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N. 3.515 - ore 17:00 - Mercoledì 28 Settembre 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Per la prima volta da diversi anni, le vendite dei vini della Borgogna, nei primi otto mesi 2022, subiscono un calo sia in gdo, con i volumi al -25,2% ed i fatturati giù del -16,7%, che nell’export, con un rallentamento, dopo tre anni consecutivi di crescita, del -10,6% a volume, cui fa da contraltare una crescita del 12,6% dei fatturati. L’eccezione è la ristorazione, con un +53% a volume. Numeri attesi, e che non spaventano, legati principalmente ad una contrazione dei volumi disponibili, dopo le difficoltà della vendemmia 2021, quando la produzione si è fermata sotto il milione di ettolitri (-30% sulla media quinquennale). |
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“Templi del bon vivre”, luoghi che fermano il tempo e che hanno ospitato i protagonisti della storia del nostro Paese: sono i Locali Storici d’Italia, alberghi, ristoranti, pasticcerie, confetterie e caffè simbolo della ristorazione e dell’ospitalità made in Italy che, il 1 ottobre, apriranno le loro porte per svelare aneddoti, ricette e frequentazioni illustri a visitatori e curiosi. Organizzata dall’Associazione Locali Storici d’Italia, la “Giornata Nazionale” è un evento diffuso in tutto il territorio italiano che, per l’edizione 2022, vedrà protagonisti i locali in cui si è scritta la storia italiana tra visite guidate, degustazioni e rievocazioni nelle piazze più belle delle nostre città. Si può così fare una visita guidata al Ristorante Del Cambio a Torino, celebre perché frequentato, tra gli altri, da Camillo Benso Conte di Cavour, primo Presidente del Consiglio del Regno. Ma si può anche sedersi al “Caffè Pasticceria Baratti & Milano” a Milano, amato, nelle use evoluzioni, tra gli altri, da Pietro Mascagni, o ancora al Caffè Florian a Venezia, uno dei Locali Storici più famosi al mondo nel cuore di Piazza San Marco, che riporta al 1720, quando il più antico Caffè ad aver mantenuto le sue caratteristiche aprì le porte. Ancora, l’Hotel de La Poste a Cortina d’Ampezzo, dove Ernest Hemingway beveva Martini e vino rosso quando non era in camera a concepire “Di là dal fiume e tra gli alberi” e Richard Burton e Liz Taylor litigavano a suon di vodka. Passando, ancora per il Caffè Pedrocchi a Padova, creatura straordinaria di Antonio Pedrocchi e dell’architetto veneziano Giuseppe Jappelli, o per l’Antica Bottega del Vino di Verona, un vero e proprio “tempio” mondiale del vino italiano, nata come “Osteria Scudo di Francia”. Ancora, c’è il Il Grand Hotel Majestic (già Baglioni) a Bologna, che tra gli affreschi di Carracci ha accolto le anime del Futurismo come Marinetti, balla, e Boccioni, tra gli altri, ma anche Frank Sinatra e Ava Gardner, Lady Diana e Sofia Loren, o ancora, il Caffè Fiaschetteria Italiana a Montalcino, nato ad opera di Ferruccio Biondi Santi, l’“inventore” del Brunello, ai cui tavolini in marmo si sono sedute illustri personalità come “l’allora futuro” Re Carlo d’Inghilterra in persona. Solo alcuni esempi, tra i tanti possibili (in approfondimento) per vivere un pezzo della storia d’Italia. |
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La frutta è l’alimento più sprecato del pianeta, come rivela lo studio “Cross Country Report” dell’“Osservatorio Waste Watcher International”, guidato in Italia dal professore Andrea Segré. Il tema principale, quando si parla di sprechi alimentari, resta però quello della fame e della malnutrizione, che riguarda tutto il mondo, non solo le aree economicamente più depresse. Un fenomeno che, dopo anni di calo e di politiche di sostegno, è tornato a crescere nel momento in cui le difficoltà dell’economia globale - tra pandemia, guerra in Ucraina ed inflazione - sono tornate ad acuirsi. “Nel mondo produciamo cibo a sufficienza per tutti, ma ci sono 800 milioni di persone, di cui una parte anche in Italia, che non hanno accesso al cibo, mentre la stragrande maggioranza della popolazione consuma cibo in eccesso, mangiando troppo e male”, ricorda, a WineNews, Andrea Segré. |
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Il turismo è sempre più esperienziale, e quello che vince, soprattutto in Italia, è quello capace di legare più aspetti, che vanno dall’enogastronomia alla storia, dalle degustazioni alla cultura. Che si intrecciano, per esempio, ne “Il Tempio del Brunello di Montalcino”, che, aperto da poco più di un anno in uno dei borghi più celebri e visitati del vino mondiale, realizzato e curato da Opera Laboratori, grazie alla collaborazione tra Consorzio del Brunello di Montalcino, Comune di Montalcino e Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino nell’antico Complesso di Sant’Agostino, nel cuore della città, è tra i vincitori del “Remarkable Venue Awards” n. 6, il premio annuale che celebra i migliori musei e attrazioni di Italia, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti, Spagna, Germania, Portogallo e Emirati Arabi Uniti, assegnato da Tiqets, la piattaforma di prenotazione online leader a livello mondiale per musei e attrazioni. Da oggi al 19 ottobre aperte le votazioni on line per i premi “Best of the Best” mondiali, nelle varie categorie, dove primeggiano premiate realtà del calibro di Fondation Louis Vuitton (Parigi), Rijksmuseum (Amsterdam), Casa Batlló (Barcellona), il Castello di Windsor (Windsor, Inghilterra), Dubai Frame (Dubai), l’Oceanário de Lisboa (Lisbona) e molte altre. |
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Se da tempo vino e arte si legano, molto spesso (ma non solo) per beneficenza, ora il sodalizio artistico-enoico si sposta anche sugli strumenti per servire il vino. Con una partnership d’eccezione, quella che lega Coravin e Keith Haring, nel nome de “l’accessibilità”, il primo al vino, il secondo all’arte. Nasce così la limited edition “Keith Haring Timeless Six+” di Coravin, che farà il suo debutto a Milano, nella “Milano Wine Week” (8-16 ottobre), dove sarà possibile anche degustare i vini della griffe del Piemonte Ceretto e della Tenuta di Ceppaiano per Keith Haring. |
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Un territorio unico, storico ed in perenne cerca di concreto riscatto, raccontato da due vini figli dello stesso vitigno, il Pinot Nero, ormai sempre più il simbolo enologico dell’Oltrepò Pavese, che è l’area di maggior produzione di questo amatissimo vitigno di gran successo in Europa, dopo Borgogna e Champagne, oltre ad essere la più estesa in Italia, visto che qui si concentra il 75% dei vigneti coltivati a Pinot Nero di tutto il paese. Grazie alle caratteristiche uniche del suolo, al clima particolare, ma anche all’intraprendenza delle aziende che, guidate dal Consorzio, guardano al futuro e fanno squadra per promuovere questo grande vitigno attraverso sperimentazione, sostenibilità e ricerca. 34 le cantine virtuose, che hanno dato vita a “Oltrepò - Terra di Pinot Nero, un territorio, un vitigno, due eccellenze”, di scena a Casteggio (in approfondimento). |
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“Siamo ancora a parlare di diritti da tutelare e di sfruttamento perchè nel mondo si tornano a costruire muri, fisici e mentali. Siamo in un mondo che, anche in agricoltura, schiaccia le fasce più deboli, i più poveri. E la povertà non è solo quella materiale, ma anche quella di senso. Con il riscatto delle terre confiscate alle mafie attraverso l’agricoltura di Libera Terra diamo noia alla criminalità, che però non molla la presa: le mafie sono più forti di prima”.
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