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N. 3.327 - ore 17:00 - Venerdì 7 Gennaio 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il 2021 appena concluso è stato un altro anno record per gli investimenti sul segmento dei fine wines. A confermarlo gli indici più importanti del Liv-Ex, riferimento del mercato secondario. Il Liv-ex 100 è cresciuto del 23,1% sui 12 mesi (migliore degli italiani per rivalutazione è il Tignanello 2015 di Antinori, +47,7%). Bene anche il Liv-Ex 1000, il più ampio di tutti, cresciuto del +19,1%. E di cui fa parte anche l’Italy 100, che dopo un 2020 da assoluto protagonista ha performato meno del mercato, ma è cresciuto comunque di un robusto +13,9%. Nell’anno in cui il Liv-Ex ha raggiunto il record in valore, numero di vini scambiati e membri. |
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Manca ancora l’ufficialità, ma la “Settimana delle Anteprime di Toscana”, stando agli ultimi rumors raccolti oggi da WineNews, va verso lo slittamento: troppo ingarbugliata la situazione attuale - con i numeri dei contagi ormai fuori controllo ed il nuovo decreto legge che entrerà in vigore dal 15 febbraio 2022 - per garantire il “naturale” svolgimento dal 12 al 18 febbraio. Si sta lavorando per una riprogrammazione, nell’ultima decade di marzo, prima della ProWein di Dusseldorf (in calendario dal 27 al 29 marzo). L’obiettivo è quello di garantire il programma anticipato da tempo, con la serata inaugurale nel “Salone dei Cinquecento” in Palazzo Vecchio a Firenze, con la grande cena di gala con tutti i Consorzi riuniti, e poi gli eventi tra Firenze ed i diversi territori, con le degustazioni e le presentazioni di Chianti, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano e di altre denominazioni toscane. Sul fronte delle fiere, la notizia di oggi arriva da “Wine Paris & Vinexpo Paris”, che ha confermato in maniera ufficiale il regolare svolgimento del primo appuntamento internazionale, dopo due anni, a pieno regime, dal 14 al 16 febbraio, con 2.800 espositori da 32 Paesi produttori. Ha preso, invece, una strada diversa “Millésime Bio”, la fiera dedicata alle produzioni green del Mediterraneo, in calendario il 24 e 25 gennaio e rimandata di cinque settimane, dal 28 febbraio al 2 marzo, aspettando che passi l’ondata epidemica. Non è in discussione Vinitaly 2022, confermato a Verona nelle date del 10/13 aprile, così come sembra al riparo da possibili spostamenti la ProWein di Dusseldorf (dal 27 al 29 marzo). Tornando al resto del panorama della “Anteprime del vino”, stando a rumors ben accreditati, intercettati da WineNews, va verso il rinvio, praticamente certo, “Grandi Langhe”, kermesse firmata dal Consorzio di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in partnership con quello del Roero, in calendario il 31 gennaio e 1 febbraio. Cancellata, e ancora in attesa di riprogrammazione, sempre secondo rumors WineNews, è “Anteprima Amarone 2017”, che il Consorzio di tutela dei Vini della Valpolicella aveva programmato il 4 e 5 febbraio (e dove già non era prevista la presenza fisica dei produttori, ndr). |
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Non si arresta il volo dell’e-commerce, con il mercato delle bevande alcoliche online destinato a crescere del 66% tra il 2020 e il 2025, arrivando a valere 42 miliardi di dollari, pari al 6% del commercio enoico globale (era il 2% nel 2018). Così una ricerca dell’Iwsr - International Wine & Spirit Research, sui consumatori di 16 Paesi focus, che sottolinea come, se nel 2019 la crescita fu del +12%, il 2020 ha segnato la svolta, chiudendo al +43% all’apice della crisi pandemica, specie grazie a Cina e Usa. Oggi, un quarto dei consumatori di alcolici - e quindi di vino - nel mondo fa acquisti online, e 2 su 3 hanno comprato una bottiglia su un e-commerce già prima della pandemia. I dati Iwsr mostrano che il vino è la categoria di bevande alcoliche più rilevante nella maggior parte degli e-commerce dei diversi mercati, rappresentando il 40% del valore totale. |
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Santa Margherita, polo enoico della famiglia Marzotto, attraverso il suo ramo operativo in America, Santa Margherita Usa, ha acquisito la maggioranza della Roco Winery, una delle cantine più prestigiose dell’Oregon, nella Willamette Valley. Santa Margherita, già leader del Pinot Grigio in Usa, investe così in uno dei territori che, in pochi anni, è diventato tra i riferimenti mondiali per il Pinot Nero. Ma, soprattutto, si apre il canale direct-to-consumer, in forte crescita sul mercato n. 1 del vino italiano. “È per noi un’operazione strategica - spiega, a WineNews, il Ceo di Santa Margherita, Beniamino Garofalo - che oltre ad aggiungere un brand prestigioso al nostro perimetro, ci permetterà di vendere i vini del gruppo Santa Margherita direttamente al consumatore finale in 17 Stati americani, tra cui Florida, California e Washington, cosa che il sistema americano consente di fare solo alle cantine statunitensi. Così, con la proprietà (in maggioranza, ndr) di Roco Winery, potremo dialogare direttamente con il consumatore finale americano, fargli conoscere meglio le storie dei nostri vini e altri prodotti che magari ancora conosce meno, e vendergli direttamente i nostri vini. Con una selezione diversa, ovviamente, da quella che attualmente va nella distribuzione classica”. |
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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, sul rilascio delle autorizzazioni per nuovi impianti viticoli, si aggiunge un tassello importante all’annualità 2022 dell’Ocm Vino. In tutto, 6.964 ettari, pari all’1% della superficie vitata nazionale al 31 luglio 2015, integrata dalle superfici corrispondenti ai diritti di impianto, di reimpianto e da riserva che potevano essere convertiti in autorizzazioni al 1 gennaio 2016, nonché delle superfici autorizzate di nuovi impianti oggetto di rinuncia nella annualità 2021. |
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Il rapporto qualità-prezzo sul mercato Usa, determinante, è il focus della “Top 10 Values of 2021” by “Wine Spectator”, che mette in fila i migliori vini assaggiati dalla rivista americana valutati con almeno 90 punti e con un costo a bottiglia sotto i 40 dollari allo scaffale. E l’Italia, come sempre, è ben presente, con una grande e strutturata realtà del vino italiano, come Castello Banfi della famiglia Mariani, al n. 2 con il suo Chianti Classico 2019, e una piccola griffe come Alois Lageder, al n. 6 con il Pinot Grigio Vigneti delle Dolomiti Terra Alpina 2019. Due realtà diversissime tra loro, ma riferimenti nei loro territori, Banfi a Montalcino e in Toscana, Alois Lageder in Alto Adige, capaci di esprimere grande qualità sia con vini di altissima gamma e prezzo, che con etichette alla portata di un pubblico più ampio. Al n. 1 il Sauvignon Blanc Marlborough 2021 di Allan Scott, dalla Nuova Zelanda. |
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Il pensiero dello storico e professore dell’Università di Firenze: “dobbiamo tornare ad un modo più sobrio di mangiare, con maggiore equilibrio, se vogliamo essere più in equilibrio con la natura e con gli altri. Dobbiamo recuperare alcuni valori che ci portiamo dietro dal passato, anche se oggi restano sullo sfondo. Pensiamo alla Dieta Mediterranea, che è incardinata su tre simboli di sacralità cristiana: il pane, l’olio ed il vino”. |
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