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N. 3.096 - ore 17:00 - Mercoledì 17 Febbraio 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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È passata un po’ in sordina la notizia dell’ennesimo record delle esportazioni agroalimentari italiane nel 2020: 46,1 miliardi di euro, in crescita, in un anno in cui l’export italiano ha perso il -9,7%. Un pilastro economico, sociale ed occupazionale, quello della filiera dal campo alle tavole del mondo, da cui sarà fondamentale ripartire, anche affrontando i cambiamenti di cui ha parlato nel suo discorso al Senato il premier Mario Draghi, che ha ricevuto consensi e aperture dalle principali organizzazioni di categoria, da Confagricoltura a Coldiretti, dalla Cia - Agricoltori Italiani a Copagri, passando per Slow Food. |
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“Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo: digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane”. È il passaggio centrale, insieme alla gestione dell’emergenza della pandemia, del discorso programmatico del Presidente del Consiglio Mario Draghi, pronunciato oggi al Senato della Repubblica, dove, nella tarda serata, si voterà la fiducia dopo le discussioni parlamentari (mentre domani toccherà alla Camera dei Deputati, ndr). L’azione di Governo, in una visione molto laica e pragmatica, come esposta da Draghi, dunque, è incentrata sulla strategia italiana ed europea della tutela dell’ambiente e della lotta al cambiamento climatico, insieme alla gestione dell’emergenza Covid, che, come ha sottolineato a più riprese Draghi, passa dalla tutela del lavoro, soprattutto di donne e giovani, le categorie più colpite, e dal sostegno alle attività economiche dei settori più penalizzate dalla pandemia e dalle limitazioni per arginarla. Senza nessun riferimento specifico a questa o quella categoria, ma con la volontà chiara di far tornare tutti, il prima possibile, a condizioni di lavoro nella normalità, ma anche con la convinzione che continuare a sostenere tutti, indistintamente, oltre a non essere possibile, sarebbe un errore strategico. “Il cambiamento climatico, come la pandemia, penalizza alcuni settori produttivi senza che vi sia un’espansione in altri settori che possa compensare. Dobbiamo, quindi, essere noi ad assicurare questa espansione, e subito. La risposta della politica economica al cambiamento climatico e alla pandemia dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state Nate. Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta” (analisi e discorso completo nell’approfondimento). |
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Chi lo ha detto che la didattica a distanza sia necessariamente noiosa? Quando si parla di cucina, e soprattutto quando scendono in campo i grandi chef, ecco che, per i futuri professionisti della ristorazione, una lezione virtuale può trasformarsi in una occasione preziosa. Merito di “Stellati per la Dad”, progetto che vedrà protagonisti 10 chef stellati Michelin della Campania che illumineranno la didattica a distanza degli studenti degli Istituti Alberghieri d’Italia con le videolezioni interattive gratuite. Dai massimi esponenti della tradizione culinaria campana e grazie all’impresa Fratelli Casolaro Hotellerie, arriva un assist che “sblocca” una situazione non certo ottimale per gli studenti, che con la vecchia alternanza scuola-lavoro ferma, possono imparare attraverso le dirette Facebook. Partenza oggi, alle ore 17, con Paolo Gramaglia del Ristorante President di Pompei. |
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Il Pinot Grigio di Santa Margherita festeggia, proprio in questi giorni, i 60 anni dal suo debutto sul mercato: un’intuizione, quella del Conte Gaetano Marzotto, alla guida del gruppo vinicolo di Portogruaro, sia da un punto di vista enologico, con le uve di Pinot Grigio vinificate, per la prima volta, in bianco, e quindi senza che le bucce vengano a contatto con il mosto, sia sotto il profilo commerciale, vista la straordinaria fortuna incontrata in Italia ma soprattutto all’estero. Il mercato premiò sin da subito un vino dalla straordinaria bevibilità, diventato presto un’icona, specie negli Stati Uniti, dove ha raccolto i successi più grandi. Allora come oggi, visto il successo raccolto tra le star della musica e del cinema, da Rihanna a Jon Bon Jovi. Quella del Pinot Grigio di Santa Margherita, però, è una storia che, come racconta a WineNews Beniamino Garofalo, amministratore delegato del Gruppo Santa Margherita, ha vissuto il suo momento di svolta, in un frangente preciso, “nel 1979, quando in una degustazione alla cieca venne incoronato quale vino bianco migliore d’Italia e gli vennero spalancate le porte del grande mercato statunitense. Presto, divenne il vino bianco italiano più ricercato negli Stati Uniti” (la storia e l’intervista completa nell’approfondimento). |
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Una galleria d’arte a cielo aperto: ecco il borgo di Ghizzano, rivisitato e ridisegnato, in un anno e mezzo di lavoro, da artisti di fama internazionale come David Tremlett, maestro del wall-drawing, con cui ha dipinto muri di musei e facciate di chiese, ma anche le pareti della scalinata della Tate Britain, a Londra, e la “Cappella del Barolo” nelle Langhe. E adesso, anche le etichette del “ViadiMezzo” rosso e del “ViadiMezzo” bianco di Tenuta di Ghizzano, a chiudere un cerchio aperto per le strade dell’omonimo borgo. |
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L’asta di beneficenza dell’Hospices de Nuits-Saint-Georges, fondato nel 1270, diventato alla fine del Seicento un ospedale, festeggia la sua edizione n. 60 in una maniera ben diversa da quanto avrebbe immaginato. Sotto il martello, 114 “pièce”, botti da 228 litri, dell’ultima annata, la 2020, prodotta sui 12 ettari di vigneto, perlopiù della prestigiosa denominazione Nuits-Saint-Georges, nato nel corso dei secoli grazie alle donazioni dei ricchi possidenti del territorio. I proventi, che un anno fa raggiunsero il record di 1,6 milioni di euro raccolti, andranno a finanziare l’ospedale di Nuits-Saint-Georges, mentre la vendita della “charity pièce”, una botte di Nuits-Saint-Georges Premier Cru Les Saint-Georges 2020 prodotto interamente dalle viti più vecchie, di oltre 70 anni, finanzierà l’Istituto Pasteur e la ricerca sulle varianti del virus Covid-19. |
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La cucina creativa e quella tradizionale, gli chef e i cuochi, i ristoranti stellati e le osterie: a metterli a confronto uno dei più importanti filosofi italiani, celebre per essere anche un gourmet, Tullio Gregory. WineNews ripercorre il suo pensiero di grande attualità, ma a dir poco “controcorrente” nel criticare l’innovazione, con il professor Gianni Moriani, ideatore del Master in cultura del cibo e del vino dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. “Fare il cuoco non richiede meno professionalità di uno che fa il filosofo”. |
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