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N. 3.481 - ore 17:00 - Mercoledì 10 Agosto 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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La rinascita e la riscoperta degli agriturismi del Belpaese, passa dalla voglia di una vacanza di prossimità degli italiani (che la scelgono anche per il caos sui trasporti aerei), e dal ritorno degli stranieri. E, secondo Agriturist, molte strutture sono al completo. Tra attività sportive, naturalistiche, ma anche esperienze enogastronomiche, come lezioni di cucina e degustazioni. “Viviamo una situazione decisamente paradossale: sia il Covid, sia la situazione d’incertezza hanno lanciato la vacanza agrituristica, quasi meglio di una campagna pubblicitaria ad hoc”, commenta il presidente di Agriturist, Augusto Congionti. |
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Secondo le ultime stime (aggiornate all’1 agosto) del Ministero dell’Agricoltura Francese la produzione di vino della campagna 2022 si situerà tra i 42,6 ed i 45,6 milioni di ettolitri, ad un livello decisamente superiore rispetto alla scarsa vendemmia 2021, ma anche rispetto alla media degli ultimi 5 anni (42,5 milioni di ettolitri). Nel 2022, infatti, la fioritura è avvenuta in un contesto climatico decisamente più favorevole rispetto a quello dello scorso anno. Gelate e grandinate, ad esempio, hanno interessato principalmente i vigneti del sud-ovest e della Charentes. Tuttavia, la siccità e le ondate di caldo, se non dovesse piovere nei prossimi giorni, potrebbero portare ad una revisione, al ribasso, delle stime vendemmiali. Un altro aspetto positivo rispetto all’annata 2021 è che l’andamento in vigna è stato accompagnato da condizioni climatiche sfavorevoli all’insorgere della malattie. In generale, a fine luglio il vigneto Francia mostrava importanti anticipi vegetativi, preludio di una vendemmia ormai alle porte ovunque, ed in alcuni casi già iniziata. Sorvolando i maggiori territori del vino di Francia, in Champagne le gelate di aprile non hanno portato grosse conseguenze, ed il potenziale produttivo è promettente, al di sopra della media. La vendemmia, qui come in Borgogna, dove la produzione dovrebbe essere vicina al suo pieno potenziale, inzierà a fine agosto. A Bordeaux le gelare di aprile e poi la grandine di giugno ha coinvolto quasi 10.000 ettari di vigneto. Seppure in misura diversa. La vendemmia dovrebbe iniziare a giorni e la produzione è destinata a non raggiungere il livello medio quinquennale. In Alsazia le precipitazioni sono state particolarmente scarse già dalla primavera, ed infatti il peso medio dei grappoli è inferiore alla media decennale, soprattutto per il Gewurztraminer, con la produzione prevista al di sotto della media degli ultimi cinque anni. Nella Valle della Loira la vendemmia inizierà in anticipo, ma qui l’andamento climatico non è stato affatto clemente, con il vigneto colpito dalle gelate di aprile e poi dalla grandine di giugno. Dinamiche che, comunque, non hanno compromesso troppo il potenziale produttivo del territorio (in approfondimento le previsioni sulle altre Regioni). |
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Non bastassero la siccità che mette in difficoltà le campagne, l’inflazione ed il caro costi di produzione, a complicare la vita ai produttori di vino c’è anche, come sempre, la burocrazia. E Confagricoltura lancia un nuovo allarme, in vista delle vendemmia, ma non solo. “Continuiamo a parlare di semplificazione, ma tutte le volte che si tratta di applicare una direttiva europea facciamo di tutto per complicarci la vita”. Enrico Allasia, presidente Confagricoltura Piemonte, interviene sulle criticità operative del cosiddetto “Decreto Trasparenza”, che regolamenta gli obblighi informativi che i datori di lavoro sono tenuti a fornire ai lavoratori, a partire dal prossimo 13 agosto. Con il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ha chiesto una proroga con un lettera inviata ai Ministri del Lavoro, Orlando, e delle Politiche Agricole, Patuanelli. |
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Isola dell’Arcipelago Toscano che “guarda” verso Bolgheri, Capraia, in provincia di Livorno, così come Bolgheri, è celebre per il suo mare ed il suo paesaggio aspro, e per essere stata per più di un secolo, tra il 1873 ed il 1986, una Colonia Penale Agricola, un progetto ante litteram di recupero e reinserimento nella società dei detenuti, attraverso il lavoro agricolo. Isola in cui da tempo è presente la viticoltura, con varietà tipiche e diffuse nell’Arcipelago come l’Aleatico e il Vermentino, per esempio, sulla quale hanno investito piccole aziende vinicole, e dove ora sta per arrivare uno dei nomi più importanti del vino italiano. Non per business, ma per un progetto di “mecenatismo territoriale”, paesaggistico e sociale. Ovvero Antinori, che, a Capraia, guarda dai vigneti bolgheresi della sua Tenuta Guado al Tasso, e che, in accordo con il Comune di Capraia, da quanto apprende WineNews, gestirà dei terreni terrazzati destinati ad uso civico (ovvero a beneficio della comunità locale), che verranno ripristinati, con la massima cura dell’aspetto ambientale, e sui quali sarà impiantata vigna da cui nascerà un vino che non sarà nulla di lussuoso e di esclusivo, ma un piccolo dono, un contributo alla cura dell’Isola di Capraia che la storica famiglia toscana del vino, arrivata alla 26esima generazione, ha voluto fare al territorio. |
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È un’annata difficile per l’olivicoltura italiana, con le alte temperatura e la siccità che rischiano di compromettere la prossima campagna. Le prime stime di Cia - Agricoltori Italiani sono di un calo del 30% per il 2022-23 rispetto alla campagna precedente nelle principali regioni del Sud Italia: Puglia, Calabria, Sicilia e Campania. Malgrado l’olivo sia estremamente resistente alla siccità, l’acqua mantiene un ruolo fondamentale, con il caldo anomalo e il deficit idrico che hanno creato le condizioni per un’annata molto sfavorevole. |
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Negli anni segnati dalla pandemia di Covid-19, e quindi dai lockdown e dalle serrande abbassate, l’economia del vino ha poggiato su due colonne: la Gdo e l’e-commerce. Con il ritorno alla normalità, com’era facile immaginare, la curva dei consumi fuori casa è tornata a salire, erodendo quote proprio alla Gdo e alle vendite online. Che, con i suoi player principali - da Tannico a Vino.com, da Bernabei a Callmewine, da Xtrawine a Etilika - avevano chiuso il 2021 in crescita del 40%. A raccontare la frenata delle vendite di vino online sono i dati, sui primi sei mesi 2022, di Callmewine che, dopo aver toccato i 20 milioni di euro di fatturato nel 2021, ha chiuso con ricavi a 7,7 milioni di euro (-7,2% sul primo semestre 2021). Incoraggianti, comunque, i dati relativi al secondo trimestre, chiuso con un +5,4% sullo stesso periodo del 2021. |
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A WineNews, l’autore, con il professor Antonello Senni, del volume “La Nutriscienza” (Agra Editrice). “La cucina salutistica non può essere di moda, perché questo rischia di illuderci di poter essere in forma mangiando solo frutta e verdura: è parte di uno stile di vita che annovera diversi elementi, dalla qualità legata alla provenienza del cibo alle quantità equilibrate, dall’interazione con le bevande al movimento fatto ogni giorno. Ma, prima di tutto, è il nostro rapporto con la tavola che deve essere salutare”.
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