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N. 3.473 - ore 17:00 - Venerdì 29 Luglio 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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I produttori di vino di tutta Italia sperano in qualche pioggia in più, per affrontare una vendemmia 2022 che, a causa di siccità e grande caldo, in tanti territori, sarà complessa e, probabilmente, tutt’altro che abbondante. Intanto, in Sicilia, nella zona di Menfi, sono già caduti i primissimi grappoli di Moscato e Pinot nero. E a tagliarli per prima, come accade da tempo, è ancora una volta la Cantine Settesoli, in Sicilia, una delle più importanti cooperative d’Italia e del Sud (con 6.000 ettari di vigneto, di cui 1.000 in regime biologico), guidata da Giuseppe Bursi.
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Quasi la metà della popolazione tedesca, pari a 30,5 milioni di persone, beve vino almeno una volta al mese, con un consumo pro capite importante, che fa della Germania uno dei punti di riferimento per il mercato enoico mondiale, come sa bene l’Italia, che nella Germania ha la seconda meta delle sue spedizioni, che nei primi 4 mesi 2022 hanno toccato i 360,2 milioni di euro. Come ricorda il “Germany Wine Landscapes 2022” di Wine Intelligence, sono ben 22,5 milioni i consumatori tedeschi che bevono vino almeno una volta alla settimana, ma è una pèopolazione che sta invecchiando: oltre la metà sono Boomer (di età superiore ai 55 anni) e quasi l’80% ha più di 40 anni. Insomma, se c’è un mercato maturo, è proprio quello tedesco, dove i Boomer, che amano il vino in maniera viscerale più che come status symbol, sanno esattamente cosa bere e non mostrano grossa curiosità per le cose nuove, quanto per il giusto rapporto qualità/prezzo, il vero driver di qualsiasi tipologia di consumo sul mercato tedesco.La grande domanda, qui come altrove, riguarda le generazioni al di sotto dei 55 anni, in particolare i Millennials e la Gen Z: saranno attratti anche loro, come i loro genitori, dal mondo del vino? Nel 2018, il 25% dei bevitori di vino tedeschi aveva meno di 40 anni, percentuale che, in appena 4 anni, di cui due di pandemia, è sempre giusto ricordarlo, questa percentuale è scesa al 20%. Ovviamente, una base di consumatori che invecchia e che conta sempre meno giovani, non può essere la ricetta vincente per il successo a lungo termine. Ci sono comunque segnali positivi, come la grande fluidità nei consumi dei tedeschi, capaci di passare agilmente tra diverse fasce di prezzo, anche se la spesa media si attesta sui 7-15 euro a bottiglia, in crescita sia sull’off-trade che sull’on-trade, dove siamo comunque sotto i 20 euro, mediamente, a bottiglie. Per quanto il prezzo medio sia in continua crescita, c’è da capire come questa dinamica verrà influenzata dalle pressioni inflazionistiche, perché secondo Wine Intelligence la maggior parte dei consumatori tedeschi prevede un peggioramento delle proprie condizioni di vita nei prossimi 12 mesi. E Questo spingerà inevitabilmente i consumi verso bottiglie più economiche ... |
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Di fronte alle sfide poste dai cambiamenti climatici: la viticoltura ha una sola strada da battere: quella della ricerca. Che passa sia per il vigneto e per l’esperienza pratica, che, per le maggiori Università del mondo. A partire dalla UC Davies, in California, che vanta un Dipartimento di Viticoltura ed Enologia tra i più prestigiosi al mondo. Grazie a ricerche all’avanguardia, sostenute dai privati, che, per la raccolta fondi “Expect Greater: From UC Davis, For the World”, fino ad oggi, hanno contribuito con 1,68 miliardi di dollari di donazioni, su un obiettivo finale di 2 miliardi di dollari. L’ultima donazione, arrivata da un anonimo filantropo, di 4 milioni di dollari, è destinata proprio al Dipartimento di Viticoltura ed Enologia, e finanzierà progetti innovativi che svilupperanno strumenti analitici, tecnologie, tecniche avanzate e attrezzature. |
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I grandi nomi della finanza e delle assicurazioni continuano ad investire nel vino. E se in Italia spiccano le realtà di Unipol Gruppo (Tenute del Cerro), Generali (Tenute del Leone Alato di Genagricola) e Gruppo Allianz (Agricola San Felice), con vigneti e cantine in tanti dei territori più importanti d’Italia, a livello mondiale spicca il caso di Axa Millesimes del gruppo Axa, diretta da Christian Seely. Che, al già ricchissimo portafoglio di proprietà, costruito dal 1987 ad oggi, tra Bordeaux (Château Pichon Baron e Château Pibran, a Pauillac, e Château Suduiraut, 1er cru classé a Sauternes), Borgogna (Domaine de l’Arlot, a Nuit-St-Georges), Portogallo (Quinta do Noval e Quinta do Passadouro, nelle zone del Porto e dei vini del Douro), Ungheria (Disznókö, nella zona del Tokaj) e Napa Valley (Outpost), ha aggiunto in queste ore un’altra importante realtà della California, la Platt Vineyard, nella Sonoma Coast (fino ad oggi di proprietà del fondo di investimento Russian River Partners), acquisita per una cifra riservata. Si tratta di una realtà con oltre 20 ettari di vigneto, ed una produzione focalizzata su Pinot Nero e Chardonnay,come segnala il quotidiano francese “Le Figaro”, che ha anticipato la notizia. |
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Sarà nel segno della “Eno-Astronomia”, “Calici di Stelle 2022”, in tutta italia .Si parte il 29 luglio con le “Guest Star per la Serata d’Apertura”, la Luna, Marte e Urano che appariranno luminosi nel cielo offrendo il loro spettacolo agli appassionati di vino. Il clou sarà la “Notte di San Lorenzo”, il 10 agosto. Ma sarà poi la Luna a diventare la “star” nella notte del 12 agosto, con la “Superluna dello Storione”, mentre il 14 e il 15 agosto, quando si allineerà con Saturno e poi con Giove, regalando agli enoturisti una vera e propria esperienza “stellare”. |
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Se c’è una qualità che non manca a Novak Djokovic, tra i più grandi tennisti della storia, è la tenacia. La stessa che l’ha portato a vincere l’ultimo Wimbledon, la stessa che l’ha spinto, nel 2016, a comprare 5 ettari a Šumadija, nella regione vinicola di Oplenac, una delle zone più vocate della sua Serbia, dove fino a mezzo secolo prima la viticoltura era un settore produttivo fondamentale. Un affare di cuore, perché qui un ettaro vitato costa tra i 4.500 e gli 8.000 euro, cifre lontanissime da quelle sborsate da tanti protagonisti dello star system che sul vino investono per ragioni prettamente economiche. Sei anni dopo, i vini di “Nole” sono pronti per il mercato, con la benedizione di uno dei grandi della critica internazionale, James Suckling, che ha assaggiato in anteprima il Syrah e lo Chardonnay prodotti dal numero uno del tennis mondiale, tra i pochissimi a passare dalla racchetta alla cantina.
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Parla Salvatore Ferragamo Jr, alla guida de Il Borro e membro della famiglia che ha creato uno dei brand della moda italiana più famosi nel mondo. “Vino e moda sono diversi, nel vino il ritmo lo detta la natura, nella moda ogni 6 mesi esce una collezione. Ma cura del particolare per raggiungere l’eccellenza e creatività sono tratti in comune non solo tra questi due mondi, ma anche pensando al settore dell’ospitalità, della ristorazione e dell’agricoltura”.
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