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N. 3.485 - ore 17:00 - Mercoledì 17 Agosto 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Mentre Roberto Bolle danza al Colosseo, facendo sognare l’Italia a Times Square, a New York (nella campagna #Liveitalian di Enit), il Belpaese dà il bentornato agli stranieri, con gli americani a trainare la ripresa del turismo. A dare a WineNews lo spunto per raccontare come cibo e vino contribuiscano a riportarlo ai livelli pre-Covid, è stato proprio un americano, in volo dall’Italia verso una nuova meta in Europa, dopo aver visitato il nostro Paese. Sapendo che eravamo italiani, ne ha “decantato” bellezze e virtù, mostrandoci nel suo smartphone quali sono in ordine di importanza: foto al ristorante, piatti e cantine, l’enogastronomia è il ricordo più impresso. |
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Cibo e vino accanto all’arte, alla natura, agli eventi ed alle tradizioni, e quasi sempre insieme a questi come ingredienti del “Grand Tour” nella bellezza e “del piacere” in Italia, tra città d’arte, isole e campagne, rappresentano per i turisti stranieri l’essenza e l’emblema del nostro Paese, accanto alla nostra genuinità, ed è evidente che su questo connubio si debba puntare in termini di valorizzazione e di comunicazione, a livello nazionale ed attraverso reti di promozione territoriale che possano supportarle, per far tornare il turismo italiano ai livelli pre-Covid. Perché sono il nostro “petrolio”, volendo stare sull’attualità, con un rapporto qualità-prezzo dell’offerta, nelle grandi città come nei piccoli borghi o direttamente nelle aziende, dall’osteria al ristorante stellato, che non ha rivali guardando ai competitor internazionali, e che rende l’Italia vincente. A dirlo a WineNews sono gli stessi turisti stranieri, ma la conferma arriva come sempre dai numeri: secondo un’indagine Enit, nell’esordio dell’estate 2022 le previsioni delle presenze nelle strutture ricettive erano in linea con il pre-pandemia, stimate in aumento del +324% a giugno e +222% a luglio sul 2021, anche rispetto ai Paesi competitor. Nel trimestre luglio-settembre, stando ad uno studio di Confcommercio con Tra Consulting, la spesa turistica degli stranieri in Italia è stimata a 17 miliardi di euro: tornerà ai livelli pre-Covid, e a trascinare la ripresa saranno 2,2 milioni di americani previsti in arrivo, che garantiranno una spesa complessiva di oltre 2,1 miliardi, superiore del 20% al 2019. Nelle tendenze registrate dalla Bit-Borsa Internazionale del Turismo, oltre alle città d’arte, gli stranieri in Italia - con la stima per l’estate di tornare a 33 milioni di visitatori - ricercano soprattutto “esperienze autentiche” con particolare attenzione per il turismo enogastronomico nei piccoli borghi, ma molti faranno anche il “viaggio da sogno” con esperienze sempre più immersive nella cultura locale. Di certo c’è che, come sottolineano le organizzazioni degli agricoltori italiani, un terzo della spesa turistica estiva sarà destinato al cibo, che rappresenta la voce di spesa più importante delle vacanze italiane, consumato al ristorante o come souvenir enogastronomico, e che si conferma dunque la principale motivazione del viaggio in Italia. |
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Il Dollaro forte è una leva importante per sostenere le esportazioni di vino italiano sul mercato Usa, ma anche Oltreoceano c’è da pesare l’impatto dell’inflazione sui consumi, di vino e di altri alcolici, a cui comunque gli americani fanno fatica a rinunciare, come racconta il “Morning Consult’s H2 2022 State of Food & Beverage report”. In effetti, a giugno 2022 la spesa media mensile destinata agli alcolici era persino maggiore di un anno fa: 34 dollari contro 33 dollari pro capite. Un buon segnale, con un “però”: la capacità e la propensione alla spesa delle classi più agiate sta mascherando il deterioramento del potere d’acquisto della classe media e della classe bassa Usa, che nel periodo hanno subito la corsa dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari, tagliando necessariamente la spesa destinata agli alcolici. |
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Tra le pieghe dell’ultima intervista che Luca Pizzighella, qualche settimana fa, aveva rilasciato a WineNews, si intuiva già che Signorvino, la catena di enoteche che dirige al fianco del general manager Federico Veronesi, dopo dieci anni di vita, 27 punti vendita in tutta Italia e l’obiettivo, a fine 2022, di 1 milione e mezzo di bottiglie vendute per 45-50 milioni di euro di fatturato, ha progetti importanti per il futuro. Che va oltre l’espansione dei punti vendita in Italia e all’estero e guarda al mondo produttivo. L’avventura, sostenuta da 20 milioni di euro di investimenti complessivi, come ha raccontato oggi “Il Sole 24 Ore”, partirà dal Lazio. Nei Castelli Romani sorge infatti Tenimenti del Leone, la tenuta acquistata dalla famiglia Veronesi nel 2021: 30 ettari vitati, a Cesanese, Malvasia Puntinata, Chardonnay, Merlot e Syrah, e 20 di uliveto, tutti a conduzione biologica. La vera novità è che in pista ci sono altri due progetti. Il primo in Sardegna, ad Alghero: 16 ettari a corpo unico, ed altri 10 appena impiantati, puntando solo sulle varietà autoctone: Vermentino, Cannonau, Bovale e Cagnulari. Il secondo, invece, riguarda le bollicine, che saranno quelle del Trentodoc: ad oggi sono 6 gli ettari piantati, tra Chardonnay e Pinot Nero, ma presto diventeranno 12, divisi su due lotti, uno a 600 metri e l’altro a 1.000 metri. |
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Arriva il fermo pesca su tutto l’Adriatico, uno stop che si estende anche al tratto di costa da San Benedetto e Termoli, dopo che la flotta aveva già interrotto le attività da Trieste ad Ancona e da Manfredonia a Bari. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca, sottolineando che il blocco delle attività durerà nel tratto tra il sud delle Marche, l’Abruzzo e il Molise dal 16 agosto fino al 21 settembre. Inoltre, i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco (da 7 a 17) a seconda della zona di pesca e della risorsa pescata. |
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Non è mai troppo tardi per ravvedersi. Anche se per cambiare rotta ci sono voluti qualcosa come 25 anni. Risalgono, infatti, al 1997 i primi accesi dibattiti sulla linea di Vini Lunardelli dedicata ai dittatori del passato, da Hitler a Mussolini, da Stalin a Francisco Franco, che, dal 2023, come ha annunciato Andrea Lunardelli a “Vice”, usciranno finalmente di scena. Tra provocazione e rievocazione storica, di cui si fa comunque una gran fatica a comprendere il senso, la cantina friulana intanto è salita alla ribalta mediatica, restandoci per anni. WineNews ne scrisse la prima volta nel lontano 2003, ma i casi più eclatanti, che hanno portato a denunce e dure prese di posizione da parti di associazioni, politici e cittadini, risalgono al 2009 e al 2012 (in approfondimento). |
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A WineNews la dottoressa Lorena Cocozza, research director di Ipsos. “C’è sempre maggiore attenzione a ciò che si mangia e si beve: meno quantità ma maggiore qualità. Vini premium vuol dire anche vini sostenibili ed autentici, che soddisfino il palato. Il consumatore parte sempre dal proprio benessere individuale, ma chiede alle aziende di prendere posizione e di fare qualcosa per la sostenibilità ambientale e sociale dei processi produttivi. Le nuove generazioni sono le più sensibili all’argomento, ma è un percorso lungo e che richiede del tempo”. |
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