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N. 3.813 - ore 17:00 - Lunedì 16 Ottobre 2023 - Tiratura: 31.191 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Nelle cantine italiane, al 30 settembre 2023 - con la vendemmia più scarsa degli ultimi sei anni ormai agli sgoccioli in molti territori - sono stoccati 42,8 milioni di ettolitri di vino, il 9,1% in più sul 30 settembre 2022, come sintetizzano i dati “Cantina Italia”, l’ultimo report redatto dall’Icqrf. Il 54,9% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, il 54,2% è a Dop, il 27,1% a Igp, ed i vini varietali costituiscono appena l’1,4% del totale. Come accade sempre, le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 58,2% del totale delle giacenze (in approfondimento). | |
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| | Gli scaffali di vino della grande distribuzione sono sempre più ben forniti. Chi sceglie una bottiglia spesso si trova di fronte una vera e propria enoteca dove etichette ben note convivono con vini più di nicchia, denominazione tra le più blasonate fanno bella mostra ma non mancano prodotti low cost. E allora cosa spinge i consumatori a scegliere, tra un’ampia gamma, una bottiglia rispetto ad un’altra? La voglia di socialità e di stare in compagnia, davanti ad un calice di vino. Una conferma del valore conviviale del nettare di Bacco, quella che arriva dalla ricerca che Carrefour ha commissionato a Swg, “Raccontare il vino, oltre l’etichetta”, illustrata alla “Milano Wine Week” 2023 - che si è conclusa ieri - per indagare i driver di scelta per l’acquisto del vino. Al fianco di Carrefour Italia nella ricerca anche due partner d’eccezione, quali Ferrari Trento, realtà di proprietà della famiglia Lunelli e vera istituzione nella produzione di bollicine made in Italy, e Gruppo Zonin1821, che, con i suoi oltre duecento anni di storia, è una delle più importanti aziende e delle più importanti famiglie del vino italiano.
L’indagine conferma che la maggioranza dei consumatori è mossa dallo stare in compagnia, giovani in primis. Il 44% della Gen Z dichiara di sentirsi festaiolo, e beve vino per stare con gli altri, vedendo quindi il prodotto come uno spunto per socializzare. Con l’alzarsi dell’età ci si sofferma maggiormente sulla qualità del prodotto, prendendosi il giusto tempo per degustarlo, nominata come occasione di consumo primaria dal 28% della Gen X. I Millennials, invece, sono un target senza troppe pretese sul vino, che ama circondarsi di momenti di scambio, davanti a un buon bicchiere, indipendentemente dalla conoscenza del prodotto: ben il 33% si definisce un consumatore di vino basico. Tra i canali di acquisto maggiormente consultati, il supermercato è quello preferito da oltre il 60% degli intervistati, mentre davanti allo scaffale la zona di provenienza del vino è il secondo fattore maggiormente osservato nella scelta. Dalla ricerca emerge un ulteriore aspetto interessante, collegato all’importanza dell’estetica delle etichette dell’industria vinicola. I giovani risultano essere più attratti dagli elementi innovativi di design (24%), da dettagli come rifiniture, rilievi e materiali particolari (21%). | |
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| | Una mobilitazione globale per trasformare il sistema agroalimentare, facendo in modo che produca più cibo per tutti utilizzando meno acqua: è “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare indietro nessuno” il tema della “Giornata Mondiale dell’Alimentazione” 2023 della Fao, celebrata oggi in 150 Paesi del mondo, che pone l’accento sulla difficile situazione dei 2,4 miliardi di persone che vivono in Paesi dove la scarsità d’acqua diventa una causa crescente di conflitti. “Il numero di quanti soffrono di malnutrizione è in aumento, e ci restituisce l’immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”, ha detto nel suo intervento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando che “il diritto al cibo e all’acqua sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di sicurezza umana”. | |
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| | | Umani Ronchi, perla delle Marche, della famiglia Bernetti, come “Cantina dell’Anno” (come anticipato da WineNews); il Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2019 della cantina Giovanni Rosso come “Rosso dell’Anno”; il Collio Chardonnay Riserva 2018 di Marko Primosic come “Bianco dell’Anno”; il Franciacorta Nature 2016 della Gatti, maison storica della denominazione, come “Bollicina dell’Anno”: la “Coopertiva dell’Anno”, invece, è Cantina Tramin, in Alto Adige, tra le migliori interpreti del territorio: sono alcuni dei Premi Speciali (andanti anche a realtà come Velenosi, Pettinella, Florio, Fradiles di Atzara, Ceri, Marinela Camerani e Terre Margaritelli, ndr) assegnati dalla “Guida Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso, tra le più importanti e diffuse nel mercato del vino italiano. Che ha assegnato 498 “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento della guida curata da Marco Sabellico, Gianni Fabrizio e Giuseppe Carrus. Tra le grandi denominazioni, al top dominano Barolo e Chianti Classico, con 25 “Tre Bicchieri” a testa, seguite, a distanza, da Etna (16, tra bianchi e rossi), Verdicchio (14, tra Castelli di Jesi e Matelica), Brunello di Montalcino (14), Barbaresco (12), Amarone della Valpolicella (12) e Franciacorta (12). | |
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| | | A Domaine de la Romanée Conti il “World’s Best Producer Award”, a Ridge Vineyards il “Best Fine Wine Producer in the Americas Award” e a Penfolds il “Best Fine Wine Producer in the Rest of the World”: ecco gli “All-Star Winners” dei “Golden Vines Awards” 2023 by Liquid Icons, i protagonisti del panorama enoico internazionale, premiati per il terzo anno consecutivo, a Parigi. Tra gli altri riconoscimenti, spicca il “Sustainability Award” al viticoltore abruzzese Emidio Pepe. | |
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| | 47 “Tre Forchette”, il massimo della qualità italiana, che cresce, visto che nel 2023 erano 44. Al top assoluto, con 97 punti su 100, restano l’Osteria Francescana di Massimo Bottura ed il Ristorante Reale di Niko Romito, davanti, per un punto, dal Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto, e La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, prossimo ad una sosta per lavori di ristrutturazione. 7 le new entry tra le “Tre Forchette”, come Guido di Serralunga d’Alba, l’Antica Corona Reale di Cervere, Del Cambio di Torino, l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, l’Harry’s Piccolo di Triesteo, il Kresios di Telese Terme in Campania e il Pashà di Conversano in Puglia. Ecco, in estrema sintesi, i verdetti di “Ristoranti d’Italia 2024”, la nuova Guida del Gambero Rosso sulla ristorazione italiana, una delle più importanti e longeve in Italia (i premi speciali in approfondimento). | |
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| | | Riflessioni su una raccolta frutto di una stagione particolare, condizionata da peronospora e temperature anomale, soprattutto al Centro e al Sud, ma non certo uniforme, anche nella stessa regione, e che quindi, accanto alle difficoltà, soprattutto legate alla quantità e alle produzioni biologiche, non ha, comunque, mancato di regalare soddisfazioni a livello qualitativo. | |
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