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N. 3.385 - ore 17:00 - Mercoledì 30 Marzo 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Dopo cinque anni di attesa, finalmente, l’Euipo, l’Ufficio Marchi Europeo, dà piena ragione al Consorzio per la tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar, che, nel 2017, aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. In particolare, spiega una nota del Consorzio guidato da Albiera Antinori, l’Euipo afferma la forte somiglianza dei due nomi e il rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro, ribadendo la massima tutela delle denominazioni contro ogni tipo di evocazione. |
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Torna, al gran completo, Vinitaly, con un ampio respiro internazionale, che, nei piani di Veronafiere, è destinato ad aumentare ancora, sia come incoming che come presenza di espositori stranieri. Torna in un contesto complesso, l’evento principe del vino italiano, con le criticità legate al caro materie prime, alla scarsità di approvvigionamento di materiali come carta e bottiglie, e alla crisi internazionale innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina. Ma i numeri di quello che si troverà a Veronafiere, dal 10 al 13 aprile (con la tradizionale Anteprima di “Opera Wine” by “Wine Spectator” & Veronafiere il 9 aprile, con 130 grandi griffe del vino italiano in degustazione, nelle Gallerie Mercatali; e con la stessa “Wine Spectator” che bissa, in fiera, il 10 aprile, per la prima volta insieme a “The Wine Advocate”, altra testata ai vertici mondiali della critica del vino, con le giornaliste Alison Napjus e Monica Larner, che guideranno una degustazione dedicata a “6 iconic women in Italian wine”, ovvero Albiera Antinori, Priscilla Incisa della Rocchetta della Tenuta San Guido/Sassicaia, Marilisa Allegrini, Elisabetta Foradori, Elena Fucci e Arianna Occhipinti), sono da scenario pre-pandemico: 4.400 aziende espositrici, da 19 Paesi, 700 top buyer da 50 Nazioni già accreditati, con Usa e Canada al top, ma anche tanta Europa e l’Africa, grazie al lavoro con Ice Agenzia. “È quasi una rifondazione - ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - in questi due anni senza eventi l’export è cresciuto, ma solo per le aziende più grandi. Le medio piccole hanno sofferto, e questo conferma che le fiere sono importanti per la maggior parte delle nostre imprese. Un euro investito in fiera ne genera 60 di business e 23 di indotto”. Ma Vinitaly, “fondamentale per il vino, che vale il 13% dell’export agroalimentare”, ha detto il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, guarda ad un futuro nuovo, che si muove su tre pilastri, “concordati” con le imprese, sondate da una ricerca dell’agenzia Roland Berger, ha spiegato il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani: “crescita internazionale e perfezionamento qualitativo dei buyer, ulteriore riduzione selettiva di wine lover in fiera, più strumenti online in favore del business to business, adeguamento dei servizi logistici della città” (in approfondimento). |
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È una vittoria importante, sul punto ed in prospettiva, quella del Consorzio per la tutela dei Vini Bolgheri contro il tentativo di registrazione del marchio “Bolgaré”. Per tutto il sistema delle Dop italiane ed europee, perchè vede riaffermato dall’Euipo il principio che un marchio di territorio non può essere in alcun modo evocato da chi non ne ha diritto. E questo, spiega l’avvocato Paola Stefanelli, che ha difeso Bolgheri insieme a Bugnion, fa ben sperare anche sul fronte della querelle che vede l’Italia contrapposta alla Croazia, che ha chiesto alla Commissione Ue la registrazione del menzione tradizionale Prosek, per la quale è arrivato un primo via libera, ma alla quale si sono opposti i Consorzi del sistema Prosecco, ma anche altre realtà ed istituzioni italiane ed europee, contro quello che a detta di molti sarebbe un vulnus per l’intero meccanismo di tutela delle Dop. |
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C’è chi è un pioniere, come Eataly, che dopo aver fatto conoscere le piccole produzioni d’eccellenza italiane nel mondo, vuole arrivare al 100% di prodotti bio in vendita online e onland. E c’è chi, scommettendo sul food & drink solo made in Italy, vive una “seconda giovinezza”, come Postalmarket, che ora punta all’estero. Ma c’è anche chi, per la prima volta, ha scelto di rivolgersi ai privati puntando sull’e-commerce degli ingredienti gourmet degli chef, come Longino&Cardenal. Per tutti, ci sono i produttori locali nel futuro della distribuzione per portare all’estero il vero made in Italy, come è emerso dal confronto tra nuovi modelli distributivi per i prodotti di filiera corta con il Gastronauta Davide Paolini, a “Taste 2022” a Firenze. Con esperienze di successo, come Cortilia, che, nata solo online, per portare la spesa di prodotti della campagna in città, ora vuole affacciarsi anche nel mondo “fisico”. O come “Genuino.0”, che senza magazzino e stoccaggio per garantire la freschezza dei prodotti consegna dal produttore al consumatore in 24 ore. Un futuro che non può che essere “a scaffale e online, perché il mercato mondiale del cibo sul web è meno del 4% - ha detto Oscar Farinetti, fondatore di Eataly - e crescerà, ma siamo impegnati anche “politicamente” sull’onland perché crediamo nelle relazioni umane, soprattutto in Italia”. |
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Arrivano anche buone notizie per il vino italiano: in due anni di pandemia sono cresciuti i consumatori (lo bevono 9 italiani su 10), soprattutto tra i giovani. Le battaglie salutiste non spaventano i wine lover: per la maggior parte di loro non fa affatto male un consumo moderato (e solo 1 su 10 sa cosa sia il famigerato Nutriscore). Biologico e vitigni autoctoni sono tra i valori più importanti nella scelta, e cresce la mixology. Così l’indagine “Gli italiani e il vino”, dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. |
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Cresce ancora la quota di Red Circle Investments, la società di investimento di Renzo Rosso, patron di Diesel, in Masi Agricola, che adesso controlla il 10% della griffe dell’Amarone, il cui azionariato resta saldamente nelle mani della famiglia Boscaini, con i fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini che detengono il 24,5% a testa delle quote (per un totale del 73,5% in mano alla famiglia). Un ulteriore 4% della società, quotata in Borsa nell’indice Euronext Growth Milan (dedicato alle Pmi dinamiche e competitive, in cerca di capitali per finanziare la crescita), era invece stato acquisito, a febbraio 2022, dalla Fondazione Enpaia - Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza degli Addetti e Impiegati in Agricoltura. |
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“Le pratiche virtuose generano una nuova sensibilità organolettica, e il futuro è lì. Chi ancora cerca la perfezione assoluta non capisce che il valore degli anni a venire sarà la diversità. La sostenibilità ambientale non è sufficiente, ci vuole il rispetto per i lavoratori”. A WineNews, il pensiero del fondatore di Slow Food Carlo Petrini, di fronte alla rivoluzione della transizione ecologica, capace di regalare ai vignaioli la libertà di fare i vini che hanno sempre sognato, senza chimica e nel rispetto del lavoro, perché produrre vino è una forma d’arte, che tiene insieme etica ed estetica. |
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