Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.064 - ore 17:00 - Giovedì 31 Dicembre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Dopo aver tirato un sospiro di sollievo sul fronte Brexit, il vino italiano, per ora, può brindare anche ad un nuovo “scampato pericolo” sul fronte dei dazi Usa, primo mercato straniero del Belpaese enoico. La produzione italiana, infatti, resta ancora fuori dai dazi aggiuntivi che gli Stati Uniti introdurranno, dal 12 gennaio 2021, “su parti di aeromobili, alcuni vini non frizzanti, alcuni cognac e brandy da Francia e Germania”, come si legge in una nota dello Ustr, l’Ufficio del Commercio del Governo Americano, che, nei prossimi giorni, diramerà ulteriori dettagli. Il quadro, spiega lo Ustr, è sempre quello della disputa tra Usa e Ue, su Boeing e Airbus. |
|
|
|
|
Con il 2020 si chiude un “annus horribilis”, che rappresenta anche per WineNews il più brutto di sempre, ma, allo stesso tempo, anche uno dei più belli. Inutile dire perché un anno come quello che - finalmente - finisce non ce lo saremmo mai aspettato, con la pandemia che ci ha impedito di fare il nostro lavoro come vogliamo, raccontando vini e produttori, assaggiandoli ed incontrandoli “sul campo” nei loro territori. Ma con 2,8 milioni di utenti connessi al sito web (+151% sul 2019) ed il boom di follower su Facebook (57.761 dal 2018), Instagram (30.278, in soli 16 mesi di vita), Twitter (21.706, ormai un veterano, accanto a YouTube), fa segnare anche risultati bellissimi per il nostro stesso lavoro, proprio nei primi 20 anni dalla messa online di WineNews e di informazione giornaliera sul mondo del vino, dell’agricoltura, dell’enoturismo e della ristorazione (o comunicazione del wine & food, come ci piace definirla), alimentata oggi più che mai dai social network, e diversa, più emozionante e diretta, riuscita nel tenere unito e connesso il settore. Non amiamo celebrarci, anzi. E tantomeno celebrare traguardi nel difficile momento che stiamo vivendo e che sta vivendo il nostro mondo, per l’emergenza Covid. Ma un anno che si chiude e uno che arriva, e nel quale ci auguriamo che, prima ancora di “vino”, la parola più cliccata sia “vaccino”, serve a riflettere sul futuro e su dove dobbiamo puntare per andare avanti con il nostro lavoro. “Per questi risultati è mio desiderio ringraziare i lettori, in primis, e poi il lavoro indispensabile di una squadra importante di collaboratori di un media nato per essere solo online nel Duemila - ricorda Alessandro Regoli, direttore WineNews, e suo fondatore insieme ad Irene Chiari - ma siamo convinti, che il lavoro sul campo non può e non deve essere sostituito: per raccontare cogliendo tutte le mille sfaccettature che hanno un territorio, un’etichetta, un prodotto, un piatto, ci vuole l’esperienza sul luogo, e la conoscenza, che nessuna piattaforma potrà mai sostituire. Per questo, la filosofia di WineNews è, e sarà, quella di lavorare, giorno per giorno, come cronisti, per raccontare l’interezza, la bellezza e la ricchezza del mondo del vino. E questo continueremo e torneremo a farlo, speriamo, il prima possibile, ben sapendo che rappresenta un asset importante per l’economia del nostro Paese”. |
|
|
|
|
In un mondo del vino che si appresta, dopo 30 anni di crescita continua ed inarrestabile, specie grazie al traino dell’export, a chiudere il 2020 in territorio negativo, le buone notizie, per quanto parziali, arrivano dal mondo della cooperazione. Dove molti dei principali gruppi del vino italiano hanno chiuso il bilancio in corrispondenza dell’esercizio 2019/2020, a cavallo tra gli ultimi mesi di un ottimo 2019 ed i primi di un difficilissimo 2020. La somma delle due tendenze, alla fine, dà come risultato una sostanziale tenuta. Anche perché, il vino delle cooperative del Belpaese ha per canale preferito la Gdo, italiana ed estera, che non ha patito gli effetti della pandemia. Come raccontano i numeri di Cantina di Soave, Moncaro, Caviro, Mezzacorona, Cavit, Vecchia Cantina di Montepulciano, Terre Cevico e Cantina di Valpolicella Negrar. |
|
|
|
|
|
Il mondo, in questo 2020, perderà l’8% dei consumi complessivi di alcolici a volume, con la sola eccezione di Stati Uniti e Canada, che registreranno, invece, una crescita del 2%. Ecco il bilancio dell’Iwsr, che ha analizzato i 19 principali mercati di consumo al mondo. Per il vino, come rivelano i dati disgregati analizzati da WineNews, il calo è un po’ più consistente della media, e si attesta in un -9,3% complessivo. Che, così, va anche ad impattare sulle previsioni di lungo periodo, con il trend del periodo 2019-2024 rivista al ribasso, e anch’essa in calo: -1,3% annuo. In questo contesto, l’Italia fa anche peggio. Nel 2020 i consumi di vino nel Belpaese lasceranno sul terreno il 19,5%, per una perdita, tra il 2019 e il 2024, del -3,2% annuo. Tornano ai numeri globali, resiste l’Australia (-1%), mentre in Gran Bretagna il calo previsto sarà del -10%, con il vino fermo che segnerà però una ulteriore crescita. Dove le misure dei Governi sono state più stringenti, come in Spagna, il calo sarà più consistente: si prevede un -16% a fine anno. La Cina, dopo un tracollo iniziale, ha vissuto un importante rimbalzo dei consumi di alcolici, che chiuderanno con una perdita limitata al -9%. Di fronte c’è un 2021 ricco di sfide e difficoltà, dal calo del potere d’acquisto alla marcia indietro della premiumisation. |
|
|
|
|
|
Solo in questa Notte di San Silvestro con tutti, forzatamente, chiusi in casa, la ristorazione perderà mezzo miliardo di euro, venendo a mancare 6 milioni di italiani in ristoranti, alberghi e agriturismi, stimati su quanti festeggiarono così il Veglione di fine anno del 2019. A dirlo la Coldiretti, che sottolinea come con “la chiusura forzata dei locali, ma anche per l’addio a party e feste private, è saltato un appuntamento che per molte realtà della ristorazione faceva registrare il picco degli incassi durante l’anno, con un spesa media oltre 80 euro per persona”. |
|
|
|
|
Almeno sulla carta, nella Legge di Bilancio 2021 approvata definitivamente ieri sera, dopo l’ok del Senato, per il comparto agricolo ci sono più di 1 miliardo di euro. Ad annunciarlo e spiegarlo, in un comunicato ufficiale, è la Ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova. Le risorse, per sommi capi, serviranno per il “potenziamento delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura con la nascita di un Fondo ad hoc, per il rilancio delle imprese guidate da donne giovani”. Ancora, c’è la conferma dell’esenzione Irpef per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali anche per il 2021, il rifinanziamento del Fondo di solidarietà per gli interventi assicurativi e non solo. Previsti, tra le altre misure, 10 milioni di euro per il sostegno allo stoccaggio dei vini Doc, Docg e Igt e la riduzione dell’Iva al 10% per i piatti da asporto nella ristorazione. |
|
|
|
|
|
Viaggio per immagini, piatti e parole nelle proposte di grandi chef di tutta Italia, a chiusura di un 2020 segnato nel profondo dalla pandemia, con le consegne a domicilio ed il take away che sono stati, di fatto, l’unico vero strumento che ha consentito alla ristorazione di non spegnere del tutto i fornelli, soprattutto in un momento dell’anno vitale per il settore, come la fine dell’anno. E che hanno spinto la cucina, anche stellata, a reinventarsi. |
|
|
|
|