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N. 2.722 - ore 17:00 - Giovedì 29 Agosto 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Per la prima volta in assoluto, non sarà un produttore o un enologo a ricevere il “Distinguished Service Award”, il premio che ogni anno “Wine Spectator” assegna a coloro i quali hanno apportato un significativo e duraturo contributo al mondo del vino (negli anni Angelo Gaja, Piero Antinori, Andre Tchelistcheff, ndr), ma a Georg J. Riedel, a capo della griffe di produzione di bicchieri, che ha rivoluzionato il modo di bere il vino, diffondendo un’educazione tra migliaia di appassionati sui benefici dall’utilizzo di specifici bicchieri. Il riconoscimento assegnato nella New York Wine Experience (17-19 ottobre, con tanta Italia protagonista). |
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Nei numeri, i primi cinque mesi del 2019, per quanto riguarda l’export enoico del Belpaese, strappano più di un sorriso: a valore le spedizioni arrivano a 2,605 miliardi di euro, in crescita del 5,5%, stando ai dati Istat sul commercio estero aggiornati a maggio e analizzati da WineNews. Bene tutti i mercati principali, a partire dagli Stati Uniti, dove le esportazioni sono balzate nel periodo a 642 milioni di euro, il 3,89% in più dello stesso periodo del 2018. La Germania, secondo sbocco a valore, tocca i 437 milioni di euro, in crescita del 5,68%, e la Gran Bretagna, in barba alla Brexit ed alle preoccupazioni, arriva a 289 milioni di euro, il 5% in più dei primi cinque mesi del 2018, chiudendo il podio dei primi tre Paesi di sbocco per il vino italiano. Al quarto posto, la Svizzera, con 162,9 milioni di euro (+1,42%), quindi il Canada, stabilmente al quinto posto, a quota 128 milioni di euro di vino tricolore acquistato nei primi cinque mesi 2019 (+2,6%), seguito dalla Francia, al sesto posto a 93,5 milioni di euro, con una delle performance, in termini di crescita, più rilevanti: +8,17%. In controtendenza la Svezia, che scende a quota 73 milioni di euro (-5,57%), quasi recuperata dal Giappone, che mette a segno un vero e proprio boom e affianca il primo mercato scandinavo a 73 milioni di euro (+16,9%). A chiudere la top ten dei dieci mercati di sbocco per le spedizioni di vino italiano, i Paesi Bassi, altra ottima performance, a 66 milioni di euro (+14,5%), ed il Belgio, in calo, a 55,6 milioni di euro (-4,37%). Indietro, due mercati tanto attesi quanto, almeno per ora, marginali, entrambi comunque in territorio positivo: Cina e Russia, rispettivamente a 53,9 milioni di euro (+5,9%) e 39,3 milioni di euro (+17,2%). Spostando il focus sui volumi, la crescita è ancora più evidente, con 895 milioni di litri esportati, sempre stando ai dati Istat, nei primi 5 mesi del 2019, in crescita del +10% sullo stesso periodo del 2018. Germania ancora al top ed in forte aumento, a 230 milioni di litri, il +15,45%, seguita da Stati Uniti, a 148,5 milioni di litri (+1,7%), e Regno Unito, a quota 107,6 milioni di litri (+8%).
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La cultura del vino, elemento fondante e storico dell’identità europea, nella Capitale Europea della Cultura 2019, Matera, dove i vini della piccola Basilicata, a partire dal grande Aglianico, si incontreranno e si confronteranno con mostri sacri del vino, territori “santuario” come la Langhe, la Borgogna e la Champagne, ma anche vini di terre di frontiera, ed a loro modo, in alcuni casi, nuove frontiere dell’“enomondo”, come il Giappone o la Russia, passando per il Portogallo, affacciato sull’Atlantico. Sono gli ingredienti del Congresso degli Enologi Italiani, che sarà di scena, dal 31 ottobre al 2 novembre, con presenze istituzionali di alto livello come quella annunciata, crisi di Governo permettendo, del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che sarà “laureato” enologo onorario da Assoenologi, guidata da Riccardo Cotarella. |
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Imparare a degustare vini da James Suckling, a cucinare i piatti tradizionali italiani da Massimo Bottura, oppure a giocare a tennis da Serena Williams, a recitare da Samuel L. Jackson ed a dirigere un film da Spike Lee, o ancora la fotografia dalla grande Annie Leibovitz, il tutto da casa, a soli 200 euro all’anno: non è uno scherzo, e nemmeno un bel sogno, ma la realtà di Masterclass, sito in cui sono disponibili a tutti, gli insegnamenti di grandi personaggi di ogni settore che, oltre a quelli citati, spaziano dal poker alla scrittura, dalla sceneggiatura allo sport, dalla scienza alla magia, passando ovviamente per la cucina. Così, il tristellato Massimo Bottura, nella sua serie di lezioni, insegnerà a tutti gli appassionati di cucina italiana del mondo a cucinare i piatti più famosi dello Stivale, ma ci sarà anche il famoso chef britannico della tv, Gordon Ramsey, che ha recentemente lanciato il suo corso di ricette da ristorante da fare a casa, o l’arte della “home cooking” spiegata da Alice Waters. E anche il vino ha il suo spazio nei corsi Masterclass: le basi della degustazione sono affidate alle parole esperte di James Suckling, una delle voci più seguite della critica enoica internazionale. |
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Ancora del Governo non vi è certezza e neanche nomi, ma la Coldiretti, in vista del possibile e probabile “Conte Bis”, torna alla carica e chiede per l’Italia il Commissario Ue all’Agricoltura. “Sono quasi 50 anni che nella Commissione Europea la responsabilità del settore primario non viene assegnata all’Italia che è il primo Paese dell’Unione per valore aggiunto agricolo ma anche per qualità e sostenibilità delle produzioni”, ricorda il presidente Coldiretti Ettore Prandini.
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In Europa sta prendendo forma la nuova Politica Agricola Comune (misura che vale qualità la metà del bilancio Ue). Che, facilmente, non entrerà in vigore, come previsto inizialmente, nel 2021, ma almeno nel 2022, perché i tempi tecnici non sembrano permettere di fare altrimenti. Previsti, come ampiamente anticipato, tagli importanti da parte della Commissione Europea, con una riduzione degli stanziamenti del 15% in termini complessivi. Per l’Italia, secondo l’analisi del quotidiano “Italia Oggi”, la decisione della Commissione Europea si traduce in un budget complessivo di 3,56 miliardi di euro l’anno per i pagamenti diretti, cui vanno aggiunti 1,27 miliardi l’anno per lo Sviluppo Rurale e 680 milioni destinati agli interventi settoriali, di cui 323,9 milioni di euro destinati al settore vino. Intanto, la Corte dei Conti Ue spinge per i controlli antifrode via satellite ...
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A WineNews Nicolò Incisa della Rocchetta, guida della Tenuta San Guido che, con il mito del Sassicaia, uscito per la prima volta come vino da tavola nel 1968, ha fatto scoccare la scintilla da cui è nato uno dei territori oggi più importanti e di successo del vino italiano e mondiale. Con la Doc arrivata nel 1994, ed il Consorzio che domani e dopodomani ne celebra i 25 anni, con una cena di 700 persone lungo l’iconico Viale dei Cipressi.
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