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N. 2.648 - ore 17:00 - Giovedì 2 Maggio 2019 - Tiratura: 31.110 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Territorio simbolo della produzione enoica statunitense, la Napa Valley è anche tra le location preferite di Hollywood, per film che vedono il vino protagonista, co-star o anche solo comparsa, e che sono diventati veri e propri cult del cinema, come “Sideways”, o “Bottle shock”. E, dal 10 maggio su Netflix, “Wine Country”, film con un cast (quasi) tutto al femminile che vede il debutto alla regia dell’attrice Amy Poehler, racconto di un viaggio tra amiche di vecchia data riunite nella Napa Valley per un cinquantesimo compleanno, tra vino, cibo gourmet e serate folli. E che è già candidato a degno erede delle migliori commedie enoiche. |
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Nato tra i vigneti toscani, a Vinci, nel podere di famiglia in campagna ad Anchiano, tra le passioni di Leonardo, il più grande Genio italiano, c’era anche quella per il vino. Un legame che l’ha accompagnato sin dalle origini, quando nel podere del padre Piero coltivava un rapporto quotidiano con la produzione del vino, celebrato in molti suoi scritti e disegni come simbolo di perfetto connubio tra un prodotto della terra e dell’intervento dell’uomo. “Il vino, il divino licore dell’uva”: così ne parlava Leonardo, che al vino, come rivela una lettera del 1515 al fattore del suo podere a Fiesole, negli anni aveva dedicato studio e passione, canonizzando tecniche di vinificazione e di affinamento. Un trattato viticolo ed enologico, dove si indicano aspetti oggi dati per certi, ma all’epoca pionieristici, come l’ottimizzazione della qualità dell’uva, la concimazione della vite con sostanze basiche e la vinificazione in botti chiuse. “Conciosiacosache si voi et altri faciesti senno di tali ragioni, berremmo vino excellente”, scriveva Leonardo. Eppure, non è in toscana che realizza il sogno di possedere una sua vigna, ma a Milano, grazie alla donazione di Ludovico il Moro, alla cui corte fu chiamato per dar vita a capolavori come l’Ultima Cena che si trova proprio a pochi passi dalla vigna nella Casa degli Atellani, al centro di un grande progetto di restauro voluto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e sostenuto da un solo partner privato, Eataly. Una storia celebrata con il “Museo Leonardo e il Rinascimento del Vino”, che apre oggi al pubblico, nel giorno dei 500 anni dalla scomparsa del genio del Rinascimento, in una nuova struttura, realizzata all’interno di Villa da Vinci, che documenterà e approfondirà i rapporti del Genio con l’agricoltura e il mondo vitivinicolo, anche grazie allo sforzo della cantina Leonardo da Vinci, che oltre ad aver definito il “Metodo Leonardo”, un capitolato viticolo ed enologico, esclusivo e segreto, da cui è nata una linea di vini dedicati a Leonardo, ha giocato un ruolo fondamentale anche nella riapertura del “Museo Ideale Leonardo Da Vinci”, primo museo dedicato alla complessità di Leonardo, artista, scienziato, inventore e designer, ricucendo il rapporto secolare tra il Genio e la sua terra. |
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Gli abitanti di New York hanno un problema, piuttosto serio, con l’alcol, che nel 2016 è stato la causa di 2.000 morti. Il sindaco della città, Bill de Blasio, come risposta, ha deciso per una stretta alle pubblicità di alcolici, compreso il vino, sugli spazi pubblici della Grande Mela. Dopo il divieto scattato nel 2017 per vagoni e stazioni della metropolitana, voluto dalla Metropolitan Transportation Authority, da oggi, o meglio dalla scadenza naturale dei contratti in essere, non ci saranno più cartelloni pubblicitari di birra, superalcolici e vino su autobus, cabine telefoniche, chioschi, edicole, pensiline e stazioni Wi-Fi, mentre si salvano i luoghi in cui la somministrazione è permessa, come gli stadi, le sale da concerto ed i ristoranti. E non è finita qui, perché nel mirino, adesso, potrebbero finire le pubblicità di prodotti “insalubri”, come dolci, patatine, pizze surgelate e bevande energetiche. |
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Estonia e Polonia sono due delle economie più in salute del Vecchio Continente, sia per indici di crescita che per prospettive future, anche quando si parla di vino, al centro della tappa “Eastern Europe” del Simply Italian Tour 2019 firmato Iem - International Exhibition Management di Marina Nedic e Giancarlo Voglino, che porterà a Tallin il 7 maggio e a Varsavia il 9 maggio decine di produttori del Belpaese, con un focus sul Nobile di Montepulciano, pronti ad incontrare buyer e operatori dei due Paesi dell’Est ed a scoprirne le potenzialità. Ben raccontate dai numeri. La Polonia, nel 2017, ha importato un totale di 280 milioni di euro di vino (+12,9% sul 2016), un boom cavalcato anche dall’Italia, che ha spedito a Varsavia 52,9 milioni di euro di vino nel 2017, il 20,4% in più del 2016, ad un prezzo medio di 2,6 euro al litro. Tassi di crescita superiori a quelli dell’Estonia, che invece nel 2017 ha toccato i 76 milioni di importazioni enoiche (+4,7% sul 2016, con gli spumanti al +11,3% e gli sfusi in picchiata del -69,6%). Confortante la performance delle esportazioni italiane, cresciute nel 2017 del +25,7% sul 2016, a quota 15,2 milioni di euro, per un prezzo medio, di tutto rispetto, di 4,22 euro al litro. |
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Dopo appena un anno dall’approdo su Facebook, WineNews ha raggiunto i 30.000 followers: la community degli eno-appassionati che non vogliono perdersi nessuna notizia dal mondo del wine & food continua a crescere, ed è la prova lampante della sempre maggiore importanza che i social hanno raggiunto nel mondo della comunicazione digitale, non solo nel mondo del vino, ma in ogni ambito dell’informazione. Per questo ogni traguardo, seppure positivo, è sempre da vedere come trampolino di lancio per raggiungere nuovi obiettivi. |
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Piana Rotaliana (Trentino) - Côte D’Or (Borgogna): è il gemellaggio d’eccezione che accompagna “Incontri Rotaliani” 2019 (12 e 13 maggio), prima edizione di un evento biennale, sotto la regia di Alessandro Torcoli, direttore della storica rivista “Civiltà del Bere”, dedicato alla cultura vitivinicola del territorio e al suo vitigno principe, dedicata ad appassionati di vino, curiosi e specialisti di settore, tra degustazioni e seminari in cui si parlerà di archeologia e cambiamenti climatici, di terroir, di vitigni ed ovviamente di Borgogna, dove ha sede l’unica cattedra Unesco al mondo dedicata alla cultura del vino, con una “delegazione d’Oltralpe” di vignaioli e professori dell’Università di Borgogna, da Jean-Pierre Garcia ad Olivier Jacquet e Jocelyne Pérard e dei maggiori atenei del Belpaese, da Attilio Scienza a Fulvio Mattivi. |
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Dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg al Prosecco Doc, passando per l’Asolo Montello: l’universo Prosecco, i suoi obiettivi ed il legame con il mondo dello sport nelle parole, a WineNews, di Innocente Nardi, presidente del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Stefano Zanette, presidente del Prosecco Doc, Mark Saurina (Dorna, che gestisce il marketing della Superbike) l’ex sciatore Kristian Ghedina, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Luciano Ferraro, firma enoica del Corriere della Sera. |
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