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N. 3.001 - ore 17:00 - Lunedì 5 Ottobre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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La dendrochirurgia praticata dai Vine Master Pruners Simonit&Sirch, è diventata un riferimento nel mondo, portando una eccellenza italiana a curare le vigne delle più importanti cantine del Belpaese e del mondo (nomi come Chateau d’Yquem, Chateau Latour, Louis Roederer, Moet&Chandon e Terrazas de los Andes, tra gli altri). D’altronde, i numeri di 10 anni di attività dicono che il 90% delle viti trattate con questo metodo tornano pienamente produttive, evitando di estirpare. E ora, contro il mal dell’esca che tiene in apprensione le vigne del mondo e di Europa, arriva anche il “pronto intervento della vigna”, ovvero il “Vine Surgery Team” ... |
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Decine e decine di masterclass, degustazioni di grandi vini da ogni angolo d’Italia, forum e non solo: partita il 3 ottobre, con il brindisi condiviso on line da migliaia di winelovers con il Trentodoc, fino all’11 ottobre, Milano sarà il centro nevralgico del vino italiano, con la “Milano Wine Week”, evento fisico che sfida il Covid, ma con una forte componente digitale. Decine e decine i locali, i ristoranti e gli spazi della Città che saranno dedicati al vino, a partire dai quartieri che tornano “Wine District”, legati ai territori e ai Consorzi del Belpaese (dalla Franciacorta al TrentoDoc, dal Friuli Venezia Giulia a Prosecco Conegliano Valdobbiadene, dall’Asti e Moscato d’Asti ai vini della Maremma Toscana, dal Prosecco Doc al “Piemonte Land”). Tantissimi gli eventi (in gran parte su invito, ndr) in collegamento con il mondo, dagli Usa alla Cina, dal Canada alla Russia (grazie alle partnership con realtà come International Exhibition Management di Marina Nedic e Giancarlo Voglino), e ancora forum, come il Wine Business Forum di Business Strategies di Silvana Ballotta con gli Europei del Vino e tanti grandi produttori d’Italia e del mondo per disegnare lo scenario del vino in era di Covid, il Wine Generation Forum di Agivi (Unione Italiana Vini), e ancora Shaping Wine”, laboratorio di idee firmato dall’Osservatorio Wine Management di Sda Bocconi School of Management. Passando per presentazioni e anteprime di guide come quelle, tra oggi e i giorni scorsi, di Slow Wine, I Vini di Veronelli o Doctor Wine (alias Daniele Cernilli), mostre, approfondimenti, eventi e degustazioni a firma e dedica di alcune delle cantine più importanti del Belpaese, da Berlucchi a Santa Margherita, da Pasqua Vigneti a Montelvini, da Zenato a San Michele Appiano, da Marchesi di Barolo a Villa Sandi, da Altemasi a Sartori, da Biondi Santi a Masciarelli, a quelle dell’Istituto Grandi Marchi (come Alois Lageder, Antinori, Argiolas, Cà del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera e Umani Ronchi, tra le altre). Un evento che vuole aiutare anche la ristorazione milanese a ripartire, con tanti wine pairing e non solo, che coinvolgeranno chef come Andrea Berton, Daniel Canzian, Alessandro Borghese e Wicky Priyan, per nominarli alcuni. |
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Spendere bene i tanti fondi in arrivo dall’Europa, ma anche quelli già a disposizione dell’Italia, per aiutare il vino e la ristorazione italiana a superare la pandemia. Come quelli dell’Ocm Promozione, che si vorrebbe potessero essere spesi anche all’interno dell’Ue e non solo nei Paesi Terzi, ma anche quelli del Recovery Fund. Magari scongiurando misure che sembrano insensate, come anticipare la chiusura dei ristoranti alle ore 23, come trapela dalle indiscrezioni sul prossimo Dpcm che dovrebbe arrivare a giorni per frenare la crescita dei contagi da Covid. Ma guardando anche oltre la contingenza, lavorando per incentivare tutti i processi di innovazione e digitalizzazione che l’emergenza Covid ha accelerato. Messaggi che arrivano da imprese, rappresentanze di filiera ed istituzioni dalla “Milano Wine Week” (nell’approfondimento). |
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Il vino si affida all’arte, per celebrare un’Italia che “non è mai stata così bella: ecco “A Taste of Italy”, le opere firmate per Pasqua Vini dall’artista tedesco Timo Helgert, in mostra, da domani, a Palazzo Serbelloni a Milano, nella “Milano Wine Week”. Solo una tra le decine di eventi e curiosità da segnalare. Tra le altre, per esempio, domani, la celebrazione delle donne nei 20 anni del ristorante Argentino Don Juan guidato da Marlene Gomes, con Valentina Abbona (Marchesi di Barolo), Anna de’ Besi (Punto Zero) e Karoline Sinn (Tenuta Pratenberg). O ancora, l’omaggio di Montelvini a Morricone, con il sound sommelier Paolo Scarpellini. Giovedì 8 ottobre c’è “Shaping Wine”, laboratorio dell’Osservatorio Wine Management di Sda Bocconi. E poi tanti grandi personaggi, nelle interviste, a partire da domani, di Luciano Ferraro (“Corriere della Sera”): dal magnate russo Konstantin Nikolaev, che ha investito a Bolgheri con la cantina Madonnina di Bolgheri (con la regia di Riccardo Cotarella), a Renzo Rosso, patron di Diesel e produttore, da Maxence Dolou, della cantina cinese Ao Yun, di Lvmh, a Riccardo Illy, alla guida di Mastrojanni, tra le griffe del Brunello di Montalcino, a Carlo Cracco. Tante le grandi degustazioni: una su tutte quella del Brunello di Montalcino di “Biondi Santi: eleganza sospesa nel tempo”, il 9 ottobre. |
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Il Trentodoc Extra Brut Riserva Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009 di Ferrari Fratelli Lunelli, miglior Vino Spumante; l’Alto Adige Riserva LR 2016 di Colterenzio, miglior Vino Bianco; il Diciotto Fanali Salento Rosato 2017 di Apollonio, miglior Vino Rosato; il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2015 de Il Marroneto, miglior Vino Rosso; il Vin San Giusto Toscana Bianco Passito 2012 di San Giusto a Rentennano, miglior Vino Dolce: ecco i “n. 1” i migliori assaggi in assoluto della Guida Oro I Vini di Veronelli 2021, presentati oggi in anteprima alla Milano Wine Week. |
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“L’impatto economico del Covid-19 sul processo di internazionalizzazione nel settore vitivinicolo”: ecco il tema del Wine Business Forum di Business Strategies di Silvana Ballotta, tra gli eventi più importanti della Milano Wine Week, di scena il 6 ottobre. Al centro, la ricerca della “European Association of Wine Economists”, presentata da Jean-Marie Cardebat (Università di Bordeaux) e Davide Gaeta (Università di Verona). A confrontarsi personalità come Antonio Galloni, critico enologico e fondatore di Vinous, Aurélie Ringeval-Deluze (Università di Reims), Gilles Brianceau, proprietario di Chȃteau de Plassan a Bordeaux, Daniel Daou, proprietario di Daou Family Estates a Paso Robles, in Usa, Rafael del Rey, dg dell’Osservatorio Spagnolo del Mercato del vino, Armando Maria Corsi (Università di Adelaide), e i vertici di cantine come Pasqua, Berlucchi, La Scolca e Montelvini. |
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Masterclass per approfondire le espressioni di Asti e Moscato d’Asti, viaggi nel calice attraverso gli storici “Sorì”, i vigneti ripidi e scoscesi che sono la storia del territorio, e food pairing guidati dal più celebre degli chef della tv (e del suo ristorante Il Lusso della Semplicità a Milano), primo cuoco brand ambassador di una denominazione del vino: “ci sono prodotti che raccontano la storia di questo territorio, spero di poter dare qualcosa in più e di farlo conoscere di più ai giovani”. |
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