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N. 3.332 - ore 17:00 - Venerdì 14 Gennaio - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Nata dall’idea di Oscar Farinetti in quella Torino che fu prima capitale dell’Italia unita, Eataly (oggi guidata da Nicola Farinetti) è diventata un’ammiraglia del made in Italy nel mondo. Partita dal primo store, quello del Lingotto, e poi diffusa non solo in tutta Italia e in tanti Paesi nel mondo. Un’avventura, quella di Eataly, iniziata nel 2007, mettendo insieme, da subito, mercato, ristorazione e formazione alla cultura del cibo e del vino. Un successo testimoniato, anche, dai 527 milioni di euro di fatturato del 2019, ultimo anno pre-pandemia. Un “quindicesimo” che sarà festeggiato con tante iniziative, anche legate al vino (nell’approfondimento). |
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Prowein 2022 si sposta a maggio. La notizia, ancora non ufficiale, ma confermata a WineNews da fonte interne alla fiera di Dusseldorf, verrà comunicata a breve, quando la decisione sarà presa ufficialmente da Messe Düsseldorf, con ogni probabilità nella prossima settimana, con le nuove date che la fiera tedesca sta vagliando, insieme agli espositori, guardando all’inizio o alla fine del mese. Con lo spostamento di Prowein, dunque, che arriva dopo due anni di ferma (il 2020 ed il 2021) per una delle più importanti fiere internazionali del mondo del vino, con l’Italia da anni tra i principali Paesi espositori, si ridisegna ancora una volta dunque, ovviamente a causa della pandemia e della crescita dei contagi i tutto il mondo, Germania inclusa (come altri Paesi a livelli record di positivi e quarantene, ndr), il calendario degli eventi del vino e delle grandi fiere internazionali, che, in un quadro più fluido e mutevole che mai, stanno mettendo in campo strategie diverse. Con Vinexpo Wine Paris che, come noto, andrà, invece, in scena tra un mese esatto, dal 14 al 16 febbraio a Parigi, con Vinexposium che ha confermato le sue date, e Vinitaly, la più importante fiera al mondo dedicata la vino italiano, che è confermatissima dal 10 al 13 aprile a Verona. In mezzo alle grandi fiere, come già riportato da WineNews, si posizionano le grandi “Anteprime” del vino italiano: la “Settimana delle Anteprime di Toscana”, riprogrammata dal 19 al 25 marzo, come deciso da Avito, l’associazione che riunisce tutti i consorzi del vino del Granducato, di concerto con la Regione Toscana; “Grandi Langhe”, kermesse firmata dal Consorzio di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, in partnership con quello del Roero, che sarà di scena il 4 ed il 5 aprile 2022 a Torino, mentre “Anteprima Amarone”, evento firmato dal Consorzio dei Vini della Valpolicella, previsto a giugno, con date ancora da stabilire. In una situazione, va detto, ancora in costante evoluzione, come testimonia lo spostamento imminente della Prowein, che, essendo originariamente prevista in marzo, e, quindi, in un periodo ragionevolmente lontano da quello che molti prevedono essere il picco dei contagi da Covid-19, tra fine gennaio e primi di febbraio, sembrava essere al riparo da cambiamenti di calendario. |
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Ad un anno dall’effettiva uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, e dal sostanziale ritorno alla normalità dopo la prima drammatica ondata pandemica, per il mercato del vino d’Oltremanica non cambierà granché in questo 2022 appena iniziato. Come sottolinea “Wine Intelligence”, un recupero dei livelli di consumo pre pandemia non pare ancora alla portata del 2022, con la popolazione dei consumatori che invecchia più in fretta della media, perché Millennials e Generazione Z - le due generazioni più sensibili al valore sociale dei propri consumi, ma anche alle mode ed alla forza dei brand - sposano sempre più spesso stili di vita responsabili e salutari, bevendo meno ma spendendo, in proporzione, sempre di più. Sempre più popolari i vini low/no alcol, così come i formati alternativi. |
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“Wine Paris & Vinexpo Paris” è confermata dal 14 al 16 febbraio 2022, a Paris Expo Porte de Versailles. Lo ribadisce oggi l’organizzatore Vinexposium, in una nota. Un “all-in”, nonostante la pandemia, usando un gergo pokeristico, per quello che “sarà il primo grande incontro internazionale dell’anno”, che “accoglierà, nei tre giorni, 2.800 espositori da 32 Paesi”. Se la Francia, con tutti i territori, fa quadrato con l’evento e sarà il Paese più rappresentato, alle sue spalle c’è l’Italia, anche grazie all’Agenzia Ice, con cantine (tra le altre) come Andreola, Allegrini, Bellavista, Bellussi, Bonacchi, Botter, Carpineto, Castello di Montepò (Jacopo Biondi Santi), Coppi, Fantini Group, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Feudi di Romans, Garofoli, Gruppo Italiano Vini - Giv, i Fabbri, Italian Signature Academy, La Guardiense, Le Monde, Frescobaldi, Michele Chiarlo, Montelvini, Monte del Fra, Pasqua, Paladin, Piccini, Planeta, Podere il Carnasciale, Ruggeri, Santero, Settesoli, Serena Wines, Tenuta del Buonamico, Torrevento, Umbero Cesari, Valdo, Villa Sandi, ed i Consorzi del Prosecco Doc e del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, del Chianti Classico e del Morellino di Scansano, passando per il Consorzio Vini delle Venezie, solo per fare alcuni nomi. |
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iDealwine, la piattaforma online di riferimento per le aste di fine wine, chiude il bilancio 2021 con 190.000 bottiglie scambiate (+8,5% sul 2020) e un fatturato di 27,5 milioni di euro (+19,5%). Merito della Borgogna, che rappresenta 41 dei 50 top lot del 2021: la bottiglia più costosa è un Musigny del Domaine Leroy 2006, aggiudicato per 28.244 euro, mentre il lotto più caro del 2021 è invece una cassa del Domaine de La Romanée-Conti, contenente 12 diversi Grand Cru dell’annata 2017 e aggiudicata per un totale di 42.857 euro. |
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Il conto della pandemia, per la ristorazione italiana, è a dir poco drammatico: 56 miliardi di euro persi, 45.000 chiusure, 300.000 posti di lavoro in meno. Eppure, il 2021 ha segnato una ripresa importante, capace, pur in una cornice ancora tutt’altro che semplice, di portare risultati incoraggianti. TheFork, piattaforma leader nelle prenotazioni di un tavolo online, ha infatti registrato il +11% di prenotazioni sul 2020. E l’impatto della pandemia si fa sentire anche nelle abitudini di consumo fuori casa, che nel 2022 vedrà la contrapposizione di due macro tendenze, destinate a influenzare tutto il 2022: una slow, in cui hanno la precedenza l’ascolto di sé stessi e degli altri, così come la conservazione delle risorse, e una fast, per cui le nostre relazioni sono sempre più modificate dalla tecnologia in chiave di velocità e immediatezza. |
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A WineNews, il momento del sistema Prosecco nell’analisi di Domenico Scimone, guida di Carpenè Malvolti, “culla” delle bollicine più bevute al mondo. “Il sistema Prosecco esce bene dalla pandemia, il consumatore ha imparato in questo periodo ad approcciare anche declinazioni di maggior qualità. Sui mercati i dati sono positivi sin da luglio 2020. Dobbiamo essere bravi a creare valore aggiunto, è questa la scommessa per il futuro”. |
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