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N. 3.749 - ore 17:00 - Lunedì 17 Luglio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Basta un colpo di calore, e la bottiglia di vino curata a lungo in cantina rischia di perdere qualità ed sua integrità. Vale sempre, e tanto di più in momenti di caldo eccezionale, come quelli che stiamo vivendo. E così, a lanciare un appello in materia è Vinarius, associazione che rappresenta 120 enoteche di tutta italiana,“Le alte temperature di queste settimane stanno avendo pesanti effetti negativi sulla qualità dei vini che vengono trasportati. Proponiamo l’utilizzo di mezzi refrigerati per evitare di compromettere il prodotto e di creare un disservizio”, ha detto il presidente Andrea Terraneo, chiamando a raccolta tutti gli attori della filiera. |
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L’aumento dei listini frena le vendite del vino italiano in Gdo che, nel primo semestre 2023, segnano un calo a volume del 4,6% per i vini fermi e del 2% per gli spumanti, rispettivamente a 316,8 e 41,6 milioni di litri: emerge dai dati del primo semestre 2023 anticipati a WineNews da Circana. Cresce, invece, il giro d’affari, con i vini fermi che superano il miliardo di euro (+2,9%) e gli spumanti che toccano i 279 milioni di euro (+5,9%). Aumenta, ovviamente, il prezzo medio, che arriva a 3,44 euro al litro per i vini fermi (+7,8%), a 5,08 euro al litro per i vini fermi in bottiglia (+8,4%), a 6,70 euro al litro per gli spumanti (+8,1%) e a 7,67 per il Prosecco (+10,4%). “Il primo semestre 2023 risente in pieno della prima ondata di aumento dei prezzi, adesso bisogna capire se ci sia stata una seconda ondata o meno, e come potrebbe reagire il mercato. Il confronto con il 2022, da ora in avanti, sarà a parità di prezzi”, commenta Virgilio Romano, C.S. Account Director Circana. “La crescita del prezzo medio è il frutto della media degli aumenti di prezzo, compensata dalle scelte dei consumatori, che hanno lavorato per rispondere all’inflazione, comprando meno, scegliendo marchi che costano meno, cambiando punto vendita e sfruttando le promozioni. In questo processo, comunque l’inflazione è inevitabile, ma l’8% a cui siamo arrivati è sicuramente più bassa degli aumenti medi dei listini che ci sono stati in Gdo. Il risultato è una inevitabile riduzione dei volumi venduti e ad una compressione degli aumenti dei prezzi. Dal punto di vista delle aziende, gli aumenti dei listini erano inevitabili”. Per quanto i prezzi galoppino, e gli acquisti si contraggano, “i livelli di consumo di vino in Italia restano comunque molto alti, e non vedo un rischio disaffezione. Semmai, diventa più difficile approcciare il vino per i più giovani rispetto ad altre bevande, ma il processo di sostituzione è complesso, non dipende banalmente dai prezzi. Il pericolo, per certe denominazioni, di “sforare” la fascia di prezzo di riferimento, esiste: se il posizionamento sale nella piramide del prezzo, si restringe automaticamente il numero di potenziali consumatori. Una denominazione che passa da una fascia di prezzo ad una superiore perde qualcosa numericamente, è fisiologico”, conclude Virgilio Romano. |
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In un momento in cui è sensibilmente aumentata tra i consumatori l’attenzione per l’ambiente, con la richiesta di prodotti e codici di condotta sempre più sostenibili, si rileva nel mondo del vino la rincorsa alle Società Benefit, una forma giuridica innovativa in cui il concetto di sostenibilità entra nello statuto, e, allo scopo di lucro, si aggiungono obiettivi mirati al benessere della comunità e dell’ambiente. Ultime, in ordine di tempo, Ricci Curbastro, prima in Franciacorta, e la trevigiana Cecchetto, ma sono già molte le cantine italiane che hanno deciso di investire nel territorio e in tematiche sociali: da Avignonesi (Nobile di Montepulciano) a Perlage Winery a Farra di Soligo, dalla griffe irpina Feudi di San Gregorio a Cantina Pizzolato, dalla Cantina Cielo e Terra in Veneto, a Tasca d’Almerita, fino a Podere La Pace in Toscana. |
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Il Prosecco Docg alla conquista degli Usa, puntando sul valore e su alcune delle “capitali” americane, come Chicago e New York, città simbolo del Paese a “stelle e strisce”. A guidare la spedizione, dal 17 luglio al 21 luglio, sarà il Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, insieme a dieci cantine del territorio (Adami, Bellenda, Bortolomiol, Col Sandago, Gemin, Le Colture, Le Manzane, Val D’Oca, Valdo e Villa Sandi), protagoniste di banchi d’assaggio, masterclass ed educational, per raccontare la Denominazione ed i suoi valori, attraverso il suo territorio e le sue selezioni enologiche, dal Cartizze alle Rive. “Gli Usa restano un mercato di riferimento che, per noi, conta oltre 3 milioni di bottiglie esportate nel 2022 (+21,1% sul 2021) per un valore di 16,9 milioni di euro (+30,8%)”, spiega la presidente del Consorzio Elvira Bortolomiol, appena eletta al vertice di “Sistema Prosecco”, la task force nata per tutelare il nome del Prosecco nel mondo, e “senza la cui attività le denominazioni perderebbero valore”, ha detto a WineNews. Ma in Usa, in questi giorni, sarà di scena anche la “National Prosecco Week”, con iniziative in 30 Stati, con la regia del Consorzio del Prosecco Doc, per il quale il mercato Usa in forte crescita, e rappresenta un quarto delle esportazioni totali. |
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L’Italia si piazza sul podio dei migliori Paesi europei per l’enoturismo; a seguire, Francia e Spagna: lo dice la ricerca di Love Holidays, uno dei più noti tour operator inglesi. Per realizzarla sono stati presi in considerazione, per ciascun Paese, l’area vitata, il consumo di vino, la produzione di vino e di uva, le recensioni su Vivino con una media di 4.2+, i premi Dwwa (Decanter World Wine Awards) e i festival del vino. L’Italia, al primo posto, registra la maggiore produzione di vino, la maggiore produzione di uva e il maggior numero di premi Dwwa nel 2021. |
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In quella che, secondo gli esperti, sarà l’estate più calda mai registrata nel nostro Paese, gli italiani si difendono aumentando i consumi di frutta e verdura - +20% nell’ultima settimana - ma anche preparando piatti a casa da portare in spiaggia, contro il caro-prezzi. Secondo Coldiretti, più di un italiano su tre (36%) inserisce nella propria dieta le varietà di frutta e verdura che favoriscono l’abbronzatura: sul podio ci sono carote, radicchi e albicocche. Il pranzo al sacco in spiaggia consente alle famiglie di risparmiare senza rinunciare alla tintarella: è quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixé. In testa c’è l’insalata di riso o pollo o mare, scelta dal 34% dei vacanzieri, seguita dalla macedonia di frutta (18%) e dalla caprese (12%). Ma, in questi giorni di afa, è importante anche fare attenzione ai nostri amici animali, sia in città che nelle campagne, con acqua fresca e ombra. |
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Affrontare il grande caldo si può anche a tavola: WineNews ha chiesto consiglio al professor Giorgio Calabrese, il più importante nutrizionista italiano, tra cibi da “bollino rosso” nell’ondata di caldo africano che sta investendo l’Italia con temperature oltre 40 gradi, e importanza della sana e corretta alimentazione in risposta al cambiamento climatico che fa registrare i record storici degli anni più caldi di sempre. “Due gli aspetti fondamentali: l’idratazione e l’alimentazione che mentre nutre dà apporto di acqua, biologicamente presente in tutti i cibi”. |
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