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N. 3.173 - ore 17:00 - Martedì 8 Giugno 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Si arricchisce sempre di più di territori vinicoli il Registro dei Paesaggi Storici Tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole. Come la Valpolicella, caratterizzata dalle colline vitate sorrette dalle marogne, i terrazzamenti fatti da muretti a secco che dipingono il paesaggio. Così come è trapuntato di vigneti, oltre che di oliveti, pascoli e campi coltivati, il “Paesaggio Collinare Policolturale di Pienza e di Montepulciano”, già nella Val d’Orcia Patrimonio Unesco. Paesaggi vitati che si aggiungono a quelli di Valtellina, Amalfi, Val di Cembra, Lamole, Pantelleria, Soave e Conegliano Valdobbiadene, per dirne alcuni. |
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Se è vero che “siamo quello che mangiamo”, per citare una frase celeberrima del filosofo Ludwig Feuerbach, è vero che questo vale fin dall’infanzia. Tanto che l’educazione alimentare dei più piccoli, già dalla scuola, è un tema sempre attuale, ma mai attuato in concreto. Nonostante l’impegno di tanti. Come Slow Food, in primis, che sul modello del primo School Garden nato a Berkeley (California), a metà degli anni Novanta, pensato e “coltivato” da Alice Waters, chef di fama mondiale e vicepresidente internazionale di Slow Food, ha dato vita all’iniziativa degli “Orti in Condotta”, per esempio, che ha visto nascere oltre 500 orti didattici in tutta Italia. O come WineNews, che negli anni, in collaborazione con le scuole, ha dato vita al “Laboratorio Winenews per l’educazione al gusto”, in partnership anche con importanti realtà del vino (da Antinori nel Chianti Classico a Montalcino, con Castello Banfi, a Montefalco, con Caprai). Iniziative diverse, per dimensione e portata, ovviamente. Il passo avanti decisivo sarebbe l’ingresso della materia dell’educazione al cibo nei programmi scolastici. Oggetto, peraltro, di un disegno di legge che giace al Senato da febbraio 2020 (la prima firma è di Anna Maria Bernini, Forza Italia), il cui articolo uno prevede di “introdurre nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado una nuova materia, l’insegnamento dell’educazione alimentare, ritenendo che sia indispensabile, per chi si occupa in prima persona dell’istruzione dei bambini, impartire lezioni mirate a individuare particolari tematiche riguardanti gli aspetti sociali e culturali legati all’alimentazione, ovvero impartire lezioni che evidenziano i rischi connessi all’obesità”. Un sogno, per molti, che forse un giorno si avvererà. Intanto, arriva un segnale forte, dalla prima carica dello Stato, visto che l’11 giugno i bambini delle scuole di tutta Italia saranno accolti nella Tenuta presidenziale di Castelporziano, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella darà il via ufficialmente alla stagione estiva dei campi scuola nelle fattorie didattiche italiane, nella prima “Festa dell’educazione alimentare nelle scuole”, promossa da Coldiretti. |
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Le borse promuovono i titoli del vino che, da gennaio 2020 ad oggi, hanno saputo reagire alla crisi e risalire la china, tornando nella maggior parte dei casi in territorio positivo. In Italia, sono due le realtà del vino quotate alla Borsa di Milano, sull’Aim, il listino dedicato alle Pmi: Masi Agricola ed Italian Wine Brands. Masi Agricola è passata dai 3,2 euro ad azione del 2 gennaio 2020 ai 3,38 euro del 7 giugno 2021, in crescita del 5,6%. Italian Wine Brands, invece, ha vissuto un balzo eccezionale, passando da 12,95 euro ad azione il 2 gennaio 2020 a 32,4 euro ad azione il 7 giugno 2021, in crescita del 150,2%. Da citare il Gambero Rosso, anche se non si tratta di una cantina, ma è comunque il più importante gruppo del wine & food in Italia, guidato da Paolo Cuccia, che da 0,65 euro ad azione il 2 gennaio 2020 è sceso a 0,525 il 7 giugno 2021, per un calo del 19,2%. |
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Giugno, il mese della spallata al Covid, secondo molti, ma senza dubbio il mese della ripartenza dei grandi eventi del vino, grazie al suo player fieristico più importante, come Vinitaly by Veronafiere, a Verona. Una maratona vera e propria, che si scalda con la Vinitaly Design International Packaging Competition l’11 giugno, le degustazioni di 5StarWines - The Book & Wine Without Walls il 16-18 giugno, ed entra poi nel vivo con gli eventi clou. Ovvero “Opera Wine” by “Wine Spectator”, il 19 giugno, con le 200 cantine icona dell’Italia del vino che hanno partecipato almeno una volta alla grande degustazione firmata dalla più importante rivista Usa, per arrivare al 20 giugno alla Vinitaly Preview (con cantine che vanno, ad oggi, da Zaccagnini a Zymè, da Santadi alla Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, da Lungarotti a Pasqua Vigneti e Cantine, da Ruggeri a Tenuta Sant’Antonio, da Valentina Cubi a Villa Sandi, da Ruggeri a Roberto Voerzio, tra gli altri), anticipazione di quella che sarà la “Vinitaly Special Edition”, dal 17 al 19 ottobre a Verona (in attesa del ritorno di Vinitaly nel 2022, 10-13 aprile). Per finire con i corsi della Vinitaly International Academy, guidata dal professor Attilio Scienza (Università di Milano e uno degli studiosi più autorevoli della viticoltura italiana), dal 20 al 23 giugno. |
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Esplorare il mondo del vino attraverso uno dei passatempi più classici, il puzzle, e nello stesso tempo sostenere l’ambiente e aiutare chi non ha accesso all’acqua potabile nel mondo: è la sintesi del progetto “Water & Wines”, società fondata dalla giovane sommelier svedese Yamit Viitaoja e dalla collega Mathilde Iwar. Che hanno creato dei puzzle che, pezzo dopo pezzo, raccontano i più importanti Paesi del vino del mondo, dall’Italia alla Francia e alla Spagna, passando per il Sud Africa … |
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L’unicità di un prodotto millenario e simbolo dell’eccellenza Made in Italy e la capacità di legarsi ai giovani campioni dello sport tricolore (da Sinner a Mannion, per esempio) per raccontarsi alle nuove generazioni: si spiega così il balzo del Parmigiano Reggiano al secondo posto tra i brand più amati dagli italiani. A stilare l’annuale classifica “LoveBrands” è Talkwalker, che ha analizzato 1.228 brand in diversi Paesi attraverso social media, news, blog, forum e altri canali d’interazione per misurare la capacità dei marchi nello stabilire una relazione emotiva con i consumatori. In vetta alla graduatoria, subito dopo Armani, c’è il Parmigiano Reggiano, “intruso” alimentare nella “Top 5” in cui si trovano soltanto brand del lusso e dell’abbigliamento (Gucci, Prada, Bulgari, mentre in top 10 c’è un’altra icona dell’alimentare italiano, come Barilla, al n. 9).
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Le riflessioni nel lancio di Cibus 2021, di scena a Parma dal 31 agosto al 3 settembre. Ivano Vacondio (Federalimentare): “i 50 miliardi di euro di export sono a portata di mano. se non ci fosse stata la Pandemia li avremmo già raggiunti. Siamo stati colpiti due volte, perchè noi, che siamo un Paese trasformatore, all’estero non abbiamo la nostra gdo, ma siamo forti nell’horeca, con tanti prodotti a grande valore aggiunto. Il settore fattura 200 miliardi di euro: 146 vengono dall’industria della trasformazione, dobbiamo tenerne conto”.
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