Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.294 - ore 17:00 - Venerdì 19 Novembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Parla californiano il miglior vino dell’anno secondo “Wine Spectator”: al n. 1 della “Top 100” più attesa del vino mondiale, infatti, c’è il Napa Valley 2018 di Dominus Estate. Restano due, dunque (come nel 2020) i vini italiani nelle prime 10 posizioni della “Top 100” by Wine Spectator, ovvero il Brunello di Montalcino 2016 “Le Chiuse”, al n. 5, ed il Barolo Bricco Boschis 2016 Cavallotto, al n. 8. Un risultato simile, nelle posizioni e nelle denominazioni, a quello dello scorso anno (con il Brunello di Montalcino Le Lucerè 2015 di San Filippo al n. 3, ed il il Barolo 2016 di Massolino al n. 7). Lunedì 22 novembre la classifica completa. |
|
|
|
|
Il cambio di data non è una formalità, ma una scelta che ridisegna un format capace, in trent’anni di storia, di dettare la linea a tutti i grandi territori del vino, di Toscana e d’Italia: il “Benvenuto Brunello” n. 30, prima grande anteprima del vino, presenta il Brunello 2017, il Brunello Riserva 2016 e il Rosso di Montalcino 2020 (in commercio dal 1° gennaio 2022), fino al 29 novembre nel Chiostro di Sant’Agostino, che ospiterà giornalisti da tutto il mondo, ristoratori e sommelier da ogni parte d’Italia, Masters of Wine e wine lovers. Oggi, intanto, Montalcino ha accolto la sua “vigna in città”, nel suo monumento-simbolo, la Fortezza, con la messa a dimora delle prime barbatelle di Sangiovese. La giornata clou sarà quella di domani, che si apre con la valutazione della vendemmia 2021 dell’Agronomo Massimo Achilli e dell’Enologo Maurizio Castelli, cui seguirà il bilancio dell’andamento stagionale a cura di Simone Orlandini dell’Università di Firenze, nel talk show guidato da Luciano Ferraro, caporedattore del “Corriere della Sera”. E qui sta la novità più importante. Sulla Piastrella - firmata da Carlo Cracco, chef stellato Michelin e volto televisivo, autore la sera della cena di gala - non ci saranno le stelle. Se ne riparlerà, con ogni probabilità, nel 2022, se non nel 2023, quando “scadranno” i 24 mesi di affinamento obbligatorio in rovere, e la vendemmia 2021 saprà svelare già molto di sé e del suo potenziale. La mattinata prosegue con la consegna del Premio Leccio d’Oro, e nel pomeriggio ecco il talk show sui “30 anni di Benvenuto Brunello”, una ricerca firmata da WineNews, cui seguirà la presentazione dell’ultimo report di “Wine Intelligence” sul Brunello. Domenica 21 novembre via agli appuntamenti dedicati ai wine lover e agli operatori del settore, e lunedì 22 novembre, insieme a sommelier e patron dei ristoranti stellati, saranno protagonisti 8 Masters of Wine in arrivo da tutto il mondo, accolti dal primo - e sin qui unico - Master of Wine d’Italia, Gabriele Gorelli. “Per il Brunello è un momento felice, è il vino più conosciuto dagli italiani, e tra i più amati dal mercato Usa, dove torneremo a gennaio 2022, a New York, per un’edizione a stelle e strisce di Benvenuto Brunello”, commenta il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci. |
|
|
|
|
Nel 2021 la spesa degli italiani nei bar e nei ristoranti tornerà ad oltre 63 miliardi di euro, con un incremento del 17,2% sul 2020, ma ancora oltre 20 miliardi di euro in meno del 2019. L’impatto della pandemia sulla ristorazione è stato devastante anche a livello internazionale, con tutti i Paesi del Vecchio Continente che registrano una flessione superiore al 30%. Prima della pandemia, la spesa turistica destinata alla ristorazione valeva 18,5 miliardi di euro, per un valore aggiunto pari a circa 7 miliardi. Ecco i dati salienti emersi dall’Assemblea della Fipe-Confcommercio, di scena ieri, che si è conclusa con la presentazione della “Carta dei Valori” della ristorazione italiana con i principi cardine per la valorizzazione condivisa del settore, firmata dai rappresentanti di Fipe, Confagricoltura, Coldiretti, Unione Italiana Food, oltre a Siae. |
|
|
|
|
|
In una “Top 100” del 2021 come quella di James Suckling, tra i critici più influenti del mondo, non poteva certo mancare l’Italia. Che, nelle prime dieci posizioni, piazza due etichette: il Chianti Classico Gran Selezione Ceniprimo 2018 di Barone Ricasoli, alla n. 2, e l’Amarone della Valpolicella Monte Lodoletta 2015 di Romano Dal Forno, alla n. 8. In vetta, invece, c’è, per la prima volta, un bianco della Nuova Zelanda, River Chardonnay Kumeu Maté’s Vineyard 2020 Kumeu. La “Top 100” ribadisce la grandezza dell’annata 2016 del Brunello di Montalcino con ben 5 etichette in classifica: Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2016 Valdicava, Brunello di Montalcino Riserva 2016 Eredi Fuligni, Brunello di Montalcino Vigna di Pianorosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2016 Ciacci Piccolomini d’Aragona, Brunello di Montalcino 2016 Casanova di Neri e Brunello di Montalcino Riserva 2016 Renieri. Dalla Toscana anche Oreno 2019 Tenuta Sette Ponti, Valdarno di Sopra Galatrona 2019 Petrolo, Maremma Toscana Saffredi 2019 Fattoria Le Pupille e Colore 2019 Bibi Graetz. Una sola etichetta dalle Langhe, il Barolo Cerretta 2017 Azelia, e ancora Amarone della Valpolicella Classico 2012 Bertani, Sauvignon Alto Adige Lieben Aich 2019 Manincor e Manzoni Bianco Vigneti delle Dolomiti Fontanasanta 2020 Foradori. |
|
|
|
|
|
Se ancora a causa del Covid persone e merci fanno fatica a viaggiare, a non fermarsi mai sono i capitali che movimentano anche gli investimento nel mondo del vino. E in queste ore, tra Australia ed Usa, arriva la notizia di un affare da 315 milioni di dollari, con i quali il colosso australiano Treasury Wine Estates ha annunciato l’acquisizione della realtà californiana Frank Family Vineyards, al top tra i vini di lusso americani (con un portfolio di prodotti che va dai 38 ai 225 dollari a bottiglia ed un volume superiore a 1,7 milioni di casse da 9 litri, ndr). |
|
|
|
|
La bottiglia più cara mai battuta in un’asta di beneficenza non è una vecchia annata di un grande vino di Borgogna o di Bordeaux, ma un grande formato di una griffe della Napa Valley piuttosto accessibile: è una sei litri di The Setting Wines 2019 Glass Slipper Vineyard Cabernet Sauvignon, battuta alla cifra, esorbitante, di 1 milione di dollari. Cornice del record, l’asta di raccolta fondi per “Carnivale du Vin”, la fondazione dello chef Emeril Lagasse, andata in scena a New Orleans il 6 novembre, che ha raccolto, in tutto, 3,75 milioni di dollari. Il Glass Slipper Vineyard Cabernet Sauvignon, come detto, è un vino distante dal patinato mondo dei fine wine, per quanto una bottiglia dell’annata 2019 - di cui sono state prodotte appena 900 bottiglie - costi 185 dollari. |
|
|
|
|
|
A WineNews le riflessioni di Marino Niola, uno dei più celebri antropologi italiani e docente all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. “Ormai non siamo più semplici consumatori, ma siamo tutti co-produttori del cibo che portiamo in tavola”. Ma il junk-food ancora impera. “Non è solo una questione economica, ma di conoscenza. E in questo senso un ruolo fondamentale lo hanno le scuole, servono nuovi programmi, il cibo deve essere pilastro della conoscenza e della trasmissione della cultura”.
|
|
|
|
|