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N. 3.743 - ore 17:00 - Venerdì 7 Luglio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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I tempi di climate change, cresce il valore dei premi assicurativi contro i rischi climatici estremi, che nel 2022 ha sfiorato la soglia dei 700 milioni di euro (+12% sul 2021), per un valore dell’insieme delle polizze agevolate, finanziate fino al 70% con contributi Ue e nazionali, che mettono insieme un valore assicurato nel 2022 di 9,6 miliardi di euro, in crescita del 5,2% su base annua, con i costi delle polizze a +6,5%. L’uva da vino, con 2,3 miliardi di euro, è la produzione dal valore assicurato più elevato. A dirlo il rapporto “Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura 2023” di Ismea. |
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È al tempo stesso vino storico e contemporaneo. Il Valpolicella Superiore è tra i vini della principale denominazione rossa del Veneto quello che, se ottenuto da uve fresche, più rispecchia nel bicchiere il territorio. Il Superiore ha oggi grandi potenzialità di crescita. In linea con gli attuali gusti dei consumatori - orientati su vini leggeri, fruttati e di gradazione alcolica moderata - che penalizzano i rossi, tra cui l’Amarone (-17% nel 2023 sul 2022), il Superiore si giova dell’aumento delle temperature che consentono a Corvina ed a Corvinone, le varietà autoctone principali dell’uvaggio valpolicellese, di arrivare a piena maturazione rendendo superflue le surmaturazioni e gli appassimenti, superando quel limite che ha consolidato il ricorso al metodo della messa a riposo delle uve per raggiungere gradazione e corpo adeguati. Grandi potenzialità che il Consorzio di tutela ha colto diversi anni fa quando ha intrapreso un percorso di studio e valorizzazione del Valpolicella Superiore e sulla promozione con eventi come la due giorni “Venezia Superiore” in Laguna (5/6 luglio), che ha offerto un approfondimento sulla tipologia ed a un pubblico di 600 winelovers, nella Loggia Maggiore della Pescheria di Rialto, cinquanta referenze in degustazione di Valpolicella doc e Valpolicella Superiore Doc di trentotto aziende con annate dal 2013 al 2022. “Il Valpolicella Doc Superiore è protagonista di una new wave produttiva e commerciale - ha illustrato il presidente del Consorzio Vini Valpolicella, Christian Marchesini, intervistato da WineNews - una visione strategica e condivisa che punta a incrociare le tendenze dei consumatori nazionali e internazionali sempre più inclini a premiare la qualità in abbinata alla versatilità. Per questo i produttori della denominazione sono sempre più orientati a scommettere sul Valpolicella Superiore modernizzandone anche i canoni di presentazione. Su 20 milioni di bottiglie di Valpolicella Doc, 4,5 milioni sono di Superiore, quasi interamente distribuite nel canale horeca. Ancora una nicchia, che, tuttavia, sta raccogliendo il favore dei produttori” (continua in approfondimento). |
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Presentata il 24 gennaio 2023, e ad oggi segnalata come “In corso di esame in Commissione in sede Referente alla Commissione XIII Agricoltura” alla Camera dei Deputati, ma mai discussa in Aula, oggi la proposta di legge per una nuova “Disciplina dell’attività di enoturismo” che vede come prima firmataria la deputata di Fratelli d’Italia, Ylenia Lucaselli, diventa un piccolo caso politico. Che ha fatto insorgere il leghista Gian Marco Centinaio, ex Ministro e poi Sottosegretario all’Agricoltura con delega al vino (quando Ministro era Stefano Patuanelli, ndr). Secondo il quale, la proposta di Ylenia Lucaselli sembra non tenere conto che esista già una legge sull’enoturismo che le Regioni stanno lentamente adottando (e che la nuova proposta di legge vorrebbe comunque abrogare), e che, a detta di Centinaio, sarebbe anche peggiorativa rispetto al testo esistente … |
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A volere vedere per forza il bicchiere mezzo pieno, verrebbe da dire che i conti quadrano, almeno i valore, ma solo “grazie” all’inflazione, almeno tra gli scaffali di vino della grande distribuzione francese. Dove, secondo i dati NielsenIQ Scantrack, dall’inizio dell’anno al 18 giugno, e quindi sostanzialmente nei primi 6 mesi 2023, sono stati venduti vini per 1,84 miliardi di euro, con un modestissimo +0,8% in valore sullo stesso periodo 2022, ma con un crollo del -15% in quantità. Un calo, quello del vino, allarmante, e che rientra nel quadro di un complessivo calo delle vendite di alcolici, che fa segnare -20% in quantità anche agli Champagne (che fanno -10,5% anche in valore, a 245 milioni di euro), -4,6% per i superalcolici, e -4,6%. Un calo in quantità notevole, che vede reggere i valori ma sostanzialmente per l’aumento dei prezzi legato all’inflazione, spiega al sito francese “Vitisphere”, Yannis Chemlal, analista Nielsen. Guardando alla spaccato delle diverse tipologie di vino, emerge che i rossi sono la categoria più in difficoltà, visto che il calo è del -6% in volume ma anche del -2% in valore, mentre i bianchi ed i rosati perdono quantità ma crescono leggermente nel valore del venduto, con una perdita in volume del -4% per i primi e del -2% per i secondi, ed un aumento in valore del +2% per i bianchi e del +4% per i rosati. |
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Da Cantine Lunae a Cantina di Bolzano, da Colosi al TrentoDoc Revì e non solo: sono tante, 27 su 43, le “Gran Medaglie d’Oro” selezionate dal Concorso Enologico Internazionale Città del Vino n. 21 (con miglior vino in assoluto il portoghese Tinta Negra Frasqueria 1995 di Justino’s Madeira Wines). La cui premiazione, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è andata in scena oggi nel Campidoglio di una Roma che, come detto dal sindaco Roberto Gualtieri, lavora sulla sua “Doc Roma” e sulla valorizzazione della sua dimensione agricola. |
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L’agricoltura europea sta vivendo un passaggio fondamentale, in cui alle sfide imposte dal Cambiamento Climatico si sommano le necessità di rendere il comparto sostenibile, in ottica futura, sia da un punto di vista ambientale che economico e sociale. Obiettivi altissimi, vincolati alle politiche green della Commissione Europea, che tra le tante misure prevede anche un taglio del 50% dell’uso di fitofarmaci nei campi. Un target difficile da raggiungere, e che preoccupa non poso gli agricoltori europei, specialmente i viticoltori. In questo quadro, arrivano le conclusioni, per un certo verso sorprendenti, dell’Efsa - Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare sul glifosato, al termine della propria valutazione sull’impatto del prodotto, da cui emerge che “non è stata individuata alcuna area di preoccupazione critica in relazione al rischio che comporta per uomo, animali o ambiente”. |
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È sempre più importante il peso dei collezionisti privati, come raccontano a WineNews i produttori di alcuni dei vini più importanti d’Italia. Come Giovanni Geddes da Filicaia (Tenute Ornellaia e Masseto), Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido), Albiera Antinori (Marchesi Antinori), Alberto Moretti Cuseri (Tenuta Sette Ponti), Giovanni Manetti (Fontodi), Giampiero Bertolini (Biondi Santi), Luca Sanjust (Petrolo), Benjamin Franchetti (Tenuta di Trinoro), Barbara Sandrone (Luciano Sandrone), Gianlorenzo Neri (Casanova di Neri). |
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