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N. 3.838 - ore 17:00 - Martedì 21 Novembre 2023 - Tiratura: 31.224 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Da giacenze di vino a +9,1% al 30 settembre 2023 sullo stesso mese 2022 (a 42,8 milioni di ettolitri), ad un calo percentuale, al 31 ottobre 2023 (sullo stesso mese 2022), del -5,8%, ma con valori assoluti superiori sul mese scorso, visto che ci sono 43,8 milioni di ettolitri in giacenza (+2,5%), e con dati che, visto il momento in cui sono registrati, ancora non tengono conto, se non parzialmente, della vendemmia di quest’anno. Questi, almeno, i numeri dell’ultimo Report Cantina Italia dell’Icqrf, che copre almeno il 95% del vino detenuto in Italia. Nel complesso, dunque, nelle cantine italiane, c’è sempre una vendemmia intera di scorta … | |
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| | Le importazioni generali di vino italiano in Usa sono in flessione, almeno in valore, a -8,1% nei primi 8 mesi 2023, sullo stesso periodo 2022. E, secondo i dati relativi ad imbottigliamenti e relativi rilasci di fascette (fonte Avito, Associazione Vini Toscani a Dop e a Igp) tutti gli areali dei grandi rossi toscani dichiarano un segno meno nei primi 10 mesi 2023, compreso il Brunello di Montalcino (-6%). Con il vino 2018, però, quasi esaurito, e le richieste per il 2019 che sta per entrare in commercio, da gennaio 2024, già importanti, secondo il Consorzio del Brunello di Montalcino. In un momento simile, dunque, l’arrivo di un’annata come la 2019, attesissima da più parti, acquista, pertanto, un significato particolare. Dagli assaggi di WineNews tra i vini presenti a Benvenuto Brunello 2023 (i migliori firmati da Giuseppe Gorelli, Giodo, Fuligni, Gianni Brunelli, Franco Pacenti, Canalicchio di Sopra, Albatreti, Fattoi, Elia Palazzesi, Collemattoni, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Casanova di Neri, Castello Romitorio, Banfi, Capanna, Caparzo, Castiglion del Bosco, Patrizia Cencioni, Pietroso e Poggio Antico, in approfondimento le descrizioni), emerge un millesimo solare, a tratti caldo, ricco e solido, dove, ancora una volta, purtroppo, si possono leggere i segnali del cambiamento climatico. Il risultato è, quindi, una buona qualità diffusa, con i vini eccellenti che, però, continuano ad occupare uno spazio non larghissimo. Dal lato delle criticità organolettiche più immediate, salta al naso e alla bocca una notevole carica alcolica dei vini, accanto ad un certo “stile evolutivo” che, in alcuni casi, rischia di penalizzare l’equilibri complessivo dei vini, rendendoli più che pronti. Mentre le note positive si trovano in una gestione della presa tannica, in generale, ben centrata, e nella espressività del frutto, quasi sempre, polposo e saporito. La differenza di stile tra i vari vini è sempre più accentuata. E se, dal lato territoriale, comincia a venir fuori una sempre maggiore distanza tra le etichette ottenute al Nord o al Sud della denominazione, diventano sempre più notevoli le differenze di approccio stilistico aziendale, con vini, in alcuni casi, addirittura spiazzanti (nel bene o nel male). | |
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| | Nel progetto di selezione clonale e recupero dei vitigni antichi di Sicilia sono stati individuati 131 nuovi presunti cloni delle diverse varietà di vite in fase di omologazione. Lo ha annunciato il Consorzio della Doc Sicilia, nell’azione di custodia della biodiversità frutto di oltre 3.000 anni di storia di viticoltura sull’Isola. Uno straordinario passo in avanti, per il presidente Antonio Rallo, di un percorso partito nel 2003, dalla Regione Sicilia con Università di Palermo e Milano e Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale di Roma, che nel 2018 ha portato all’iscrizione di nuove varietà nel Registro Nazionale delle Varietà della Vite. I risultati 2023, spiega Rosario Di Lorenzo, presidente Accademia Italiana della Vite e del Vino, individuano 73 “cloni candidati” per il Nero D’Avola, 29 per il Grillo e 26 per il Lucido in attesa di valutazione. | |
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| | | Produzione dimezzata per il Novello, il vino primo frutto della vendemmia e piccolo rito irrinunciabile dell’autunno: nel 2023 se ne sono prodotte in Italia solo 3 milioni di bottiglie, -50% sui 6 milioni del 2022. Le principali cause sono la vendemmia scarsa di quest’anno, in particolare al Nord, ma anche una certa percezione negativa da parte dei consumatori, dovuta alla presenza sugli scaffali di etichette vendute a basso prezzo, accanto a quelle dei produttori più seri e blasonati. Ecco perché è stato intrapreso, da parte del nuovo Istituto Nazionale del Vino Novello (diretto da Tommaso Caporale), un percorso verso l’innalzamento della qualità, sia con il concorso per il miglior Novello d’Italia - il vincitore 2023 è il “Santa Caterina”, prodotto con uve Cannonau dalla Cantina Dorgali, società cooperativa costituita da 200 produttori, nel Nuorese - sia con la richiesta di revisione della legge che regolamenta la produzione del Novello, nella parte del processo di fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera: l’obiettivo è portare l’attuale percentuale del 40% minimo al 100%, come in Francia. L’equivalente Oltralpe del Novello è infatti il Beaujolais Nouveau, prodotto nella regione del Beaujolais con uve Gamay, che esce in commercio tradizionalmente ogni anno il terzo giovedì di novembre. | |
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| | | Il “Miglior Vino Spumante” è il Trentodoc Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012 di Ferrari Fratelli Lunelli, il “Miglior Vino Bianco” l’Ornellaia Bianco Toscana 2020 di Ornellaia del gruppo Frescobaldi; il “Miglior Vino Rosso” il Barbaresco Sorì Tildin 2020 di Gaja; il “Miglior Vino Rosato: Etna Rosato 2022 di Russo Girolamo”, il “Miglior Vino Dolce o Da Meditazione” il Vin San Giusto, Toscana Bianco Passito 2015 di San Giusto a Rentennano: sono grandi classici i cinque “Migliori Assaggi” della “Guida Oro I Vini di Veronelli” 2024. | |
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| | Tra i prodotti preferiti dai “ladruncoli” nei supermercati ci sono vini e altri alcolici, salumi, formaggi, tonno in scatola e caffè. Il valore medio della refurtiva per ogni singolo caso è di 14 euro e il piccolo “colpo” viene messo a segno soprattutto per la spesa a metà settimana (mercoledì o giovedì), mentre i responsabili si dividono equamente tra donne e uomini. I dati emergono dallo studio “La sicurezza del retail in Italia”, realizzato da Crime & Tech, lo spin off dell’Università Cattolica di Milano, nel periodo da gennaio 2021 a settembre 2023, secondo cui le perdite complessive, per le aziende del settore retail e Gdo in Italia, sono state in media, nel 2022, pari all’1,38% del fatturato annuo, con perdite stimabili di circa 4,6 miliardi di euro. Il taccheggio è la principale causa dei furti esterni e provoca le maggiori differenze inventariali, sottolinea Coldiretti. | |
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| | | A WineNews, da Benvenuto Brunello, Monica Maggioni, già ai vertici della Rai e a lungo giornalista sul campo in zone di guerra. “Di vino e cibo in tv si parla sempre di più, e si va sempre sempre più lungo la strada della competenza, ed è un bene. Se dovessi fare un reportage da un territorio del vino, come Montalcino, racconterei l’equilibrio tra uomo e natura, che poi si ritrova anche in quello che finisce nel calice”. | |
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