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N. 3.724 - ore 17:00 - Lunedì 12 Giugno 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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La sostenibilità è ormai fondamentale nell’industria del vino, come emergeva già nei “Report” 2019 e 2020, legata, per il 40% di wine merchant e produttori di tutto il mondo, agli imballaggi alternativi al vetro. Ed è sul potenziale di questi packaging che si è concentrato il “ProWein Business Report” 2022, tra 2.500 operatori di 16 Paesi, e per il quale il 53% di commercianti e distributori i consumatori adotteranno senza grandi riserve il bag-in-box, più indietro le lattine in alluminio, bottiglie di carta e in Pet, con il 38% che si dice pronto a proporre vini in bag-in-box, il 19% vino in lattina, l’11% vino in bottiglie di carta e il 12% vino in Pet. |
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Da quando ha fatto la sua “discesa in campo” in politica, nel 1994, ha fatto anche la storia dell’Italia, segnando negli ultimi 30 anni un “prima” e un “dopo” Berlusconi. “Self made man”, imprenditore “visionario”, da Fininvest a Mediaset, da Mondadori a Mediolanum, Presidente del Milan e “per tutti”, ancora prima della fondazione di Forza Italia, della leadership nel partito e come Presidente del Consiglio più a lungo in carica, ha avuto un impatto senza precedenti nella vita italiana e nel modo di comunicare ogni aspetto del nostro Paese. E se è vero che con la scomparsa del Cavaliere si chiude l’epoca del “Berlusconismo” - peraltro coincisa con l’ascesa del vino italiano nei mercati, di cui era appassionato e le cui grandi bottiglie non ha mai mancato di offrire e regalare ai leader del mondo, ma anche dell’agricoltura come settore trainante dell’economia - la sua visione di modernizzazione del Paese, proiettata al futuro, è la sua riconosciuta eredità. È un ultimo saluto unanime, quello per l’ex Premier Silvio Berlusconi, scomparso oggi all’età di 86 anni, al San Raffaele di Milano. Nel nostro mondo, l’ultima sua “discesa in campo” che ricordiamo è in difesa del vino italiano in Europa, “un’eccellenza portabandiera della nostra Nazione nel mondo”, primo leader di partito ad esprimersi sul “Cancer Plan”. “Era un “visionario”, un assiduo lavoratore ed un amante della vita. Con la sua figura ha caratterizzato la nostra vita negli ultimi 50 anni - ricorda il direttore WineNews, Alessandro Regoli - un grande personaggio, rispettato anche dagli avversari. Ho sempre preferito l’imprenditore incredibile e vulcanico, al politico, come gli confessai incrociandolo una sola volta a Taormina, nel 2008, al Forum Confagricoltura. E nel quale mi disse “io vado a vino”, esordendo con la sua simpatia nell’illustrare i provvedimenti del suo Governo per l’agricoltura. Ma lo ricorderemo sempre anche per la mancata acquisizione nel 2003 di una Tenuta in uno dei territori del vino italiano più importanti, Montalcino, con la compravendita sfumata di un soffio di un antico Castello circondato dai vigneti di Brunello - al quale, nella sua lunga carriera, si è paragonato, “perché negli anni migliora” - e con la quale, oggi, avremmo raccontato anche di un Berlusconi produttore di vino”. |
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Un quadro politico internazionale sempre più teso e le pressioni di alcuni Governi e dell’Oms per politiche sempre più stringenti in materia di consumo delle bevande alcoliche non aiuta il commercio. Ma, con l’aumento della popolazione mondiale e della ricchezza in alcune aree del mondo, anche il giro d’affari del comparto del wine & spirits è destinato a crescere ancora, con un aumento di ben 21 miliardi di dollari a fine 2023, su un valore globale stimato in oltre 1,7 trilioni di dollari (di cui 207 miliardi imputabili al vino nel 2022). E le previsioni di crescita fino al 2027 sono di un +2% annuo, nel complesso. Usa e Cina, restano i motori principali della crescita, ma sempre più importanti saranno economie come India, Messico e Brasile. A dirlo le ultime previsioni aggiornate dell’agenzia inglese Iwsr Drinks Market Analysis. |
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Ci sono casi in cui non è necessario evocare scenari avveniristici, perché il futuro passa dalla riscoperta dei grandi classici, evergreen inattaccabili dalle mode passeggere: è il caso dell’Orvieto, un vino che affonda le sue radici nella storia a partire dagli Etruschi, e che, per secoli, è stato al centro dell’interesse di grandi nomi dell’arte e della letteratura, protagonista indiscusso sulle tavole di Papi, re e imperatori. Ad una Denominazione che sta vivendo un momento di importante riscoperta è stato dedicato “Orvieto diVino”, nei giorni scorsi nella “città del tufo”, con tasting e masterclass - guidate da Riccardo Cotarella, presidente del Comitato Scientifico “Orvieto diVino” e presidente mondiale ed italiano degli enologi - che hanno messo in luce le potenzialità delle vecchie annate, ed un convegno in cui esperti e ricercatori si sono confrontati sulla case history di un territorio che, con 2.000 ettari e oltre 11 milioni di bottiglie prodotte, rappresenta una delle eccellenze bianchiste italiane. E da Orvieto, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha detto che “ci sono ampi spazi di crescita per ogni singolo vino che rappresenti l’eccellenza della nostra enologia. Anche per questo dobbiamo presentarci compatti di fronte all’Europa per difendere il nostro sistema produttivo”. |
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Aver utilizzato la gastronomia come strumento per l’integrazione, dare più potere alle donne turche e siriane, smantellare pregiudizi e mostrare le ricchezze dello scambio culturale, sono le motivazioni con cui la chef turca Ebru Baybara ha vinto il prestigioso “Basque Culinary World Prize” 2023. Dalla distribuzione di pasti caldi a migliaia di persone dopo il terremoto turco-siriano del 2023, alla promozione dei cereali locali e altri prodotti regionali, Ebru Baybara, “trasforma le comunità con la professionalità gastronomica”. |
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Cavit, Cantina Rotaliana, Cantina Tramin, Pedrotti, Toblino, Gaierhof, Cantina Laimburg, Maso Poli, Cantina Bozen: ecco le firme top dei vini del Trentino Alto Adige, i migliori nelle diverse categorie (su più annate) dedicate ai vitigni più identitari, selezionati dal Concorso “Vino e territorio” della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Ad individuare i vini migliori una giuria qualificata (30 esperti) che ha degustato e valutato i 102 vini in gara di 52 aziende. Un Concorso che ha anche una valenza formativa, proponendosi come opportunità didattica per gli studenti, che possono iniziare a prendere confidenza con i vini del territorio e con le aziende produttrici, ma anche capire come vengono giudicati i vini (con il “Premio Studenti Corso Enotecnico” andato alla Cantina Toblino Vino Santo Trentino 2005). |
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Lo stato dell’arte della viticoltura mondiale sotto ogni punto di vista: enologia, economia, salute, sicurezza. A WineNews, il pensiero e le ricette alle emergenze del vigneto del presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino Luigi Moio. “Non si possono dislocare i vigneti, dobbiamo trovare soluzioni per continuare a fare vini di grande qualità negli areali che hanno reso grande la viticoltura nel mondo”. |
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