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N. 3.618 - ore 17:00 - Venerdì 24 Febbraio 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Conoscenza e approfondimento, con le masterclass dedicate ai vini della “Slow Wine Coalition” - tra grandi vini come Amarone, Barolo e Brunello, e produzioni da territori remoti come il Caucaso - e le conferenze che porteranno al centro del dibattito il futuro del vino italiano ed il suo rapporto con le comunità locali e con le sfide globale, ma anche il business, con centinaia di buyer in arrivo da tutto il mondo. Ecco la Slow Wine Fair 2023, la fiera del vino buono, pulito e giusto organizzata da BolognaFiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food, a Bologna dal 26 al 28 febbraio, con 750 aziende da tutta Italia (gli appuntamenti da non perdere in approfondimento). |
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Da una parte, con il Nutriscore e gli health warnings in etichetta, si rischiano di penalizzare i prodotti simbolo della Dieta Mediterranea, la più salutare, di cui fa parte anche il vino; dall’altra, arriva il via libera agli insetti a tavola; da un lato, si disincentivano proprio i consumi di vino e carni rosse, dall’altro si apre alla carne sintetica e al vino dealcolato. Il rischio, sempre più evidente, è che il nostro modello alimentare venga stravolto da una legislazione europea che guarda nel piatto dei consumatori con sempre maggiore attenzione alle istanze salutistiche e ai freddi numeri, ma non con il buonsenso. Eppure, come emerso chiaramente dalla “Prima Giornata Nazionale dell’Alimentazione, Nutrizione e Cuore”, dedicata al rapporto fra alimentazione sana, varia e bilanciata e prevenzione delle malattie cardiovascolari, organizzato dal presidente Crea, il professor Carlo Gaudio, e dal presidente della Società Italiana di Cardiologia, il professore Pasquale Perrone Filardi, i benefici di una corretta alimentazione, in termini di salute e prevenzione, sono chiari e dimostrati, ed in questo senso la Dieta Mediterranea, di cui il vino è una colonna portante, è lo stile alimentare che più di ogni altro produce significativi benefici sulla salute, come è provato dalla longevità degli Italiani. “La Società Europea di Cardiologia, già dal 2021, ha fortemente raccomandato, nelle sue linee guida di prevenzione, la Dieta Mediterranea, riconosciuta come l’unica fortemente protettiva per il sistema cardiovascolare. All’interno della quale è raccomandato un consumo giornaliero moderato di vino che, anche in grandi studi epidemiologici, ha dimostrato di avere effetti protettivi sulle patologie cardiovascolari e favorevoli sulla mortalità per tutte le cause”, ha detto, a WineNews, il professor Pasquale Ferrone Filardi. Punto di vista corroborato dalle parole di Giorgio Calabrese, nutrizionista del piccolo schermo, del professor Carlo Gaudio, del professore Gaetano Tanzilli e del professore Paolo Calabrò. Infine, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, Francesco Lollobrigida, ha ribadito la necessità di “condannare l’abuso di alcol, ma non il consumo di vino: è questo l’elemento di differenziazione” (tutti gli interventi in approfondimento). |
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Francia e Italia sono competitor sui mercati del mondo. Ma qualcosa, se si guarda al rapporto tra i top brand dei due Paesi, sta cambiando. E se da tempo molte importanti realtà italiane distribuiscono vini francesi in Italia, come Ceretto, Banfi e Gaja, solo per citare alcuni casi, passando per la case history peculiare della Compagnia del Vino, in cui è entrato al 20%, ad inizio 2022, Pol Roger, ora anche alcune realtà di grande prestigio del vino francese iniziano ad importare Oltralpe top brand del vino italiano. Come la Tenuta dell’Ornellaia di Frescobaldi, che ha affidato la distribuzione dei suoi vini, in esclusiva, in Francia, a maison Louis Roederer, top brand della Champagne. Un segnale, che va di pari passo con la presenza crescente di vini italiani sulla “Place de Bordeaux”, di un mercato francese che si apre sempre di più ai grandi vini del Belpaese (in approfondimento). |
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Ad ognuno il suo Presidente vigneron. In Italia la Storia unitaria è strettamente legata, specie nei suoi primi anni, alla vite e al vino. Il primo Presidente del Consiglio dei Ministri del neonato Regno d’Italia, nel 1861, fu Camillo Benso, conte di Cavour, proprietario del Castello di Grinzane Cavour, e del suo fiore all’occhiello, Vigna Gustava, dove produceva i primi Barolo, convinto che l’Italia dovesse tornare ai fasti dell’antica Enotria. Un sogno condiviso dal suo successore, Bettino Ricasoli, inventore nel 1872 della formula del Chianti “sublime”, destinato a diventare il Chianti Classico di oggi. In Francia nel 1906 diventa Presidente della Repubblica Armand Fallières, il Presidente vigneron che durante la vendemmia lasciava l’Eliseo per tornare al suo lavoro. Proprio come Luigi Einaudi, che nel 1948 diventerà il primo Presidente della Repubblica d’Italia: oggi la Poderi Einaudi è una delle aziende di riferimento delle Langhe, e se il Belpaese è protagonista sulla scena mondiale del vino, è anche grazie al ruolo giocato dalla politica, nella sua massima espressione. Anche Oltreoceano, da Jefferson a Obama, e Oltremanica, con un altro Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, che nel 1969 regalò alla Regina Elisabetta II una cassa di Brunello di Montalcino Riserva 1955 di Biondi-Santi (continua in approfondimento). |
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“Il vino ha sempre rappresentato una grande compagnia e lo frequento con piacere, ma senza esagerare”. Così Francesco Tullio-Altan, l’intellettuale della vignetta creatore di Cipputi, il più famoso dei suoi personaggi, operaio metalmeccanico in tuta blu che commenta satiricamente l’attualità, ha raccontato, a WineNews, il ruolo del vino - rigorosamente rosso e giovane - nella sua lunga e creativa carriera. “Bevo praticamente - ha aggiunto Altan - solo vino rosso perché gli altri non mi sembrano neppure vino”. |
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Freschi di buone notizie - e ci riferiamo al clima che pare essersi disteso fra le Famiglie Storiche e il Consorzio di Tutela Vini della Valpolicella, da (troppo) tempo alle prese con divisioni e controversie - lo staff WineNews, neppure quest’anno ha rinunciato alla tappa presso la leggendaria Bottega del Vino di Verona, nei giorni scorsi, per assaggiare le ultime annate in commercio delle cantine delle Famiglie Storiche (Allegrini, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi e Zenato, Begali, Venturini, Guerrieri Rizzardi e Torre d’Orti), aziende che hanno segnato la storia di un territorio, la Valpolicella, che oggi muove un giro d’affari legato al vino di 600 milioni di euro, di cui oltre la metà solo grazie all’Amarone della Valpolicella. In approfondimento i nostri migliori assaggi tra annate diverse, cru e riserve. |
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WineNews a tu per tu con Paolo De Castro, tra i massimi esperti di legislazione agroalimentare in sede Ue, su aspetti fondamentali come comunicazione e promozione del vino, messa in discussione dalla revisione dell’Ocm e dalle istanze salutistiche che vanno contro al consumo di alcolici. Temi portanti della “Slow Wine Fair” 2023, che si apre domenica 26 febbraio a BolognaFiere, con Slow Food. “La battaglia per la promozione, per ora, è vinta, grazie al lavoro di squadra che ha difeso carne e vino, speriamo che valga anche per il futuro”. |
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