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N. 3.434 - ore 17:00 - Lunedì 6 Giugno 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Tra le griffe più rappresentative della Franciacorta, Monte Rossa, ha da poco festeggiato i suoi primi 50 anni di storia con la nuova cantina, frutto di un investimento importante, di ben 10 milioni di euro, e di due anni di lavoro. 8.000 metri, su tre livelli, collegati da una scala centrale, dove trovano spazio tutte le attività di Monte Rossa. “Non un punto d’arrivo, ma di partenza”, come ha sintetizzato Emanuele Rabotti, seconda generazione alla guida della griffe di Franciacorta (all’ingresso si trova la statua firmata dal pittore e scultore Armando Riva, omaggio a Paolo Rabotti, primo presidente del Consorzio Franciacorta). |
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Il vino italiano, dopo un 2021 da record all’export, una sostanziale tenuta nella gdo e un deciso rimbalzo nei consumi fuori casa, rispetto al durissimo 2020, continua ad essere la voce più performante dell’agroalimentare italiano. “Ma non si può abbassare la guardia e dormire sugli allori. I primi mesi del 2022 parlano ancora di crescita nelle esportazioni, ma la Francia, competitor n. 1, cresce molto più di noi. Nella grande distribuzione si sta verificando quello che temevamo, ovvero un calo dei volumi anche in relazione all’aumento dei prezzi dovuto all’aumento di costi energetici e di materiale come bottiglie, carta e così via, con uno scontrino medio che va diminuendo, e nella ristorazione c’è un miglioramento netto, ma abbastanza ovvio visto che il confronto nella prima parte dell’anno è con un avvio di 2021 ancora parte in lockdown e parte con forti restrizioni. Ed i livelli pre-pandemici sono ancora lontani”. Così a WineNews, Vittorio Cino, dg Federvini, traccia un quadro di massima che sarà approfondito con tavoli tematici e ricerche ad hoc nell’assemblea generale, di scena l’8 giugno, a Palazzo Rospigliosi, dove saranno presentati i dati raccolti dall’Osservatorio Federvini sull’andamento del settore (vini, spiriti, aceti) nei primi mesi 2022. Con i dati che saranno illustrati da Bruna Boroni, Director Industry Away From Home di TradeLab, Denis Pantini ed Emanuele Di Faustino, responsabile Unit agroalimentare e Senior Project Manager Nomisma. E con tavoli tematici a cui prenderanno parte Micaela Pallini, presidente Federvini, Albiera Antinori, presidente Gruppo Vino Federvini, Giuseppe D’Avino, presidente Gruppo Spiriti Federvini, Giacomo Ponti, presidente Gruppo Aceti Federvini. Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo De Castro, Eurodeputato in Commissione Agricoltura Ue, Dario Stefano, presidente Commissione Politiche dell’Unione Europea al Senato della Repubblica, Filippo Gallinella, presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ed i sottosegretari alla Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, agli Affari Esteri Manlio di Stefano, alla Salute Andrea Costa. Al centro (e in approfondimento) tre sfide, legate a reputazione, internazionalizzazione, ripresa economica. |
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Dalla Cantina Masseto dello studio Zitomori a Bolgheri, dove c’è anche la Cantina del Bruciato di Guado al Tasso di asv3-officina di architettura e Fiorenzo Valbonesi per Antinori, committente della Cantina Antinori nel Chianti Classico di Archea Associati, a Podernuovo, la “Bulgari Winery” di Alvisi Kirimoto sempre in Toscana; da Feudo di Mezzo sull’Etna di Santi Albanese e Gaetano Gulino per Planeta, ai progetti di Markus Scherer per Nals Margreid e dello studio Bergmeisterwolf per Pacherhof in Alto Adige; da Pizzolato di Made associati a Villorba, a Gorgo a Custoza di Bricolo Falsarella, e alla Cantina dei 5 Sogni di Matteo Clerici-Fondamenta-hus nelle Langhe. Ecco le “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, nel volume di Roberto Bosi e Francesca Chiorino per Electa, con i progetti più interessanti che raccontano il fenomeno delle “cantine d’autore”. |
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Un unico calice di vino in una bottiglia di design “pret à porter”: l’ultima tendenza per degustare si chiama “FirstGlass”, come la startup made in Italy che l’ha ideata in un mercato, quello del packaging monodose, che cresce del +12% all’anno in Italia e secondo le stime raggiungerà 47 miliardi di dollari nel mondo nel 2025. Nella “Milano Design Week 2022”, al via da oggi, è questo solo uno dei tanti progetti con i quali anche vino e cucina sono da sempre protagonisti del “Fuorisalone”. Come nell’“Antropocena”, una riflessione sul food e il digitale, dalla preistoria al futuro, al ristorante Desco con Naba. Ma anche una storica griffe come Guido Berlucchi fa il suo ingresso nel mondo del design living, official sparkling wine con il Franciacorta Berlucchi ‘61 Brut della Dimoregallery del duo di designer Emiliano Salci e Britt Moran, in Via G. B. Sammartini, in in un paesaggio urbano che sembra un quadro di Mario Sironi. A proposito di bollicine, il Prosecco Doc bio di Ponte1948 brinda al lancio della collezione di maglieria in una fibra di cellulosa estratta da legno, ideata dalla designer Diletta Cancellato per cU. Il Temporary Bistrot & Restaurant Famiglia Rana torna da Nonostante Marras, mentre l’Arci Bellezza ospita le cucine da esterno di Very SImple Kitchen. |
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Un viaggio attraverso le vecchie annate di Brunello di Montalcino della storica cantina Il Poggione della Famiglia Franceschi, icona di longevità, con un brindisi di eccezione e di grande emozione: l’annata 1945, vendemmiata con il cuore leggero e gioioso per la fine della Seconda Guerra Mondiale. Un brindisi che emoziona, condiviso con Monica Larner, Italian Editor “Robert Parker Wine Advocate” (in un video, su Instagram, in approfondimento), che vogliamo immaginare di buon auspicio per una nuova, rapida pace in questi tempi complicati. |
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13 cantine, che mettono insieme 800 ettari vitati dedicati al vino principe della Valpolicella, l’Amarone, capaci di sviluppare un fatturato aggregato di 81 milioni di euro, il 23% del giro d’affari complessivo dell’Amarone, di cui, insieme, mandano sul mercato 2.3 milioni di bottiglie, il 15% del totale, per il 68,5% vendute in tutto il mondo, Canada, Usa, Svizzera e Germania in testa: è il ritratto delle “Famiglie Storiche”, 13 cantine, Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato, associazione di produttori al cui vertice, ora, è stato eletto Pierangelo Tommasi, ai vertici di Tommasi Family Estates, una delle realtà più importanti d’Italia. Sabrina Tedeschi, invece, diventa presidente dell’Antica Bottega del Vino di Verona, une dei templi del vino mondiale, di proprietà delle Famiglie. |
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A WineNews la firma dall’Italia per “Jancis Robinson”: “ci sono tanti territori in fermento, nuovi, anche grazie a giovani con nuove idee, o con tante novità (come l’Abruzzo del vino, dove i produttori, insieme nel Consorzio Vini d’Abruzzo, grazie al quale abbiamo incontrato Speller, stanno lavorando a far crescere la qualità e la tipicità di una produzione ancorata a Montepulciano e Trebbiano, ndr) di cui dobbiamo parlare al mondo, affinchè il vino italiano continui ad essere attraente”. |
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