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N. 3.405 - ore 17:00 - Venerdì 22 Aprile 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Fatta per ora di pochi filari, la prima vigna urbana di Firenze si trova a Piazzale Michelangelo, uno dei monumenti più belli d’Italia, con vista sulla “culla del Rinascimento”, dall’Arno alla Cupola del Brunelleschi, fino alla collina di Fiesole. Un progetto, partito a fine 2021, della griffe Donne Fittipaldi, guidata da Maria Fittipaldi Menarini con le figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, che prevede l’impianto di viti da allevare ad alberello, dal Sangiovese ad antiche varietà del tempo di Michelangelo, con l’agronomo Stefano Bartolomei e l’enologo Emiliano Falsini. Nel 2025 la prima vendemmia, per produrre 1.000 bottiglie per finalità benefiche. |
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Non si fermano all’Italia i piani di sviluppo di Signorvino, la più grande eno-catena d’Italia, che ha in agenda altre 15 nuove aperture nel biennio 2022-2023, da Torino a Bologna, da Rimini al Sud Italia, fino alla Polonia e alla Repubblica Ceca, a partire da Varsavia e Praga, con un sogno nel cassetto: Parigi. Una crescita che darà una dimensione internazionale al progetto di Sandro Veronesi, che ad oggi conta su 25 indirizzi in tutto il Belpaese, con un’offerta che abbraccia 2.000 etichette diverse e la gastronomia delle filiere virtuose e dei presidi Slow Food. “Prosegue lo sviluppo del brand, con l’apertura di 10 nuovi locali nel 2022. Saremo a Torino, a Rimini, a Bologna ma anche nel Sud Italia. C’è molto interesse intorno al mondo Signorvino, abbiamo ottenuto buoni risultati a Roma e ciò ci invoglia e spingerci ancor più nelle regioni del Sud, per consolidare la nostra presenza in Italia e arrivare anche all’estero, in particolare in Polonia e Repubblica Ceca in prima battuta (Varsavia e Praga). Il Covid ci ha solo rallentati, ma non fermati”, sottolinea Federico Veronesi, figlio di Sandro Veronesi e general manager Signorvino. “Il nostro obiettivo è giungere a Parigi, la meta più ambiziosa. C’è una tale varietà di vini in Italia da farci pensare di poter portare la ricchezza vitivinicola del nostro paese ovunque in Europa” aggiunge Sandro Veronesi. La crescita - in Italia e all’estero - di Signorvino è destinata ad avere un impatto positivo anche sul fatturato: dai 37 milioni del 2021 si passerà ai 57 milioni previsti per il 2022 (+54%), relativi ai soli consumi nei negozi fisici, ed a cui si dovrà quindi aggiungere il dato relativo all’e-commerce, altro punto di forza di Signorvino. L’incremento dei negozi avrà importanti ripercussioni anche sui dati delle nuove assunzioni, con il numero totale di dipendenti impegnati nelle varie sedi che passerà da 410 a quasi 600, con una crescita del 40%. L’Osservatorio Signorvino, ottenuto elaborando i dati raccolti direttamente nei punti vendita presenti sul territorio e dal sito e-commerce, attivo da maggio 2020, riesce inoltre a fornire indicazioni sui trend del settore, riferiti in primo luogo alle scelte del consumatore, così da guidare i produttori e l’intero comparto vinicolo italiano (in approfondimento). |
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Danimarca, Francia, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svizzera, Turchia; e poi ancora Emirati Arabi, Perù, Stati Uniti: sono i Paesi rappresentati, insieme all’Italia, all’edizione n. 17 di “Identità Golose 2022”, il più importante Congresso di cucina d’autore, ideato da Paolo Marchi e Claudio Ceroni, di scena fino a domani a Milano, che WineNews racconterà nei prossimi giorni. È da questi Paesi che arrivano i grandi ospiti stranieri, per condividere riflessioni e nuovi progetti, guardando al futuro della cucina mondiale: da Virgilio Martinez e Pia León, coppia nel lavoro e nella vita, che a Lima guidano Central e Kjolle, dove la León ha ottenuto il premio “Miglior Chef Donna 2021” per la classifica “50 Best”, a Eneko Atxa e Matteo Manzini, rispettivamente chef patron ed executive chef del ristorante Azurmendi in Biscaglia, e tantissimi altri ... |
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Nel borsino dei territori del vino al centro di trattative e nuove acquisizioni, sale alla ribalta Bolgheri, dove un ettaro vitato raggiunge ormai quotazioni che vanno ben oltre i 500.000 euro. Qui, Guado al Melo, la cantina di Michele Scienza (figlio di Attilio Scienza, uno dei massimi esperti di viticoltura al mondo) e Annalisa Motta, ha acquisito altri 6 ettari nella Bolgheri Doc, che saranno impiantati a partire dal prossimo autunno. Su buona parte di essi - come spiega a WineNews una nota di Guado al Melo - verranno portati i diritti Doc già presenti nel portfolio dell’azienda, che arriverà così a superare i 21 ettari di vigna. Un investimento che segue a pochi giorni di distanza una acquisizione ancora più rilevante, economicamente: quella di Frescobaldi, che a Bolgheri, dove controlla i gioielli Masseto e Ornellaia, ha invece comprato Podere Arundineto, come racconta il “Corriere della Sera”. Operazione legata in maniera rilevante all’aspetto “Vacanze e proposte immobiliari a Bolgheri ed in Costa degli Etruschi”, con anche 10 ettari a Doc Bolgheri e la cantina. In termini produttivi, la nuova acquisizione si traduce in 40.000 bottiglie in più, che andranno a contribuire alla crescita de Le Volte dell’Ornellaia, del Rosso Igt Toscana e del Rosso Doc Serre Nuove, come ha spiegato Lamberto Frescobaldi. |
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Monfortino Giacomo Conterno, Masseto, Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi, Sassicaia Tenuta San Guido e Case Basse Gianfranco Soldera tra i lotti top dell’asta “L’Essenziale - Vini Italiani e Francesi da Cantine Selezionate” di Pandolfini, a Firenze il 27 e 28 aprile, con 573 lotti sotto il martello da Toscana, Piemonte, Champagne, Rhône, Loire, Bordeaux, Borgogna e tanti altri territorio d’Italia e del mondo, aperta da una degustazione esclusiva (riservata solo ai top client di Pandolfini, ndr) di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. |
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I grand cru di Bordeaux e della Borgogna, ma anche le griffe della Valle del Rodano e dalla Loira, insieme ad alcune delle più prestigiose etichette italiane e spagnole, per un totale di 4.500 bottiglie provenienti dalla cantina de “La Grande Maison”, il celebre ristorante due stelle Michelin di Bernard Magrez, che ha chiuso i battenti nel 2020 e che, in passato, è stato il regno del mitico chef cuisinier Joël Robuchon e del suo successore Pierre Gagnaire, finiscono sotto il martello virtuale di iDealwine, leader mondiale delle aste di vini online e prima casa d’aste di vini francese, da oggi al 28 aprile. La Francia la fa sicuramente da padrona in questa collezione privata, mentre l’Italia è rappresentata dai Sassicaia della Tenuta San Guido, dai Chianti Classico del Castello di Ama e dai Barolo e dai Barbaresco di Gaja. |
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Lo stato della grande denominazione bianchista del Lago di Garda secondo il nuovo presidente del Consorzio, Franco Zenato. “È stato fatto un grande lavoro in questi ultimi anni, nel Lugana sono cresciuti i valori del vino, delle uve, dei vigneti e anche le vendite. Continueremo su questa strada, e con un progetto di sostenibilità di territorio che sia più della somma delle singole esperienze che tante aziende stanno, comunque, mettendo in campo”. |
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