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N. 3.741 - ore 17:00 - Mercoledì 5 Luglio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Di certo, non sarà italiano, il miglior vino della “The Best Wine of The World Competition”, la più vasta competizione (on line) di vino del pianeta, del portale tastingbook.com. La classifica finale si conoscerà solo in agosto, ma, intanto, non c’è nemmeno un’etichetta tricolore nelle “short list” dei finalisti delle diverse categorie che si sono formate dagli oltre 3 milioni di voti espressi su 17.721 vini segnalati da 543.000 professionisti e appassionati del settore, e dalle quali, in agosto, una giuria selezionata tra 16.000 wine writer, blogger, Master of Wine, wine maker e così via, dopo una degustazione alla cieca, emetterà i suoi verdetti. |
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In un’epoca della storia e dell’economia in cui i cambiamenti di scenario, anche repentini e profondi, sono sempre dietro l’angolo, lanciarsi in previsioni a lungo termine è un esercizio sempre più complicato. Eppure, anche a questo serve la statistica, e guardando nello specifico al settore del vino, se i macrotrend sono quelli di un calo dei consumi in quantità, e consumi sempre più concentrati sulla fascia “premium”, le stime del giro d’affari complessivo del mercato del vino per il prossimi 4 anni sono decisamente positive ed in netta crescita. Almeno secondo i dati pubblicati recentemente dal portale Statista, dalla cui previsioni (da prendere ovviamente come indicazioni di massima), emerge che il giro d’affari complessivo del vino, nel 2027, toccherà i 412,9 miliardi di dollari, con una crescita del 23,9% all’anno tra il 2023 ed il 2027. E la crescita, ad un ritmo del 24,6% all’anno, sarà ancora più forte in quell’Europa in cui soprattutto grazie ad Italia, Francia e Spagna, ma anche a Germania, Portogallo, alla rampante Inghilterra e non solo, si produce ben oltre la metà del vino mondiale. E nel “vecchio continente”, nel 2027, il giro d’affari complessivo legato al vino, dovrebbe superare nettamente in 198 miliardi di dollari. Il grosso del business, secondo le analisi ed i sondaggi sintetizzati da Statista, lo farà ancora il segmento dei vini fermi, il cui fatturato è previsto in crescita del +21,9% all’anno fino al 2027, per toccare, in Europa, i 148 miliardi di dollari. Ma in linea con quanto visto negli ultimi anni, gli spumanti, tra Prosecco, Franciacorta, Trentodoc, Alta Langa e Asti, per nominare gli italiani più celebri, passando per Champagne e Cremant in Francia, il Cava in Spagna e senza dimenticare gli sparkling wine made in Uk, cresceranno ben oltre la media, con un “frizzante” +34,1% all’anno, per arrivare a 39,2 miliardi di dollari nel 2027. E sarà una crescita quasi tutta legata ai valori, visto che i volumi di mercato, in Europa, cresceranno “solo” del +9,4% all’anno, per gli spumanti, per arrivare a toccare gli 1,2 miliardi di litri nel 2027. Ma se l’Europa, dunque, giocherà un ruolo importantissimo nel mercato del vino del futuro, al n. 1, per valore di mercato, ci sono e resteranno gli Usa, che saranno il primo mercato del vino anche nel 2027, con una stima di 71 miliardi di dollari ... |
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Dalla vigna alla politica, l’allarme Peronospora - che coinvolge buona parte del vigneto italiano, con picchi del 40% dei filari irrimediabilmente danneggiati, come già riportato da WineNews - ha bisogno di soluzioni e aiuti capaci di sostenere i viticoltori, con Confagricoltura che torna chiedere provvedimenti immediati per contrastare la fitopatia che sta mettendo in ginocchio le attuali produzioni. Il primo passo è l’attivazione di un tavolo tecnico, che si occupi di definire le azioni di ristoro. A livello Ue potrebbe essere opportuno chiedere alla Commissione di concedere flessibilità per l’uso dei fondi dell’Ocm Vino come compensazione del mancato reddito, causato dalle fitopatie. Ulteriori risorse per i ristori potrebbero arrivare dal provvedimento della Commissione Ue sui sostegni finanziari di emergenza, che ammontano, per l’Italia, a 60,5 milioni di euro. |
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Un progetto volto al recruiting ed alla formazione di giovani talenti appassionati di vino da inserire nel mercato mondiale: è la mission di “World Wine Pro”, l’iniziativa che Ethica Wines - giovane azienda (oltre 60 professionisti, con un’età media di 35 anni) che importa e distribuisce vini italiani negli Stati Uniti, in Canada e in Asia - ha messo a punto per incrementare la propria struttura commerciale ed offrire una concreta opportunità di lavoro in un settore in grande espansione. Ad oggi sono stati quattro gli eventi di presentazione in altrettanti atenei italiani: alla 24Ore Business School di Milano, alla Scuola Universitaria Sant’Anna di Pisa, alla Bologna Business School e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in cui si è raccontato il mondo di Ethica Wines e come entrare a far parte della sua squadra (in approfondimento), contribuendo a diffondere i valori del vino italiano nel mondo. “Siamo alla ricerca di giovani talentuosi e speciali - spiega Francesco Ganz, founder Ethica Wines, nata nel 2014, oggi con ricavi per 87 milioni di dollari, headquarters a Miami, un back office a Trento ed una sede a Shanghai - che abbiano voglia di esprimere il loro potenziale e crescere professionalmente misurandosi in un mondo di eccellenza qual è quello del vino italiano”. |
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Una corso residenziale per “chiurghi” della vite con il metodo Simonit & Sirch, che cura i filari di oltre 150 tra le più importanti cantine del mondo (nomi come Chateau d’Yquem, Chateau Latour, Louis Roederer, Moet & Chandon e Terrazas de los Andes, solo per citarne alcuni, e tanti altri top brand italiani). È l’Accademia Vine Lodge di Capriva del Friuli, che debutta con un corso (31 luglio-3 agosto), rivolto a chi vorrà imparare le basi della “dendrochirurgia”. Vicino al Campus Mario Schiopetto, dove il Metodo Simonit & Sirch ha preso forma più di 30 anni fa. |
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Le piante modificate geneticamente con due nuove tecniche, che presentano mutazioni semplici, cioè simili a quelle che possono essere ottenute con l’incrocio tradizionale o possono accadere in natura, saranno soggette ad un iter di autorizzazione veloce, senza le regole di tracciabilità ed etichettatura degli Ogm. È la la proposta della Commissione Europea, presentata oggi dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans nell’ambito del pacchetto sull’uso sostenibile delle risorse naturali, mentre le piante prodotte con le stesse tecniche, ma con modifiche più complesse, continueranno al contrario ad essere equiparate agli Ogm. Soddisfatte le associazioni agricole del Belpaese: Cia - Agricoltori Italiani, Confagricoltura e Coldiretti, per quello che è considerato un passaggio chiave verso la transizione green (in approfondimento). |
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A farci da guida Gianni Mercatali, “re delle Versilia” del wine & food, con le testimonianze di ristoratori e produttori di vino legati ad un territorio da sempre simbolo di lusso e qualità. Come raccontano Romano e Roberto Franceschini, alla guida dello storico ristorante “Romano” di Viareggio, stellato Michelin dal 1985, Marco Bernardo, chef del Ristorante “La Magnolia” del “cinque stelle lusso” Byron di Forte dei Marmi, ed i produttori delle due cantine più vicine alla Versilia, come la ligure Cantine Lunae e la toscana Castello del Terriccio. |
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