Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 3.846 - ore 17:00 - Venerdì 1 Dicembre 2023 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | “Il vino oltre ad essere una passione è anche la prova dell’amicizia, dell’attaccamento alle proprie origini, per me è questo: l’uva cresce nel paese dove era nato mio nonno e ciò mi collega a questa terra, lo vivo come qualcosa di antico”. Parola, a WineNews, di Stefano Belisari, ovvero Elio, musicista e storico leader e cantante degli “Elio e le Storie Tese”, ma anche “Un Vignaiolo come noi”, premio ricevuto dalla Fivi nel “Mercato dei Vignaioli Indipendenti” di scena nei giorni scorsi a Bologna. Elio che è anche, in qualche modo, viticoltore: le sue uve vanno all’azienda marchigiana Fiorano, vicino a Cossignano, paese d’origine del nonno materno.
| |
|
| | L’export che frena, la gdo dove calano i volumi e crescono i valori, ma solo per alcune categorie, mentre nel fuori casa, che tutto sommato tiene, in estate sono crollati i consumi nelle occasioni serali (aperitivi e dopocena): è lo status quo che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Federvini, a cura di Nomisma e TradeLab. Che dipinge un quadro ormai noto, e sul quale pesano le incertezze legate alla limitata crescita del Pil e al trend dell’inflazione, che mette a rischio la resilienza dei comparti cardine della Federvini. “Il flebile segno più del prodotto interno lordo nazionale (+0,7% nel 2023 con previsione di +0,8% per l’anno prossimo) è di fatto neutralizzato dal trend inflattivo (+1,8% sul 2022). Scenario in chiaroscuro che ha influenzato il clima di fiducia di imprese e consumatori: dopo una parziale stabilità nel primo semestre 2023, si registra una flessione a partire dall’estate”, spiega Federvini. Sul fronte delle esportazioni dei vini, l’Italia registra nei primi 8 mesi 2023 un -0,7% a valore, e +0,8% a volume (come già segnalato da WineNews, su dati Istat). Un dato che, in ogni caso, va ponderato alla luce del record registrato nel 2022, anno in cui si è concretizzata una forte ripresa dopo il periodo pandemico, tanto è vero che sulle esportazioni pre-Covid (2019), l’incremento nelle quantità risulta vicino al +4%. Venendo alla gdo, invece, nei primi 9 mesi 2023, il vino registra un +3,3% sul 2022 per un ammontare superiore ai 2 miliardi di euro. Sul totale delle vendite la categoria dei fermi e frizzanti ricopre la quota più ampia (77%), seguita dagli spumanti (21,8%) e dal vermouth (0,7%). Positivo il trend di vendita degli spumanti (+6,2% a valore) con la categoria dei fermi e frizzanti che cresce del 2,6% a valore, sostenuta dal gradimento dei vini a marchio Igp (+3,5% a valore) e Dop (+2,7% a valore). Guardando al fuori casa, ancora, il trend, evidenziato dall’approfondimento a cura di TradeLab nell’Osservatorio Federvini, rivela un incremento di spesa di 2,5 miliardi di euro sull’anno scorso (+4,3% in termini di valore del mercato). Le bevande alcoliche hanno rappresentato il 12% del totale dei consumi (1,1 miliardi di consumazioni di vino e spiriti nei primi 3 mesi 2023). Il consumo di vino e dei cocktails alcolici è cresciuto dell’1%, quello delle bollicine del 9%. | |
|
| | Cos’è il lusso? Se per i consumatori del mondo è soprattutto rappresentato da gioielli e orologi (71,2%), e da vestiti e accessori firmati e di design (53,6%), sul podio (indicato dal 45,6% delle persone), c’è anche avere una collezione di vini e di distillati. Che viene prima di viaggi e vacanze (40%), arte (37%), proprietà immobiliari (31%), e ancora, tra le altre cose, mangiare cibi esotici (22%) e cenare al ristorante (14,8%). Emerge da un sondaggio di Gwi, agenzia di ricerca inglese, che ha sondato le opinioni di oltre 10.000 persone in Paesi come Cina, Giappone, Francia, Regno Unito e Usa. Dalla ricerca, in particolare, emerge che se i baby boomers concepiscono come lusso soprattutto l’andare per Spa e centri benessere, la Gen X punta all’arte e la Gen Z alla tecnologia, e i Millennials sono coloro che amano soprattutto l’andare fuori per condividere un drink o un calice. | |
|
| | | In un periodo storico dove l’identità, e questo vale anche per il made in Italy a tavola, può essere messa a rischio da scelte forse non ben ponderate, e a volte dettate da “algoritmi”, anche in Europa, serve una consapevolezza sempre più forte. Così come serve continuare a difendere l’agroalimentare italiano, in ogni sede, puntando a fondo, invece, sulla cultura del cibo e del turismo di qualità come volano economico per gli anni a venire. Regole precise e tutela della propria diversità agroalimentare, sono due concetti che stanno a cuore a Massimo Cacciari, filosofo e politico italiano, professore emerito di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, intervistato da Winenews (in approfondimento). “Il rischio è che prevalga la logica del profitto e che i grandi gruppi multinazionali colonizzino ogni specificità, ogni individualità nelle produzioni e nelle eccellenze dei diversi Paesi. L’Italia, e l’Europa in generale, dovrebbero battersi per un assetto plurale che, in base a norme e regole precise, tuteli anche l’individualità e la personalità di ciascun Paese. Ma è in atto un processo che va in tutt’altra direzione, è un processo di omologazione e di pensiero unico dentro cui stanno anche le questioni che riguardano l’egemonia delle grandi corporazioni multinazionali su settori come l’agroindustria”. | |
|
| | | Il vino italiano conquista Parigi: ecco lo store di Signorvino, in un palazzo nella centralissima Place Saint-Michel, su tre piani, nel cuore del Quartiere Latino, che ha aperto oggi 1 dicembre (WineNews c’è, e lo racconterà in un video, nei prossimi giorni). L’enocatena fondata da Sandro Veronesi, arriva nella “Ville Lumière” con oltre 2.000 etichette della “grande cantina italiana”, per un calice di vino italiano, sempre più amato dai francesi (+20% l’export nei primi 8 mesi 2023), a due passi da Notre-Dame, con i sapori della tradizione del Belpaese. | |
|
| | “Vinitaly è il cuore della promozione del vino italiano, e può diventarlo a livello internazionale. Il Ministero vuole contribuire con le sue iniziative, vogliamo affermare che il vino è cultura. L’anno scorso lo abbiamo fatto portando le opere (i “Bacco” di Caravaggio e di Guido Reni, ndr), quest’anno, nel 2024, dal 14 al 17 aprile a Veronafiere, ci sarà un importante museo sul vino, ma inviteremo anche i Ministri dell’Agricoltura degli altri Paesi importanti per la produzione di vino, dei Paesi fondatori dell’Oiv (fondata nel 1924 da Italia, Spagna, Francia, Lussemburgo, Tunisia, Ungheria, Grecia e Portogallo, e oggi guidata dal presidente Luigi Moio, ndr), che ci possono garantire un confronto sui mercati del mondo”. Così il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a WineNews, nelle celebrazioni dei 100 anni del Crea Viticoltura ed Enologia, a Conegliano. | |
|
| | | A WineNews il nuovo regolamento Ue, a cui il settore guarda con qualche incertezza, spiegato dall’avvocato Marco Giuri (Studio Giuri di Firenze). “In etichetta cartacea andranno sempre tutte le indicazioni obbligatorie fra cui il valore energetico, mentre per tutti gli ingredienti e la tabella nutrizionale sarà possibile utilizzare il Qr code, con piattaforme digitali che potranno tradurre automaticamente in tutte le lingue Ue. Ci sarà qualche difficoltà iniziale, come per tutte le novità che cambiano il quadro normativo, ma poi le cose sono certo andranno a regime”. | |
|
|
|