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N. 2.492 - ore 17:00 - Mercoledì 19 Settembre 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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L’Italia dell’agricoltura e dell’enogastronomia è ricca di storie, e gli italiani hanno voglia di ascoltarle. Lo dimostra il successo della nuova edizione di “Linea Verde”, in onda la domenica alle 12.20 su Rai1, con Federico Quaranta, Daniela Ferolla e Peppone, partita con il botto: la prima puntata, dalla Puglia, ha fatto il 20,6% di share. “4 punti in più dell’anno scorso - commenta a WineNews Quaranta - e vogliamo crescere ancora, puntando su storie ed emozioni. Come faremo, per esempio, nella puntata sulle 50 vendemmie del Sassicaia, raccontando non il vino, ma la storia unica della famiglia Incisa della Rocchetta, che lo ha creato”. |
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Sul mercato mondiale del vino che verrà, le etichette francesi restano imprescindibili, ma subito dietro ci sono quelle tricolore, destinate a guadagnare terreno soprattutto in Canada e Cina, mentre Spagna e Cile continueranno a puntare sulla leva del prezzo, e nella top 3 delle categorie più performanti spunta il bio, con Prosecco e Cava ancora apprezzatissimi, e lo Chenin Blanc che si fa largo tra i grandi vitigni internazionali. Ecco, in estrema sintesi, le tendenze previste per il 2020 dal Wine Trade Monitor 2018 di Sopexa, che ha raccolto il punto di vista dei professionisti del settore (importatori, agenti, grossisti, distributori e pure player dell’e-commerce) di sei Paesi chiave per il commercio enoico, Belgio, Stati Uniti, Canada, Cina, Hong Kong e Giappone. Come detto, i vini francesi restano imprescindibili per 9 professionisti su 10, seguono i vini italiani (76%) e spagnoli (71%). Parallelamente, acquistano importanza Cile, Australia e Stati Uniti. E se l’Italia viene indicata dal 41% degli operatori tra i Paesi d’origine le cui vendite progrediranno maggiormente da oggi al 2020, per un operatore su due la Francia manterrà il suo vantaggio, in particolare in Usa, Hong-Kong e Belgio, mentre in Cina e Canada saranno messi in difficoltà proprio dagli italiani. La Spagna e il Cile si distinguono per quanto riguarda i parametri de “l’attrattività dei prezzi” davanti all’Italia. Spostando l’attenzione sulle diverse categorie, i vini bio per la prima volta sono nella top 3 dei più promettenti (per oltre il 35% degli operatori), e le denominazioni continuano a far vendere, confermandosi come il criterio di valorizzazione maggiore anche nel 2020. La categoria dei rosé continua a crescere in Nord America e tra le regioni destinate a guidare i mercati internazionali, al top ci sono dalla Francia Bordeaux, Linguadoca, Côtes du Rhône e Borgogna, ma andranno bene anche i vini bianchi di Marlborough (Nuova Zelanda), i vini rosé della Provenza e della Corsica e, tra le bollicine, le più attese e ricercate sui mercati saranno ancora quelle di Prosecco e Cava. Tra le varietà, ancora in testa Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Nero, Merlot, con il successo dello Chenin Blanc negli Usa che potrebbe essere una nuova tendenza. |
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Da domani parte ufficialmente Terra Madre - Salone del Gusto, evento principe di Slow Food, di scena al Lingotto Fiere di Torino dal 20 al 24 settembre. Al centro, quest’anno più che mai, i grandi temi etici legati al mangiare “Buono, pulito, giusto e sano”, dall’impatto dei cambiamenti climatici alla sicurezza alimentare, alle comunità del cibo del mondo, vere protagoniste non solo dell’appuntamento, ma della mission generale di Slow Food, nella visione del suo fondatore Carlin Petrini. Tanti i personaggi di primo piano che interverranno a Torino, tantissimi anche i laboratori del gusto e le degustazioni, che mostreranno anche il lato più edonistico dell’approccio al cibo. Un grande evento tutto da seguire, e WineNews, che ci sarà, ha già iniziato con due newsletter speciali tutte da leggere (https://goo.gl/8eCXDc, https://goo.gl/MKQip8). |
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Il 2018 continua ad essere positivo per il mercato dei fine wine, ma l’Italia frena, secondo il Liv-Ex, il benchmark di questo segmento di mercato. Il miglior performer è nettamente il Burgundy 150, a +15,6% nei primi otto mesi 2018. Bene anche il Bordeaux Legends 50, a +8,5%, lo Champagne 50, a +6,5%, ed il Liv-Ex 1000, a +6,1%. In territorio negativo, invece, l’Italy 100, indice che tiene conto dell’andamento dei prezzi delle ultime 10 annate fisiche dei cinque grandi “Supertuscan” (Masseto, Ornellaia, Sassicaia della Tenuta San Guido, e Solaia e Tignanello di Antinori) e di altre cinque etichette top del Belpaese (il Barbaresco ed il Sorì San Lorenzo di Gaja, il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno, il Redigaffi di Tua Rita ed il Guado al Tasso di Antinori), che da inizio 2018 ha perso lo 0,85%, mentre restano in positivo le performance sul lungo periodo (+1,1% negli ultimi 12 mesi, +21,15% in 5 anni). Bene anche il Liv-Ex Fine Wine 100, determinato dall’andamento dei prezzi delle 100 etichette più ricercate sul mercato (per l’Italia, ad oggi, il Sassicaia 2014 e 2015, il Tignanello 2015, il Masseto 2014, l’Ornellaia 2013 e 2015 ed il Barolo Monfortino Riserva 2010 di Giacomo Conterno, ndr), che ha guadagnato il +1,1% da inizio anno. |
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Un viaggio alla scoperta dei tanti tesori culturali della Sicilia, per raccontarne a 360 gradi l’anima storica, artistica e vinicola: nasce così il progetto “Planeta e i Tesori”, partnership tra una delle cantine che hanno segnato il “Rinascimento” del vino siciliano, e la manifestazione “Le Vie dei Tesori”. Venti appuntamenti con i vini e l’olio Planeta in venti tesori dell’Isola: musei, palazzi storici, ville, teatri, a Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Modica, Scicli, Ragusa, Siracusa, Messina, Catania e Palermo. |
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Il Chianti punta forte sulla Cina, dove per conquistare il mercato ed i consumatori è ancora fondamentale fare formazione ed educazione. E nasce così, per volontà del Consorzio Vino Chianti, la prima Chianti Academy dedicata a professionisti del settore del vino che impareranno la storia e la cultura del vino toscano come prima cosa, studieranno la catena di produzione e le politiche di tutela del prodotto, degusteranno i vini di 30 diverse etichette, analizzeranno gli abbinamenti con il cibo. La Chianti Academy farà il suo esordio a Shenzhen con le prime sessioni didattiche del 20 e 21 settembre per poi trasferirsi a Guangzhou, proseguire per Shanghai e concludersi a Beijing il 29 e 30 settembre. |
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“Cultura del cibo oggi è un’espressione sulla bocca di molti, quasi inflazionata. Che cosa voglia dire, forse, non è chiaro a tutti, a partire dal fatto che cultura e cibo non è il rapporto tra due cose che stanno bene insieme, ma che il cibo è cultura in se stesso, perché esprime saperi, tecniche e simbologie, e che questa non è altro, non è mettersi d’accordo su che cosa fare con il cibo, come la musica o il teatro”. |
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