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N. 3.887 - ore 17:00 - Venerdì 2 Febbraio 2024 - Tiratura: 31.224 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Quale miglior biglietto d’ingresso alla Toscana di un aeroporto con un vigneto sul tetto? Quello di Firenze potrebbe diventare il primo hub al mondo a produrre vino da uve coltivate sopra al terminal passeggeri. L’innovativo progetto è dello studio internazionale Rafael Viñoly Architects, che ha svelato il nuovo volto dell’Amerigo Vespucci: gestirà oltre 5,9 milioni di passeggeri all’anno e sarà dotato di un vigneto di circa 7 ettari sul tetto (38 filari di viti) con le quali si produrrà il vino dell’aeroporto, che affinerà nelle cantine sotterranee, realizzate nello stesso hub. I lavori saranno completati in due fasi, nel 2026 e nel 2035.
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| | La presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, nella tarda serata di ieri, ha dichiarato la vicinanza dell’Europa agli agricoltori dell’Unione, che “mettono sulla nostra tavola il cibo migliore e più sano del mondo”, promettendo soluzioni concordate a breve e a medio termine. Parole che però non convincono chi protesta, tanto che anche oggi i trattori hanno bloccato l’autostrada tra Belgio e Olanda, e in Italia gli “Agricoltori Traditi” che animano la protesta hanno annunciato manifestazioni a Roma nei prossimi giorni, “invitando”, peraltro, partiti politici e sigle sindacali a non partecipare, perchè “il Governo non ci ascolta, e le sigle non ci rappresentano più”. E se la grande imputata è l’Europa, i Governi cercano intanto di placare le cose, nei singoli Paesi, con messaggi che, al netto della concretezza di quanto promesso dai vari leader, hanno il denominatore comune di un senso di “nazionalismo”, o quanto meno di ammiccamenti all’autarchia, come risposta ad una globalizzazione che, secondo molti, sta mostrando dei limiti. Come si legge, da sempre, nelle parole del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, e come cristallizzano, in maniera ancora più forte, le parole, ancora affidate ai social, del Presidente della Repubblica di Francia, Emmanuel Macron. “Per la nostra sovranità agricola e alimentare, saremo sempre al fianco dei nostri agricoltori”, ha scritto, tra le altre cose. Con un appello: “tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere: incoraggio tutti i nostri compatrioti a consumare localmente. Abbiamo creato il sito “Fraisetlocal” per aiutarli”, dice Macron, sottolineando la nascita del portale del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare francese che consente di ricercare i prodotti locali francesi. Parole (come quelle più volte pronunciate da tanti esponenti politici italiani, di ogni formazione politica), che stridono, in qualche modo, con i “magnificat” che vengono via via fatti nel celebrare i successi delle esportazioni del made in France, in Francia, così come del made in Italy, in Italia. Per Slow Food, che interviene nel dibattito, però, tutto viene banalizzato e strumentalizzato per interessi politici e privati: “il Green Deal è un percorso necessario, questi anni sono decisivi”. | |
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| | Che l’economia europea e mondiale non sia in grande salute è un fatto acclarato. Vale anche per i grandi Paesi, come la Francia, dove, secondo uno studio dell’agenzia Altares, nel 2023, le imprese insolventi sono state 57.729, +36% nel 2022. E se l’agricoltura ha visto una crescita di “solo” il +7,1%, per 1.288 imprese, la vitivinicoltura ha fatto molto peggio: +47,7, per 130 aziende. Con un’azienda in fallimento su 10 nel settore agricolo, dunque, che viene dal “fu dorato” mondo del vino francese. Che, come abbiamo raccontato in questi giorni, vive una protesta a tratti anche molto violenta. Oggi, come annunciato, il Ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau, sarà in visita nell’Herault, uno dei centri della protesta, dopo che, nei giorni scorsi, lo stesso Ministro, a nome del Governo, ha annunciato un pacchetto di misure di 230 milioni di euro per rispondere alla crisi del settore. | |
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| | | Dal maggior incremento di valore fino al successo in termini di vendite, l’Italia batte la Francia nel mercato dei fine wines che si chiude, per il settore italiano, con una crescita complessiva del +3,6%. Italia e Francia che hanno una quota preponderante nel settore del vino da investimento, come emerge dall’analisi di mercato, condotta dall’Osservatorio eWibe, live market dei vini pregiati, che fotografa le principali tendenze in atto sul mercato dei vini da investimento grazie a indici, news e insight. Tra le bottiglie che hanno incrementato maggiormente il proprio valore, c’è la Cantina Tramin, con il suo “Epokale” 2015 (+75%) davanti a “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore” 2009 di Ferrari (+70,6%) entrambi presenti, con il Montevertine “Le Pergole Torte” 2020, anche tra le bottiglie che hanno riscontrato maggiore interesse. Tra quelle che hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite, ai vertici ci sono il Sassicaia 2020 di Tenuta San Guido, il Tignanello 2020 di Antinori, il Barolo “Francia” di Giacomo Conterno e il Barolo 2018 di Bartolo Mascarello. La bottiglia dal valore più alto transata è invece francese con “Romanée-Conti Grand Cru” 2016 di Domaine de la Romanée-Conti che ha toccato quota 23.000 euro. | |
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| | | Produrre meno, per scelta (con rese ridotte, intanto, a 135 quintali per ettaro), fare più qualità, per vocazione, e chiedere di essere ancora più controllati, per dire al consumatore che quando apre una bottiglia può essere ancora più certo del vino che ha acquistato. Sono le direttrici lungo cui corre il “Progetto Identità Soave”, che, dopo il voto all’unanimità, viene messo in campo dal Consorzio del celebre territorio bianchista veneto, dove domina la Garganega, che su 6.300 ettari a denominazione produce in media 50 milioni di bottiglie ogni anno.
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| | Le Anteprime dei grandi vini italiani che, dopo le Langhe, accendono i riflettori sulla Vapolicella con “Amarone Opera Prima” firmato dal Consorzio dei Vini della Valpolicella e dedicato al prodotto di punta della Denominazione nel millesimo 2019, con 70 cantine al Palazzo della Gran Guardia a Verona all’ombra dell’Arena (3-4 febbraio); ma anche “Esperienze di Vitae” con Ais e i migliori vini veneti a Padova (Fornace Carotta, domani); “Stars Cooking-Young Challenge”, il Congresso per giovani chef voluto da Fabrizio Nonis, El Bekér, a Pordenone (“Center of Excellence” Electrolux Professional, 5-6 febbraio); e “Taste-In Viaggio con le diversità del gusto” a Firenze, il salone delle eccellenze del gusto e del food lifestyle di Pitti Immagine ideato dal “Gastronauta” Davide Paolini (3-5 febbraio, Fortezza da Basso). Ecco alcuni degli eventi nell’agenda WineNews.
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| | | Le riflessioni di Monsignor Martino Signoretto, docente di Sacre Scritture all’Istituto Teologico di Verona, e dello chef Giancarlo Perbellini. Pensieri raccolti, tra piatti e calici, in una trasposizione della “Cena dei 4 calici”, rito della Pasqua ebraica che si celebra ancora oggi. “Cibo e vino, e il modo in cui mangiamo e beviamo, sono sempre la “celebrazione” di qualcosa. Il vino non va solo degustato, ma contemplato, che è un concetto che va oltre la moderazione. La spiritualità è materia, per questo il cibo ed il vino sono un’esperienza spirituale”. | |
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