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N. 3.506 - ore 17:00 - Giovedì 15 Settembre 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Un “100” segna il passaggio dallo status di grande vino a quello di vino mito. Specie se ad assegnarlo è un magazine come “Decanter”, punto di riferimento sul mercato britannico, ma letto in tutto il mondo, che negli ultimi tempi ha premiato il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido, il Brunello di Montalcino Riserva Ripa al Convento 2016 di Castelgiocondo (Frescobaldi) e l’Amarone della Valpolicella Fieramonte 2015 di Allegrini. “A cui vanno aggiunti i “100” al Barolo Pira Vecchie Viti 2016 ed al Barbaresco Pajè Riserva 2006 di Roagna, al Masseto 2001 e all’Ornellaia 2013”, ricorda a WineNews Aldo Fiordelli, firma di “Decanter” dal 2016. |
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“Terra Madre Salone del Gusto” sarà “la ripresa di una rete internazionale che coinvolge 150 Paesi, con migliaia di comunità di contadini, allevatori, artigiani, cuochi e attivisti che dai cinque Continenti si confronteranno sulle tematiche dell’ambiente, della biodiversità e della difesa del patrimonio alimentare”. Lo ha detto, a WineNews, il fondatore di Slow Food, Carlin Petrini sul più importante evento internazionale della Chiocciola dedicato al cibo, che torna a Torino con l’edizione n. 14 e il claim “#RegenerAction” (Parco Dora, 22-26 settembre). Dove “ci saranno dibattiti con personaggi di levatura internazionale, molti dei quali sono sconosciuti al grande pubblico, ma nei loro Paesi hanno un’incidenza rilevante. Sarà un appuntamento importante da seguire soprattutto sui temi, e dal quale dovrà arrivare al mondo il messaggio che questo sistema alimentare deve cambiare perché ci porta verso il disastro ambientale irreversibile”. “Attuare sistemi rigenerativi e agroecologici su larga scala attraverso il lavoro dei giovani e delle comunità locali ci può permettere di contrastare le conseguenze della crisi climatica e garantire una vita sostenibile e dignitosa non solo alla generazione attuale, ma anche alle future”, ha aggiunto il neo presidente Slow Food Edward Mukiibi. Insieme a loro, si confronteranno personalità come le urbaniste Elena Granata e Larissa Mies Bombardi, l’architetto Carolyn Steel e Rupa Marya, medico e attivista, Michael Moss, reporter del “The New York Times” Premio Pulitzer nel 2010, e l’economista Raj Patel, il filosofo Telmo Pievani e Selma Dealdina di Amnesty International, il rapper Willie Peyote e gli antropologi Marco Aime e Vito Teti, Corinna Hawkes, direttrice del Centro per le politiche alimentari della City University di Londra, la grande artista Otobong Nkanga e Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Francesco Profumo, Cecilia Strada e Giuseppe Lavazza. Ma anche l’attivista messicana Dali Nolasco Cruz, la cubana esperta in agroecologia Leidy Casimiro Rodriguez, Melissa Le Court de Billot, che in Sudafrica combatte contro gli Ogm, Stephano Msuya, creatore di orti scolastici in Tanzania, lo chef ucraino Yurii Kovryzhenko, e Abdullah Faiz, rettore dell’Università di Herat fuggito dall’Afghanistan. |
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Il processo di aggregazione ed il tema dimensionale, sono argomenti fondamentali per la crescita del settore vino, come emerso dal “Wine & Food Summit”, organizzato da Pambianco e PwC, di scena ieri a Milano. Ad oggi, le prime 10 aziende fatturano oltre 3 miliardi di euro, pari al 27% della produzione italiana, con una crescita del 12% annuo dal 2019. Non è un caso, quindi, che cresca l’interesse del Private Equity per il vino italiano, anche a livello internazionale: continuerà, nei prossimi anni, ad essere uno dei principali motori di aggregazione, attraverso l’offerta di risorse finanziarie e di competenze specifiche, e garantendo la possibilità di investire nella crescita dimensionale delle cantine attraverso operazioni di mergers & acquisitions e di consolidamento, oltre che promuovendo la quotazione in Borsa. |
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Un quadro enoico peculiare, raccontato dalle cantine, perlopiù piccole o piccolissime, del Belpaese, sempre nuove, in un processo di “continua scoperta, che fa emergere realtà cui offrire la ribalta, ma anche territori, come la Sardegna, capaci di sfornare ogni anno prodotti sempre più interessanti, un fenomeno vero, vivace e giovane”. Così, a WineNews, Paolo Massobrio svela la “Top Hundred 2022”, i 100 migliori vini d’Italia (cui si aggiungono 40 “Fuori di Top”), selezionati insieme a Marco Gatti. Al vertice, i “Top dei Top”, l’eccellenza per ogni categoria, che vedono primeggiare tra i rossi l’Amarone della Valpolicella Valpantena 2017 della cantina Costa Arènte di Grezzana, tra i bianchi il Valle d’Itria Verdeca “Chakra Essenza” 2020 di Giovanni Aiello di Putignano, tra i rosati il Terre di Cosenza San Vito di Luzzi della cantina Vivacqua di Luzzi, tra gli spumanti il Bianchello del Metauro Spumante Brut Metodo Classico Millesimato “Conte Giulio” 2015 della cantina Bruscia di San Costanzo, e tra i passiti il Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice 2016 del Castello di Radda di Radda in Chianti. “La parte del leone la fa la Toscana (21), seguita dal Piemonte (19), con prodotti inconsueti come il Moscato secco, il Ruché e il Timorasso”, aggiunge Paolo Massobrio (continua in approfondimento). |
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Le “alte bollicine del Piemonte” accompagneranno anche quest’anno i piatti a base di Tartufo Bianco d’Alba: l’Alta Langa Docg è official sparkling della storica Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la n. 92, di scena dall’8 ottobre al 4 dicembre nel territorio di Langhe, Roero e Monferrato Patrimonio Unesco. Un connubio cibo-vino il cui abbinamento perfetto sarà suggellato dalle “Cene Insolite”, cucinate dagli chef stellati, in luoghi dal grande valore storico e simbolico, che solitamente non ospitano pranzi e cene. |
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C’è il più grande produttore di nocciole del Regno Unito, Allens Farm, con le sue 2.700 piante, ma anche un piccolo produttore di succo di mela, Sandringham Apple Juice, che usa solo le mele prodotte nei 12 ettari aziendali, così come uno dei principali gruppi del vino e degli alcolici al mondo, la Martini, che dal Piemonte ha conquistato la miscelazione internazionale. Tanta è la varietà dei produttori del food & beverage che hanno meritato il “Royal Warrant”, l’onorificenza conferita dalla Famiglia Reale Britannica a un’attività commerciale che abbia svolto, o che svolga tuttora, servizi per la Corona Inglese. Storiche le partnership con il wine merchant Berry Brothers & Rudd (1903) e con il mitico tè Twinings (1837), ma l’elenco è ricco di sorprese, dalla Schweppes ai tanti Champagne ... |
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La bellezza del territorio, la natura che l’ha definito, la mano dell’uomo che ha dipinto vigne e campanili per uno spettacolo ricco di vita: WineNews tra le colline del Prosecco, dove nascono le bollicine che hanno conquistato il mondo. Qui, tra i filari di Glera, la vendemmia restituisce un’annata difficile, salvata dalle piogge di agosto, mentre i produttori devono fronteggiare il difficile contesto economico. Ne abbiamo parlato con Diego Tomasi ed Elvira Bortolomiol, rispettivamente direttore e presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. |
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