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N. 3.228 - ore 17:00 - Martedì 24 Agosto 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Un top brand del vino italiano, Bolgheri, si unisce in etichetta ad uno dei marchi più forti del made in Italy, Toscana. Se entro il 18 settembre non arriveranno obiezioni, sarà via libera alla modifica del disciplinare che sancirà l’obbligo per i produttori di Doc Bolgheri di inserire la parola Toscana in etichetta, come si legge nella proposta di modifica pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto. “È una modifica approvata in assemblea - spiega Riccardo Binda, direttore del Consorzio, guidato da Albiera Antinori, Priscilla Incisa della Rocchetta e Cinzia Merli - e aspettiamo il via libera definitivo. Ci aiuterà nei nuovi mercati”. |
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Se oggi la cultura del vino è molto più diffusa ed evoluta che in passato, gran parte del merito è loro: dei sommelier e delle loro associazioni. Obiettivi comuni a tutte le scuole e organizzazioni di sommelier ed assaggiatori sono sempre stati, infatti, la diffusione della cultura del vino e del cibo attraverso percorsi formativi di altissimo livello, l’organizzazione di eventi a carattere nazionale ed internazionale per far conoscere e approfondire tutti gli aspetti e i settori di questo mondo: dalla produzione alla degustazione, dal servizio all’abbinamento con il cibo, dai vitigni autoctoni da riscoprire alle nuove tendenze nel bicchiere. Con la pandemia, mancando per molto tempo le attività in presenza, le varie associazioni hanno dovuto rivedere tutte le loro proposte e le modalità di formazione. Tuttavia diverse sono state le loro reazioni: c’è chi nonostante le difficoltà del momento ha deciso di investire ampliando le proprie location per avere maggiori spazi, chi ha deciso di qualificare ancora di più l’offerta formativa riuscendo ad allargare il proprio pubblico scavalcando i confini nazionali, o chi non ne ha proprio voluto sapere di fare attività on line. Per capire ancora meglio i vari percorsi intrapresi, le conseguenze che ci sono state e quali sono le prospettive nel prossimo autunno ancora così incerto, abbiamo parlato coi vertici delle maggiori associazioni di sommellerie italiane, da Antonello Maietta, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais) a Franco Ricci, guida della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), da Francesco Iacono, direttore Onav-Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, a Luigi Terzago, presidente Fisar - Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (le interviste nell’approfondimento). E se tutti hanno puntato sull’on line che continuerà ad affiancare le attività in presenza, la voce fuori dal coro è quella della Fondazione Italiana Sommelier, che non ha voluto attivare corsi on line, anche se vede un “futuro peggiore, ci rivolgiamo ad un pubblico molto giovane e l’obbligo del Green Pass sarà decisamente penalizzante”, spiega Ricci. Ma nel complesso la voglia di conoscere di più il vino, a distanza o meno, non sembra scemare, e i numeri delle diverse associazioni, nel complesso, sembrano tenere. |
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Tanta Italia, e non potrebbe essere altrimenti, tra le 100 aziende del vino selezionate dal magazine “Wine & Spirits” per il suo “Annual Top 100 Tasting”, di scena a San Francisco il 14 ottobre 2021, tra grandi aziende e piccole griffe in California, dove i wine lover della West Coast troveranno il Re del Barbaresco, Gaja, ed alcuni dei nomi più rappresentativi delle Langhe e del Barolo, da G.D. Vajra a Vietti, dai Fratelli Alessandria ad Elvio Cogno, a Paolo Scavino. Dalla Toscana, Le Macchiole di Cinzia Merli, tra le griffe più celebrate di Bolgheri, Le Ragnaie, tra i punti di riferimento qualitativi del Brunello di Montalcino, e Rocca di Montegrossi, cantina emergente del Chianti Classico. E ancora, dal Vulture Elena Fucci, dall’Irpinia Feudi di San Gregorio, dalla Sicilia Tasca d’Almerita e Tenuta delle Terre Nere. |
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Se c’è un fenomeno - economico, culturale e sociale - di rilevanza enorme, che la pandemia non è riuscita minimamente a frenare, è quello del “Land Grabbing”, ossia l’acquisto o l’affitto di terre, perlopiù coltivabili, da parte di Stati e multinazionali, che ogni anno sottraggono all’agricoltura e alle comunità locali milioni di ettari di superfici, destinandole alle più disparate attività economiche, comprese le monocolture intensive che ben poco hanno a che fare con la sostenibilità. Con ripercussioni fortissime in termini di conflitti, espulsioni, migrazioni, depauperamento dell’ambiente e scomparsa delle biodiversità, e sulle lotte dei contadini e dei popoli indigeni, come sottolinea il rapporto annuale “I padroni della Terra”, firmato da Focsiv - Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario. Nel 2020, raccontano i dati tratti da LandMatrix e da rapporti della società civile e di ricercatori, il numero dei contratti conclusi è arrivato a 2.384 per una superficie totale di 93,2 milioni di ettari, pari a Germania e Francia messe assieme. In cima alla graduatoria dei Paesi che hanno comprato più terre, la Cina (14 milioni di ettari), mentre il Paese più “saccheggiato” è stato il piccolo Perù, con 16 milioni di ettari di terre vendute a Paesi stranieri e multinazionali. |
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Gli italiani non hanno rinunciato alle ferie ma senza esagerare con gli acquisti, anche se tengono bene quelli dedicati al cibo. 19,5 miliardi la spesa nell’estate 2021 tra viaggio, alloggio, alimentazione e svaghi. Si tratta di una cifra stabile rispetto a quella registrata nel 2020 (-2%). A dirlo la Coldieretti, secondo cui i 33,5 milioni di italiani che sono andati in vacanza hanno speso 582 euro a testa per ferie dalla durata media di nove giorni. Al cibo è destinato un terzo del budget, con il 65% degli italiani che ha puntato sul “fuori casa”. |
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Con oltre 700 nuovi film da 80 Paesi, dall’Italia all’Iran, dall’India agli Usa, dalla Francia al Regno Unito, dalla Spagna al Brasile, dall’Egitto alla Grecia, il cinema si conferma uno strumento davvero potente nella narrazione del cibo in ogni angolo del globo, in un connubio intramontabile nel quale il food trova una dimensione culturalmente elevata grazie al linguaggio universale del grande schermo che ne mostra tutte le sfaccettature. A proiettarli, sarà il “Food Film Fest”, a Bergamo (25-29 agosto), con film per tutti, adulti e bambini, ad ingresso libero. Il tema dell’edizione 2021 sarà “Pane, amore e fantasia”, ispirato al capolavoro del cinema italiano diretto nel 1953 da Luigi Comencini con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica, come richiamo alla bellezza e allo spirito dell’Italia del Dopoguerra ed alla riscoperta dei valori tradizionali. |
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Dall’Alto Adige alla Sicilia, viaggio in un Paese che vede crescere in qualità e valore la sua anima bianchista, che ha davanti un futuro importante. Con le testimonianze e la visione di Michele Bernetti (Umani Ronchi), Diego Bosoni (Cantine Lunae), Diego Cusumano (Cusumano), Renzo Cotarella (Castello della Sala - Antinori) e Werner Waldboth (Abbazia di Novacella).
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