,4 miliardi di euro, 10 quello di filiera. Sono le anticipazioni dell’Osservatorio Waste Watcher per la “Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare” (5 febbraio). |
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Come annunciato ieri in Consiglio dei Ministri da Mario Draghi, l’Italia sarà “sempre più aperta”. E tra le novità del decreto che, salvo sorprese, sarà in vigore dall’11 febbraio, ce n’è una che regala fiducia al turismo e al settore delle grandi fiere internazionali. Ovvero, il via libera all’arrivo a turisti e operatori stranieri da Paesi terzi, anche con vaccini non riconosciuti dall’Ema, con la semplice aggiunta di un tampone negativo. “Una boccata d’ossigeno per il settore”, ha commentato Maurizio Danese, presidente Aefi, che aveva caldeggiato la misura. Un elemento di certezza in più, dunque, in vista di “Sana Slow Wine Fair”, a Bologna, dal 27 al 29 marzo 2022, e poi Vinitaly, la più importante fiera del vino italiano, dal 10-13 aprile a Veronafiere. Il cui dg, Giovanni Mantovani, commenta: “grandi investimenti per incoming su Fieragricola e Vinitaly. Ora avanti con fiducia”. |
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Nel giorno del giuramento per il suo secondo mandato, vi riproponiamo il suo intervento in visita a Vinitaly, nel 2016. Con riflessioni ancora attuali. “Un grande prodotto italiano, vettore e simbolo della qualità italiana nel mondo. Un simbolo dello stile di vita e del gusto italiano, che produce ricchezza e cultura, ed è motore di un’agricoltura moderna. Nella diversità dei vini chiave decisiva del successo del settore, ma occorre saper mettere insieme le forze per moltiplicarne le potenzialità”.
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