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N. 2.859 - ore 17:00 - Lunedì 16 Marzo 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il 30 aprile sarà in edicola “Il grande Diabolik 2020”, con una storia speciale, “inchiostrata” con il Lambrusco: la short-story si intitola “Dietro il vetro”, è firmata da Giorgio Montorio, e chissà che non nasconda un segreto ... “di-vino”. “Capita spesso, durante gli incontri con i fan, che qualcuno chieda a Giorgio Montorio un disegnino con dedica. Lui - racconta il direttore di “Diabolik” Mario Gomboli - è sempre disponibile: prende carta e matita e traccia sul foglio le fisionomie di Diabolik, Eva o Ginko: il disegno sembra finito in tutti i dettagli, e invece Giorgio intinge l’indice nel bicchiere di Lambrusco e usa il dito come fosse un pennello per tracciare le ombre”. |
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L’Italia inizia la sua seconda settimana di stop, una “pausa” dalla normalità che ha fatto piombare il Paese in una situazione mai vista, almeno dai tempi della Seconda Guerra Mondiale: negozi chiusi - ad eccezione di alimentari e farmacie - strade deserte, livelli produttivi ridotti ai minimi termini, numeri dei contagiati dal Covid-19 che continuano, inevitabilmente, a crescere, ma anche la speranza coltivata tra le mura di casa, dove la vita, tutto sommato, va avanti, tra aperitivi in videochat con gli amici più o meno lontani, e le ore passate ai fornelli. Perché se il plauso - o meglio l’applauso - più forte va al lavoro straordinario di medici ed infermieri, ad assicurare a tutti una vita il più normale possibile è l’attività, che non si è mai fermata, della filiera agroalimentare. Che, in un momento drammatico per l’economia italiana - e non solo - mostra tutta la sua anticiclicità, raccontata dai numeri di Nielsen: nella settimana che va dal 2 all’8 marzo, le vendite in Gdo segnano un +11% sullo stesso periodo del 2019, trainate dal Sud del Paese (+20,9%), seguito da Centro (+12,9%), Nord Ovest (+7,9%) e Nord Est (+7,5%). Ma il vero boom lo ha registrato l’ecommerce di prodotti alimentari: +82,3% nella stessa settimana. Una dinamica che, in Italia e nel mondo, porta conseguenze anche sui listini dei beni delle materie prime agricole ed alimentari, come racconta l’analisi di Bmti, tra scambi in frenata su soia e grano, prezzi in ascesa per le carni ed in calo per il pesce, che sconta più di tutti le chiusure forzate dei ristoranti. Preoccupa il calo dei prezzi del latte, con gli allevatori che chiedono di comprare latte italiano, mentre, restando in tema, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, alle prese con la mancanza di manodopera, scrive alla Ue ed al Ministero delle Politiche Agricole per una deroga al disciplinare, vista l’eccezionalità della situazione. Sul fronte estero, rientra la crisi con la Polonia, con la catena della Gdo Zabka e la francese Carrefour che continueranno nell’approvvigionamento di prodotti enogastronomici dall’Italia, mentre la Slovenia riapre al passaggio dei tir, fondamentali per l’export agroalimentare del Belpaese in tutto il Vecchio Continente. |
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No, un bicchiere di vino non aiuta a difendersi dal Coronavirus. A dirlo sono gli esperti, rispondendo a quanto sostenuto nei giorni scorsi da Assoenologi. Che, come si legge in un articolo dell’Agi-Agenzia Italia, smentiscono l’ipotesi. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi, parla di “affermazione da stigmatizzare in assenza di qualunque prova scientifica”. Per Riccardo Gatti dell’ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano, sarebbe come dire “che chi è ubriaco è sempre sano e non prende infezioni”. Una prima precisazione, sulla pagina Facebook di WineNews, era arrivata dal professore Emanuele Scafato, vice presidente Eufas: “il vino non igienizza il cavo orale: come altri alcolici, si beve per il piacere di farlo, ma avendo consapevolezza delle conseguenze sulla salute”. |
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Una grande asta, ad Hong Kong a fine aprile, con i protagonisti del fine wine italiano dalle principali denominazioni, dal Brunello di Montalcino al Barolo, dai Super Tuscan all’Etna, coinvolgendo le aziende, i wine merchant, i collezionisti e le altre case d’asta: ecco l’idea della Gelardini & Romani - che nella ex colonia britannica, porta d’ingresso privilegiata al mercato cinese, ha puntato sin dal 2010 - per rilanciare l’immagine del Belpaese e dei suoi vini, ammaccata dagli eventi che hanno sconvolto il nostro Paese, diventato l’epicentro europeo dell’epidemia di Coronavirus. “Che proprio qui ad Hong Kong - racconta a WineNews Raimondo Romani, alla guida, con Flaviano Gelardini, della Gelardini & Romani Wine Auctions - abbiamo vissuto in prima persona da gennaio. Oggi la situazione è superata, i ristoranti sono aperti, c’è voglia di ripartire. Dopo l’emergenza Hong Kong è il centro del consumo dei fine wine, per questo è importante cogliere l’opportunità di rilancio per il made in Italy del wine & food. Che vogliamo aiutare, con un’asta che vuole essere sia evento di comunicazione sia momento importante a livello commerciale. Il vino italiano è un fenomeno di caratura internazionale, ed è questa l’immagine che dobbiamo dare”. |
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Dopo l’approvazione definitiva delle modifiche al disciplinare da parte del Comitato Vini del Ministero delle Politiche Agricole, nel maggio 2019, adesso è arrivata anche la pubblicazione in Gazzetta Europea: la modifica dei disciplinari del Soave Doc, del Soave Superiore Docg e del Recioto di Soave Docg, di fatto rende definitiva l’apposizione in etichetta dei nomi delle Unità Geografiche Aggiuntive, 33 in tutto. 28 cru nella zona classica, 2 nella zona vulcanica di Roncà e 3 nelle colline calcaree della Val d’Illasi e di Mezzane. |
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Via libera dalla Commissione Europea alla proroga di un mese, dal 15 maggio al 15 giugno 2020, della scadenza per la presentazione delle domande relative ai contributi previsti dalla Politica Agricola Comune (Pac) per questa campagna, ma anche la più ampia disponibilità ad esaminare le altre richieste presentate dall’Italia, su tempi di liquidazione degli aiuti Pac relativi alla campagna 2019, rimodulazione dei programmi di promozione, proroga delle scadenze relative alle Organizzazioni Comuni di Mercato (Ocm) del vino e dell’ortofrutta, e rendicontazione dei Programmi di Sviluppo Rurale. L’Europa ascolta le richieste del Belpaese e sembra rispondere, indirettamente, alle proposte fatte a WineNews da Silvana Ballotta, alla guida di Business Strategies, all’inizio della crisi legata all’epidemia di Covid-19. |
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“Rileggere l’Artusi non fa mai male, per riscoprire le ricette, i riti ed i tempi di una volta. La cantina sa offrire delle sorprese inaspettate, come un vecchio Tocai friulano o un Chianti dimenticato, e poi può essere il momento per ringiovanire la cantina ed aiutare i nostri produttori in difficoltà. Finita la crisi, ci vorrà lo sforzo dell’Europa e la difesa delle nostre denominazioni, anche scegliendo l’Italia per le vacanze, per far ripartire l’economia del wine & food”. |
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