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N. 3.874 - ore 17:00 - Martedì 16 Gennaio 2024 - Tiratura: 31.215 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Come già previsto nei giorni scorsi, anche per “sua maestà” lo Champagne, il 2023, è stato un anno giocato in difesa. E ora lo certificano i dati ufficiali del “Comitè Champagne”, secondo cui dalle maison, nell’anno appena concluso, sono state spedite 299 milioni di bottiglie, a -8,2% sul 2022 (127 in Francia, 172 nel mondo), anche se “la crescita in valore delle cuvée, soprattutto all’export, ha permesso alla denominazione di mantenere il suo fatturato sopra i 6 miliardi di euro”. Allarme? Niente affatto: Maxime Toubart, co-presidente del Comité Champagne, vede “con favore questo ritorno alla normalità”, dopo i 325 milioni di bottiglie nel 2022. | |
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| | Un “salvagente” a cui i consumatori si aggrappano in tempi di crisi ma anche un “volano” per sostenere quei prodotti strettamente legati ad uno specifico territorio. Se è vero, come riportato da WineNews nei giorni scorsi, che i prodotti venduti con il marchio dell’insegna distributiva, che coniugano qualità e prezzo, hanno generato un fatturato complessivo record di 25,4 miliardi di euro nel 2023, pari al 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della Distribuzione Moderna in Italia, compresi i discount (nel 2019 era al 28,3%), c’è un altro dato importante da tenere in considerazione ma che mira ad un target diverso. Quasi il 30% (27,2%) del fatturato delle produzioni tipiche locali italiane, pari a 8,5 miliardi di euro, viene, infatti, generato direttamente dalla Distribuzione Moderna attraverso i marchi del distributore. Il rapporto “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna”, di The European House - Ambrosetti per Adm (Associazione Distribuzione Moderna) presentato al convegno “Marca by BolognaFiere 2024” evidenzia, inoltre, come per i prodotti italiani i marchi del distributore valgano all’estero 4 miliardi di euro, l’8% del totale delle esportazioni internazionali food & beverage di prodotti made In Italy. Guardando alle singole regioni, spicca il dato dell’Abruzzo in cui oltre il 42% del fatturato complessivo delle imprese di produzione tipiche locali è stato generato dalla collaborazione con la Distribuzione Moderna attraverso i marchi del distributore. Si scende al 40% per i prodotti del Friuli-Venezia Giulia e al 36,9% per quelli campani. Secondo il report, realizzato da The European House-Ambrosetti per Adm, i produttori locali Piemontesi hanno realizzato (dati 2022) il 27,1% del fatturato complessivo grazie alla Mdd ma percentuali quasi analoghe si registrano in Umbria (26,8%) e Marche (26,1%). Emilia-Romagna, Veneto e Lazio rientrano tra le prime 10 regioni a beneficiare della collaborazione con la Gdo rispettivamente con il 25%, il 24,5% e il 23,8% delle vendite di prodotti locali attraverso la Distribuzione Moderna. Seguono Toscana (23,3% del fatturato), Liguria (23,2%) e Sicilia (22,7%), Trentino Alto Adige (19,3%), Lombardia (19%), Basilicata (13,3%), Puglia (12,1%), Molise (9,8%), Calabria e Sardegna (entrambe al 4,8%). | |
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| | La crescente tensione in Medio Oriente ed il blocco del Canale di Suez, i cui effetti si fanno già sentire su tutta l’economia, allarmano molto anche l’Italia e la sua agricoltura. “L’Italia è tra i Paesi più esposti in seguito al blocco del transito delle navi nel canale di Suez. Il 40% dell’intero interscambio marittimo passa dal Mar Rosso e il settore agroalimentare risente più degli altri di questa situazione, che deve essere esaminata e approfondita sul piano europeo. Soltanto per l’agroalimentare, il transito verso i mercati asiatici vale 4 miliardi di euro di prodotti”. A dirlo il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. Per Coldiretti, invece, sarebbero “a rischio mezzo miliardo di esportazioni di frutta e verdura made in Italy dirette in Medio Oriente, India e Sud est asiatico”. | |
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| | | Dagli attori delle serie trionfatrici, come Sarah Snooke, Kieran Culkin e Matthew Macfadyen (migliore interpretazione femminile e maschile drammatica e migliore attore non protagonista in “Succession”), e Jeremy Allen White e Ebon Moss-Bachrach, miglior interpretazione maschile e migliore attore non protagonista in “The Bear”, ma anche Jennifer Coolidge, migliore attrice non protagonista nella drammatica “The White Lotus” che ha per sfondo la Sicilia, e Lee Sung Jin per la regia della miniserie “Beef”, a star come Monica Bellucci e Tim Burton, Selena Gomez, Joan Collins, Jodie Foster, Jon Hamm, Harrison Ford e Calista Flockhart, Steve Martin, Priscilla Presley e Jessica Chastain, ancora una volta una delle notti più glamour di Hollywood ha avuto un tocco di italianità grazie al brindisi con le bollicine-simbolo del Metodo Classico italiano capaci di andare oltre il vino per raccontare lo stile italiano. Sono quelle del Franciacorta, per il terzo anno consecutivo, grazie alla partnership tra Consorzio e Television Academy, Official Sparkling Wine degli “Emmy Awards”, gli “Oscar della Tv”, ieri a Los Angeles, in un’edizione storica per l’Italia, per la prima candidatura di due attrici italiane, Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco per “The White Lotus”. | |
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| | | Per il super appassionato che cerca una grande bottiglia, come per la persona più semplice che cerca un calice buono ma disimpegnato, a Verona, c’è l’Antica Bottega del Vino. Un luogo magico (e uno dei posti del cuore di WineNews, ndr), ricco di storia (raccontata in approfondimento), oggi di proprietà delle “Famiglie Storiche” (13 tra i nomi più importanti del vino della Valpolicella), con una carta dei vini monumentale, che nel 2024 celebra un anniversario particolare: una decade con l’oste e direttore Luca Nicolis alla guida, con tutta la sua squadra. | |
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| | Se la sua origine legata alla Regina Margherita di Savoia, a Napoli, è dibattuta, di certo c’è che se oggi c’è una “regina” dell’Italia nel mondo è lei: la pizza, la cui “favola” racconta l’ascesa del piatto-simbolo del made in Italy che ha conquistato il Pianeta. Che la celebra nel “World Pizza Day”, il 17 gennaio, da quando l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani è diventata Patrimonio Unesco. Con i pizzaioli che, per festeggiare, hanno creato pizze che vanno dalla Margherita Storica del pizzaiolo n. 1 al mondo Diego Vitagliano a quella con Basilico Napoletano idroponico dei Fratelli La Bufala, da assaggiare nelle pizzerie del Belpaese. Dove ogni giorno si sfornano 8 milioni di pizze, e dopo un triennio in chiaroscuro per la pandemia, nel 2023 sono nate oltre 3.700 nuove attività con pizza. E dove la più amata dagli italiani, resta ancora una volta lei: la Margherita. | |
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| | | A WineNews Antonello Maietta, presidente di “Jamin Portofino UnderWater Wines” (fondata da Emanuele Kottakhs), che del cantinamento subacqueo ha fatto un progetto d’impresa. “Ci sono benefici differenti a seconda della tipologia di vino, ma in ogni caso è un percorso interessante. Resterà sempre una nicchia, ma stiamo crescendo, guardando ad altre aree marine oltre a quelle in cui già lavoriamo, ed in futuro anche ai laghi. Sempre in prossimità delle zone di produzione. È anche un progetto che guarda alla sostenibilità. E siamo ancora agli albori”. | |
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