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N. 3.747 - ore 17:00 - Giovedì 13 Luglio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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L’indice eWibe Fine Wines - che include le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi - ha registrato un +1,7% nel primo semestre 2023, con l’Italia che continua a trainare il settore, grazie ad una crescita del +3,3%, trascinata dai vini di Toscana (+3,3%) e Piemonte (+2,6%). Secondo l’Osservatorio eWibe le etichette che hanno incrementato maggiormente il proprio valore sul mercato sono quelle di Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009 (+54,7%), Le Pergole Torte 2012 (+29,1%) e Tignanello 2020 (+26,9%), mentre il Sassicaia 2020 di Tenuta San Guido ha catalizzato il maggiore interesse sulla piattaforma. |
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Il mondo sta cambiando velocemente, in tanti aspetti della vita. C’è una maggiore attenzione al benessere, non solo materiale e legato alle quantità di consumo, come è stato nel passato e negli anni del boom economico, ma sempre a quello “spirituale”, che chiama in causa la piacevolezza di un’esperienza, e con un occhio sempre più attento al tema del wellness e della salute, come sottolineato anche da Giuseppe Schirone (ricercatore Prometeia). Ed il vino non fa eccezione. E, con in consumi che per tutti questi fattori, in quantità, saranno inesorabilmente in calo, almeno da qui ai prossimi 20 anni, anche per l’invecchiamento della popolazione che oggi beve di più, con i giovani che non bastano a “rimpiazzarla”, il focus sarà sulla costruzione del valore, sulla quale serve un cambio di passo. E se allora, come succede con la moda, è fondamentale puntare sul segmento del lusso, “che è quello che garantisce più margine, che non conosce crisi e che consente di fare le cose migliori, più buoni e più sostenibili, perchè porta più risorse”, ha detto Renzo Rosso, alla guida di Diesel e di tanti altri top brand della moda, ma anche produttore di vino con il suo gruppo “Brave Wine” (con cui gestisce la sua cantina di Marostica, Diesel Farm a Marostica, e le partecipazioni in cantine come Benanti, sull’Etna, e Josetta Saffirio, nelle Langhe, e Masi Agricola, in Valpolicella, e che guarda allo sbarco a Montalcino, come raccontato a WineNews in questo video), sulla premiumizzazione concorda anche Lamberto Frescobaldi, imprenditore alla guida di uno dei nomi più importanti del vino italiano, e presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), che, però, sottolinea come non si debba dimenticare tutta quella fascia di mercato “dove il rapporto tra qualità e prezzo è determinante, perchè come succede nel mercato delle auto, i riferimento sono i grandi modelli di Bmw o di Audi, per esempio, ma alla fine l’auto più venduta è la Fiat Panda”. Messaggi e riflessioni (in approfondimento) arrivati dall’assemblea generale Unione Italiana Vini (Uiv), ieri a Roma, con i dati dell’Osservatorio Uiv sull’outlook al 2040, alla presenza, tra gli altri, del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e di imprenditori come Bernabò Bocca (presidente di Federalberghi) e Riccardo Illy (Polo del Gusto). |
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La primavera più piovosa degli ultimi anni ha precipitato il vigneto italiano in una dura lotta alla peronospora, che ha colpito soprattutto i vigneti di Abruzzo e Marche, senza risparmiare però quelli del resto del Centro Italia, come raccontato da WineNews. Certo non un bel viatico, per i vignaioli, in vista della vendemmia, e non consola affatto il dover condividere le stesse battaglie con i vigneron di Bordeaux, dove la peronospora, alla seconda ondata, ha riguarda il 90% del vigneto, con 1 grappolo su 2 contaminato, secondo i dati della Camera dell’Agricoltura. Una situazione mai vista prima, almeno a memoria d’uomo, ed a poco sono bastati i 12, talvolta 14, passaggi in vigna con i trattamenti, per provare ad arginare un dramma che non risparmia nessuno: alcuni viticoltori hanno già perso tutto, stretti nella morsa di caldo e umidità. |
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Catena Zapata, in Argentina, è la cantina più bella del mondo, mentre Ceretto, icona delle Langhe, con il suo “Acino” sui vigneti e non solo, è la più bella di Italia. E’ il verdetto della “World’s Best Vineyards 2023”, annunciata ieri (nella tarda serata), in Rioja, che vede così la celebre cantina argentina raggiungere nella “Hall of Fame” (e per questo fuori gara) la monumentale cantina Antinori nel Chianti Classico, al n. 1 nel 2022, e Zuccardi Valle de Uco, ancora dall’argentina (al top per tre anni consecutivi, dal 2019 al 2021, in un periodo, però, condizionato dal periodo del Covid, e con una lista meno dinamica, ndr). E se a completare il podio 2023 ci sono altre due cantine di enorme fascino come Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal in Rioja, in Spagna, e Vik, dalla Cachpoal Valley, in Cile, la Ceretto, guidata da una delle famiglie che più hanno segnato la storia recente dell’enogastronomia delle Langhe, con il vino, ma anche con i noccioleti e con l’alta ristorazione, con il Piazza Duomo di Alba, tre stelle Michelin, insieme allo chef Enrico Crippa, e alla sottostante trattoria d’autore La Piola, è in questa edizione l’unica realtà italiana in “Top 50”, al n. 29, accompagnata, nelle prime 100 posizioni, da cantine del calibro di Villa Sandi, Tenuta San Leonardo, Donnafugata, Tenuta Cavalier Pepe, Castello Banfi e Ferrari Trento. |
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É uno speciale laboratorio per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità psico-motorie: i ragazzi de “L’Orto di Paolo”, un centro diurno di Ascoli, sono i protagonisti delle vendemmie “speciali” di Velenosi Vini, una delle cantine simbolo delle Marche. Sinergia iniziata in piena pandemia, per un progetto che concilia solidarietà e sostenibilità e che culmina nella produzione di due vini, il Falerio e il Rosso Piceno Superiore. Quest’anno la donazione per la cooperativa sociale che gestisce il progetto è di 9.000 euro (+22% sul 2022). |
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Da decenni entra ogni domenica nelle case degli italiani a pranzo, parlando di agricoltura, ma sempre più anche di enogastronomia, vino, paesaggi, storia e folclore. E continuerà a farlo ancora “Linea Verde”, che, dal 17 settembre 2023, tornerà in onda su Rai1, dalle ore 12:20 alle ore 13.25, una fascia oraria importantissima, dove la trasmissione, il cui n. 1 degli autori è il giornalista Camillo Scoyni, forte dei suoi 3,5 milioni di telespettatori e di uno share superiore al 24%, tirerà come sempre la volata al Tg1. La novità è nella conduzione della trasmissione: con Beppe Convertini che, dopo il successo delle ultime stagioni proprio a “Linea Verde”, passa a condurre “UnoMattina in Famiglia”, ora accanto a Peppone (Giuseppe Calabrese), ormai volto storico ed ironico della trasmissione, arriva Livio Beshir, attore, conduttore e già da molti anni in Rai. |
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Viaggio tra le bellezze e le unicità delle cantine murate nella città disegnata da Michelozzo, Baldassarre Peruzzi, Il Vignola e non solo. E che oggi è conosciuta per mille motivi, come raccontano a WineNews, dalla grande cena in Piazza Grande voluta dal Consorzio del Vino Nobile, la regina dell’atletica italiana, Sara Simeoni, il presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella, “Tinto” Nicola Prudente, conduttore ed autore di radio e tv (Rai), ed Enrico Bartolini (lo chef con più stelle Michelin d’Italia).
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