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N. 3.351 - ore 17:00 - Giovedì 10 Febbraio 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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“Il Vigore”: è questo il carattere che racconta una vendemmia 2019 di un grande vino italiano come Ornellaia, della famiglia Frescobaldi, protagonista dell’edizione n. 14 di “Ornellaia Vendemmia d’Artista”, un progetto che lega grande vino e mecenatismo, e che, come ricordato da Giovanni Geddes da Filicaja, ad Ornellaia, “dalla prima edizione nel 2009, con l’annata 2006, ha donato in beneficenza oltre 2 milioni di dollari”, a fondazioni ed istituzioni museali di tutto il mondo (nell’approfondimento). Ad interpretare “Il Vigore” in etichetta, sono stati due artisti di caratura internazionale, come Nathalie Djurberg e Hans Berg. |
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Manca meno di una settimana a “Wine Paris & Vinexpo Paris”, appuntamento fortemente voluto dal mondo del vino e dalle istituzioni francesi che, dal 14 al 16 febbraio, riporterà sotto lo stesso tetto (quello di Paris Expo Porte de Versailles, il più grande nel cuore di una capitale europea) produttori, buyer, esportatori, importatori e giornalisti da tutto il mondo, a due anni dall’inizio della pandemia. L’appuntamento parigino, così, assume un significato enorme, proprio nel momento che segna il drastico calo dei contagi (la Francia ha registrato ieri 155.439 nuovi casi, meno di un terzo di due settimane fa) e i primi segnali dell’atteso ritorno alla normalità (dal 2 febbraio via le mascherine all’aperto e capienza al 100% in stadi e teatri). E, al di là dei numeri, che parlano di 2.800 espositori e 20.000 visitatori da 32 Paesi, “Wine Paris & Vinexpo Paris” ospiterà un ricco programma di conferenze e masterclass (WineNews avrà due collaboratori in fiera, ndr), che mette al centro il futuro del vino e nel bicchiere territori di ogni angolo del mondo e vecchie annate di grandi vini, con l’esclusiva cena del 13 febbraio sulla Senna organizzata dall’associazione “La Jurade de Saint-Emilion”. Dietro alla Francia, primo espositore, c’è l’Italia, che, grazie al lavoro di Agenzia Ice - Istituto per il Commercio Estero, sarà a Parigi con tante delle aziende e dei Consorzi più rappresentativi, dal Prosecco Doc al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, dal Chianti Classico al Morellino di Scansano, dal Consorzio Vini delle Venezie al Consorzio del Chianti al Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo. Ed è proprio con la masterclass su “Prosecco Doc e Prosecco Doc Rosé: due espressioni e un’anima. Un viaggio nel mondo dei sogni” che si apre l’agenda del primo giorno, il 14 febbraio. Il 15 febbraio, a portare il meglio dell’Italia enoica nei calici sarà il “Gambero Rosso”, con “The Best of the Best, Special Awarded Wines in Vini d’Italia Wine Guide 2022” e con una grande selezione dei “Tre Bicchieri” 2022, nella tradizionale “Tre Bicchieri Experience - Paris”. Il 16 febbraio, infine, l’esclusiva degustazione di tre annate - che finiscono con il 9 - di Château d’Yquem, la 1989, la 1999 e la 2009, preludio all’ultima arrivata, la 2019 (in approfondimento l’agenda di WineNews con gli appuntamenti top di “Wine Paris & Vinexpo Paris”). |
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Quale che sia il motivo, tra Cancer Plan Ue, idee di “bollini neri” sulle etichette e così via, il vino italiano (e non solo) è sotto attacco. E per difendersi, il settore, ha bisogno di un grande lavoro istituzionale. E per questo, soprattutto in un Paese che è leader del vino mondiale come l’Italia, serve “un tavolo tra Ministero delle Politiche Agricole, Ministero della Salute e Ministero degli Affari Esteri per definire la posizione italiana in tutte le sedi internazionali”. A chiederlo al Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura con delega al vino Gian Marco Centinaio, è la Federvini. “Serve una strategia nazionale - ha detto la presidente Federvini, Micaela Pallini - cercando alleati e costruendo coalizioni ampie per difendere le proprie posizioni, senza timidezze e complessi di inferiorità. Troppo spesso siamo assenti o non parliamo dove serve”. |
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Una buona notizia per i consumatori, all’apparenza, ma decisamente meno buona per la produzione. Fatto sta che, secondo i dati Istat sui prezzi al consumo a gennaio 2022, analizzati dalla Consulta vino della Coldiretti, in un quadro generale di aumento dei prezzi, quello di vendita del vino è l’unico dato al ribasso, del -1,2%, a fronte di costi di produzione a carico delle cantine che crescono del 12% a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti (con un aggravio stimato in 1,3 miliardi di euro nel 2022, secondo Unione Italiana Vini - Uiv, ndr). Un quadro decisamente complesso, per un settore come quello del vino che, soprattutto nel canale della grande distribuzione organizzata, dove transita quasi il 70% del venduto, ha margini assai ridotti (con un prezzo medio al litro, secondo i dati Iri analizzati da WineNews, ancora al di sotto dei 4 euro). Il settore, come tutti, attende il provvedimento del Governo quanto meno per calmierare i costi delle bollette. Ma prima o poi, come già sottolineato da diverse insegne delle distribuzione nei mesi scorsi, così come dal mondo della ristorazione in tempi più recenti, questo aumento dei costi, almeno in parte, si scaricherà forzatamente sui consumatori, con possibili effetti nefasti sui consumi. |
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Regalare una seconda vita ai tappi di sughero non è una novità, ma la start-up “CorkFashionArt” fa qualcosa di diverso: li trasforma in pezzi d’arte, nell’incontro con la moda, “vestendoli” dei tessuti più pregiati. Il risultato sono piccoli capolavori di design, la cui unicità è certificata dalla tecnologia blockchain, primo step per l’obiettivo successivo: fare di ogni tappo, di per sé uno scarto destinato ad essere gettato, in collaborazione con le griffe ed i consorzi top del vino italiano, un Nft su token Ethereum. |
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La “Vigna del Gallo-Diego Planeta”, così intitolata per omaggiare il “padre” della viticoltura siciliana, dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo, uno dei luoghi più belli e visitati del capoluogo siciliano, “custode” di 95 biotipi di viti autoctone, tra cui Grillo e Nero d’Avola, ed il progetto dell’Etna Urban Winery, alle porte di Catania, che punta a reintrodurre la viticoltura e la produzione di vino in una delle più antiche zone di produzione dell’Etna come avviene da secoli. Anche le bellissime vigne urbane di Sicilia entrano a far parte dell’Urban Vineyard Association, l’Associazione internazionale che tutela il patrimonio rurale, storico e paesaggistico riunendo i vigneti presenti nelle città di tutto il mondo, da Torino a New York, da Parigi a Siena, da Milano a Lione, da Avignone a Venezia. |
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“Il Cancer Plan Ue preoccupa, e come Italia ci opporremo: non si può non distinguere tra consumo e abuso, peraltro senza supporto di ricerche scientifiche di alto livello. Così come ci opporremo a chi pensa di mettere “bollini neri” sulle bottiglie. Sul tema Prosek aspettiamo novita, ma siamo fiduciosi. Bene i fondi per la promozione trasversale, 25 milioni di euro sono risorse importanti. Spero presto di arrivare allo standard unico di sostenibilità. Intanto, lavoriamo sul tema dei costi energetici”. |
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