Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.172 - ore 17:00 - Lunedì 7 Giugno 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Un enorme luna park del vino, nato in una delle culle della civiltà enoica, in Crimea, dove promuovere e condividerne la cultura e la storia , tra sapori e tradizioni secolari, su un’area di 30 ettari, di cui 7,5 vitati, e poi 15 stazioni interattive in uno spazio multifunzionale capace di calare il wine lover nei segreti del mondo del vino, e ancora spazi interattivi ed espositivi, un museo, una cantina, un ristorante, giochi dedicati al vino e degustazioni: ecco il “Wine Park” firmato da Marco Casamonti, firma dell’avveniristica cantina della Marchesi Antinori nel Chianti Classico, ospitato dal Mriya Resort, complesso di lusso affacciato sul Mar Nero. |
|
|
|
|
Ripartire con le fiere in presenza, per rilanciare quell’agroalimentare made in Italy “che, con 200 miliardi di euro di fatturato, è la seconda manifattura italiana, e che, forte del suo grande valore aggiunto, può puntare ai 50 miliardi di euro di fatturato già nel 2021, visto che il nostro Centro Studi prevede una crescita della produzione industriale del 3%, ed un aumento dell’export del +5-7% sul 2020, quando siamo arrivati a 46,1 miliardi di euro con una crescita del +1,7%. Con una crescita significativa importante perchè la pandemia ci ha colpito due volte, visto che noi all’estero siamo forti nel fuori casa, e non nella gdo”. Così, rispondendo a WineNews, il presidente Federalimentare Ivano Vacondio, per la presentazione di Cibus, di scena a Fiere di Parma dal 31 agosto al 3 settembre, prima grande fiera dell’alimentare italiano in presenza dopo la pandemia. Un settore che “rappresenta l’emblema del made in in Italy nel mondo e del sistema fieristico italiano, a sostegno del quale abbiamo lavorato insieme a Simest e Ice Agenzia stanziando oltre 600 milioni di euro tra ristori per le perdite di fatturato e sostegni”, ha detto il Ministro per gli Affari Esteri, Luigi Di Maio. Anche se, va detto, è ancora in sospeso il tema del “de minimis” che ha fin qui reso inefficaci gli aiuti ai big del sistema fieristico. In ogni caso, il supporto delle istituzioni alle imprese non mancherà. “Finanzieremo l’incoming dall’estero in sette grandi eventi in Italia da Agosto a Dicembre 2021, e la partecipazione ad oltre 28 fiere nel mondo, stando vicino alle imprese anche con gli strumenti digitali come sempre fatto in questi mesi”, ha aggiunto il presidente Ice-Agenzia Carlo Ferro. D’altronde, “è inutile negarlo - ha aggiunto Vacondio - la crescita è all’export, perchè è impossibile far crescere i consumi interni in un Paese come l’Italia in cui la popolazione diminuisce e invecchia. All’estero abbiamo un’autostrada, ci viene riconosciuta una qualità e una biodiversità che altri non anno. Inoltre, dei 200 miliardi di euro di fatturato del settore, più di 150 arrivano dall’industria della trasformazione. Questo non vuol dire sminuire il ruolo dell’agricoltura, fondamentale. Ma nel mondo siamo visti come i più bravi trasformatori, e di questo si deve tenere conto”. |
|
|
|
|
Rinsaldare il legame tra Langhe e Monferrato patrimonio Unesco, mettendo insieme forze e risorse per evolvere e crescere sui mercati: tanto prevede l’accordo che vede le storiche Cantine Coppo di Canelli, forti di 52 ettari nelle zone di Canelli, Gavi e Barolo, nelle Langhe, e delle proprie cantine nelle “Cattedrali Sotterranee” di Canelli Patrimonio Unesco, entrare sotto l’egida del Gruppo Dosio, realtà piemontese guidata da Gianfranco Lanci, manager tra i più importanti a livello mondiale nel settore dell’informatica (oggi presidente del gruppo Lenovo), e che conta 42 ettari di vigneti di proprietà tra Langhe e Monferrato, oltre alla cantina di La Morra, sulla collina Serradenari. Da oggi, dunque, il Gruppo Dosio diventa la “controllante” di Cantine Coppo, ma le cose andranno avanti nel segno della continuità, insieme alla famiglia Coppo. |
|
|
|
|
|
Annata complessa, la 2020 a Bordeaux, ma qualitativamente all’altezza delle ultime due, eccezionali, la 2018 e la 2019. Meglio i Merlot dei Cabernet, con la Rive Droite che surclassa la Rive Gauche, che ha leggermente sofferto le abbondanti piogge di agosto, arrivate dopo una primavera particolarmente piovosa. La lunga estate calda che è seguita ha, invece, portato sui binari giusti l’andamento stagionale di un’annata che, in cantina, non è così distante dalle migliori vendemmie degli ultimi dieci anni. Produzione inferiore del 10% alle due vendemmie precedenti, a causa proprio del caldo eccessivo, gestito comunque alla grande dai vigneron di Bordeaux. Tanto che nelle prime impressioni delle principali firme del vino del mondo (Antonio Galloni di Vinous, James Suckling, Lisa Perotti-Brown by The Wine Advocate e Jancis Robinson), che con i loro voti contribuiscono in maniera decisiva al successo sul mercato dell’annata, ricorre spesso il termine “classico”. Non ci sono vini perfetti, da 100/100 al primo assaggio da botte, ma diversi che potrebbero arrivarci una volta pronti: a mettere d’accordo buona parte della critica, sono Haut Brion e Trotanoy, ma benissimo fanno anche Angelus, Canon, Fleur Petrus, Margaux, Mouton Rotschild, Pavie, Smith Haut Lafitte, e Vieux Chateau Certan. |
|
|
|
|
|
Non solo vino e spumanti italiani, ormai must nei calici di tutto il mondo. Nel 2021, anche l’aperitivo (già di suo rito tutto made in Italy) è tricolore, grazie ad uno delle eccellenze storiche del bere all’italiana, come la distilleria Nonino, guidata da Giannola Nonino, insieme alla figlie Cristina, Antonella, Elisabetta e alla nipote Francesca. Perchè l’Aperitivo Nonino BotanicalDrink, 100% a base vegetale, è “Aperitivo dell’Anno 2021 International” al Meiningers International Spirits Award, superando 120 competitor da tutto il mondo. |
|
|
|
|
Continua in maniera progressiva l’allentamento delle limitazioni per le attività di ristorazione e ospitalità, in un quadro complesso, in cui proviamo a fare chiarezza, grazie all’analisi dello Studio Giuri di Firenze, guidato da Marco Giuri. Nelle Regioni bianche (Liguria, Veneto, Umbria, Abruzzo, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise), non sono previsti limiti di persone al tavolo all’aperto, mentre passa a 6 il numero massimo al chiuso. In zona gialla, invece (dove il coprifuoco passa dalle ore 23 alle ore 24, ndr), resta il limite massimo di 4 persone al tavolo, sia all’aperto che al chiuso. Ovviamente con distanziamento e mascherina. Per l’enoturismo non esistono linee guida specifiche: per le degustazioni valgono quelle della ristorazione, per le semplici visite in cantina quelle per mostre e musei (nell’approfondimento). |
|
|
|
|
|
Già un passato in Federvini, e manager con esperienze internazionali con British Gas e Coca Cola, tra le altre, subentra ad Ottavio Cagiano, uno dei massimi esperti di legislazione italiana ed internazionale sul vino. “Tanti ed importanti i dossier aperti in Europa che il vino italiano deve affrontare con più compattezza. Ma il settore ha già fatto tanti passi in avanti”. |
|
|
|
|