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N. 3.728 - ore 17:00 - Venerdì 16 Giugno 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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La battaglia contro il consumo - più che l’abuso - di alcol si fa sempre più spigolosa, a tutti i livelli. Sul fronte europeo, il via libera di Dublino agli health warning in etichetta è stato un colpo duro da digerire, anche perché difficilmente in sede Wto si assisterà ad un dietrofront. A dettare la linea è l’Oms - Organizzazione Mondiale per la Sanità, che nelle sue linee guida ha proprio la lotta al consumo di alcol. Portata avanti senza guardare in faccia nessuno, neanche la libertà della stampa e dei giornalisti, per i quali l’Oms stessa ha pubblicato addirittura un memorandum: “Reporting about alcohol: a guide for journalists” (in approfondimento). |
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Parlare di profondo rosso sarebbe esagerato, ma il mercato dei fine wine, a maggio, continua a dare segnali decisamente negativi, con il Liv-ex 100, l’indice che analizza l’andamento dei prezzi dei 100 vini più ricercati sul mercato secondario (tra cui il Barolo 2017 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2016 di Bruno Giacosa, il Barbaresco 2018 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2013 e 2014 di Giacomo Conterno, il Masseto 2018 e 2019 e l’Ornellaia 2019 di Frescobaldi, il Brunello di Montalcino 2017 di Poggio di Sotto, il Sassicaia di Tenuta San Guido 2017, 2018 e 2019, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2018 e 2019 di Antinori e il Redigaffi 2019 di Tua Rita), che perde il 2% su maggio 2022 ed il 3,3% da inizio anno. Allargando l’analisi al Fine Wine 1000, che raccoglie le 1.000 etichette più scambiate da ogni angolo del mondo, l’andamento è persino peggiore, con un calo del -2,4% a maggio e del -4,8% da inizio 2023. In negativo anche il Bordeaux 500, in calo a maggio del -1,3% e da inizio anno del -2%, con la campagna en primeur dell’annata 2022 (ne abbiamo scritto qui), celebrata dalla critica e dai wine merchant, che non sembra aver sortito effetti sull’andamento delle quotazioni. Performance negativa anche per l’Italy 100, che, però, limita i danni, con un calo del -0,6% a maggio e del -2,1% da inizio anno. Tornando al Liv-ex 100, sono ben 79 le etichette che segnano un calo, e appena 21 quelle che hanno visto crescere le proprie quotazioni: tra queste, dietro a La Tache 2018 di Domaine de la Romané Conti (+10,6% nel mese di maggio), spicca il Barolo Monfortino Riserva 2013 di Giacomo Conterno, scambiato a 9.000 sterline a cassa (+6,3% su aprile e +13,5% da inizio anno). Sul terzo gradino del podio il Comtes de Champagne Blanc de Blancs 2011 di Taittinger (+5,4% a maggio). Chiudono in territorio positivo anche il Sassicaia 2018 di Tenuta San Guido, con una quotazione di 2.400 sterline a cassa (+3% a maggio e +3,8% da inizio 2023), l’Ornellaia 2019, a 1.780 sterline (+2,8% a maggio e +3,6% da inizio 2023), il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido, a 2.600 sterline (+2,1% a maggio ma -3,7% da inizio 2023), il Barolo 2017 di Bartolo Mascarello, a 2.218 sterline (+1,5% a maggio e -3,4% da inizio anno), ed il Solaia 2019 di Antinori, a 2.622 sterline (+0,4% a maggio e -2,4% da inizio anno). |
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“L’attuale viticoltura italiana è destinata a perdere qualità e mercati se non mette a punto nuove strategie per un futuro di nuova crescita ed affermazione a livello internazionale, anche alla luce delle straordinarie ed esclusive potenzialità offerte dal comparto vitivinicolo del nostro Paese. I cambiamenti climatici possono portare benefici enormi ai vini ottenuti da vitigni autoctoni italici. E poi occorre puntare su sostenibilità vera e sull’enoturismo per dare valore a tutta la filiera”. Lo ha detto il professor Luigi Moio, presidente Oiv (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino) e professore ordinario di Enologia a Napoli, all’apertura, a Firenze, dell’anno accademico n. 74 dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, fondata il 30 luglio 1949 a Siena con lo scopo di promuovere studi, ricerche e discussioni sulla vite e sul vino, compreso l’insegnamento. |
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Oltre seicento anni nella produzione di vino e oltre seicento anni di mecenatismo nell’arte: in pochi al mondo possono vantare un connubio così forte, come i Marchesi Antinori. Che ha inizio a Palazzo Antinori a Firenze, simbolo del Rinascimento, disegnato dall’architetto Giuliano da Maiano, allievo del Brunelleschi, al tempo di Lorenzo Il Magnifico, che ne caldeggiò l’acquisizione, nel 1506, a Niccolò di Tommaso Antinori, iniziatore della “fortuna” di famiglia, e committente di capolavori come la Lunetta della “Risurrezione di Cristo” di Giovanni della Robbia. Al Ghirlandaio si deve invece l’“Ultima Cena”, tesoro dell’arte italiana a Badia a Passignano, fondata prima dell’anno Mille. E se il legame con l’arte moderna sono i quadri dei Macchiaioli, come quelli del pittore Egisto Ferroni, custoditi a Bolgheri, si arriva fino ad Antinori nel Chianti Classico, il “Palazzo del nuovo Millennio” e la cantina più bella del mondo, firmata dall’archistar Marco Casamonti. È qui che la secolare tradizione di collezionismo di Marchesi Antinori prosegue con l’arte contemporanea, grazie all’“Antinori Art Project”, che ha svelato “La fanciulla del West, 2023”, nuova opera commissionata all’artista italiana Elisabetta Benassi che arricchisce la collezione di famiglia, esposta nella cantina d’autore (in approfondimento). |
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Pasqua Vini, una delle realtà di riferimento della Valpolicella e dell’Amarone, rinsalda il proprio rapporto con l’arte e la cultura, e dopo aver “portato” la luna a Vinitaly 2023, con l’istallazione site-specific by fuse*, sposa il simbolo di Verona, rinnovando la propria partecipazione a “67 colonne per l’Arena di Verona”, progetto avviato nel 2021 da Fondazione Arena per ricostruire “idealmente” 67 delle colonne della cinta esterna del teatro lirico, crollate nel terremoto del 1117. |
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Dal “Picnic Day” a Bortolomiol, che celebra il centenario della nascita del fondatore Giuliano Bortolomiol, dal “Food & Wine Tourism Forum”, il più importante appuntamento in Italia dedicato all’innovazione del turismo enogastronomico al Castello di Grinzane Cavour, all’Asti che sale a bordo del “TrEno Enogastronomico di Langhe, Roero e Monferrato”, da “Al Mèni”, il grande circo dei sapori ideato da Massimo Bottura a Rimini, al “Festival Franciacorta” in Versilia, da “Artisti per Frescobaldi” che svela le nuove opere site-specif alla Tenuta CastelGiocondo, tra i vigneti di Brunello a Montalcino, a “Vinòforum - Lo Spazio del Gusto” a Roma e al Consorzio del Lambrusco Doc che celebra 50 anni delle Doc del Lambrusco nel “World Lambrusco Day”, sulla Tour Eiffel a Parigi. Ecco alcuni dei tantissimi eventi segnalati in agenda da WineNews (in approfondimento). |
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Ci sono personalità del mondo del vino italiano ed internazionale, con le quali WineNews si confronta spesso, in incontri sempre ricchi di stimoli, spunti e riflessioni. Tra questi, c’è Michel Rolland, l’enologo più influente della nostra epoca, maestro del taglio bordolese, con la firma e la consulenza su vini mito di Toscana come Masseto e Ornellaia, Biserno e Lodovico, e da qualche anno sul Sagrantino di Caprai, in Umbria. Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, Rolland ha influenzato il modo di fare vino in tutto il mondo. |
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