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N. 3.733 - ore 17:00 - Venerdì 23 Giugno 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Un’asta d’eccezione, tutta di vini italiani, in terra di Francia. O meglio, proposta on line dalla francese iDealwine, n. 1 delle aste di vini online. È quella che sarà di scena da oggi, 23 giugno, al 6 luglio, e che avrà per protagoniste oltre 3.000 bottiglie di cantine come Comm. G. B. Burlotto, Bruno Giacosa, Giacomo Conterno, Giuseppe Mascarello, Giuseppe Quintarelli, Gaja, Vietti, Roagna, Gianfranco Soldera, Bertani, Giuseppe Rinaldi, Montevertine, Luciano Sandrone, Valentini, Tenuta San Guido, Emidio Pepe, Il Marroneto, San Giusto a Rentennano e Casanova di Neri. Segno di come i grandi vini italiani abbiano sempre più peso nel mondo del collezionismo. |
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“Oggi più che mai, i grandi vini sono quelli che hanno alle spalle storie importanti e la Vigna Gustava, più che mai, ce l’ha. Poi, i vini devono essere autoctoni, perché, rappresentando la tradizione, sanno stimolare quel misterioso desiderio di origine, ma anche onesti, trasparenti e vinificati al 100% con le stesse uve. I nostri sensi impazziscono di gioia quando sorseggiamo vini che ci rimandano alle origini facendoci ritrovare gusti e riconoscibilità; vini autentici che non si fanno dimenticare”. Parole di Donato Lanati, uno degli enologi più autorevoli e visionari del panorama italiano che, nei giorni scorsi, nel suo Centro di Ricerca Applicata all’Enologia, Enosis Meraviglia, a Fubine, ha condotto la degustazione tecnica dei Barolo prodotti dalle uve Nebbiolo raccolte nella storica Vigna Gustava che fu di Camillo Benso Conte di Cavour, con le annate 2020, 2021 e 2022, con quest’ultima, come le precedenti, in 12 barriques che andranno all’asta benefica “Barolo en primeur”, in programma il prossimo autunno, il 27 ottobre 2023, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalla Fondazione Crc Donare Ets, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, che, nelle prime due edizioni, ha raccolto poco meno di 1,5 milioni di euro destinati allo sviluppo di progetti sociali e culturali. Degustazione in cui siamo stati guidati, avendo come bussola i concetti e la filosofia enologica di Lanati. “Se avessimo prodotto un unico Barolo proveniente dall’intero vigneto avremmo potuto migliorare di poco il risultato, e perdere tantissimo. Vinificare distintamente per ogni parcella - ha sottolineato Lanati - ci ha invece permesso di valorizzare le singole porzioni di vigneto, dando sfogo all’identità di ognuna. Per l’80% la vita di una vite risiede nel suolo da dove trae nutrimento e vigore. È sotto terra che avviene il miracolo più grande; poi, a noi enologi il compito di metterci testa, mano e cuore, ma il carattere lo definisce il terroir (sistema complesso tra uomini di qualità e natura). Le parole chiave del successo sono: squadra, intesa, intuizione, impegno, conoscenza e feeling. Inoltre, per comprendere appieno il sapore di un territorio, occorre produrre non più di 5.000 bottiglie ad ettaro”. |
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Dal “Trofeo Schiava Alto Adige”, promosso da Ulrich Ladurner, Othmar Kiem e Günther Hölzl a Lana (26-28 giugno), al Consorzio Vini d’Abruzzo che racconta il nuovo marchio collettivo “Spumante d’Abruzzo Doc Trabocco” a Milano (28 giugno), dove “L’Espresso” presenta anche la nuova “Guida dei 1.000 Vini d’Italia” (26 giugno), dalla “Franciacorta Week” in Versilia (fino al 25 giugno), dove torna anche “VinoVip al Forte” a Forte dei Marmi con “Civiltà del bere” (25-26 giugno), a “I magnifici 16” delle Marche, i territori delle Dop dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini, tutte insieme a Recanati (fino al 24 giugno), e alla mostra “Gli dei ritornano” da oggi al Palazzo del Quirinale a Roma con i bronzi di San Casciano dei Bagni, dei quali Banfi è tra gli sponsor del restauro, sono tantissimi, come sempre, gli eventi nell’agenda di WineNews. |
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Celebrare i 50 di storia di un sogno vinicolo, diventato un faro nel Chianti Classico, nato dal mondo del cinema e degli “Spaghetti Western”, con la antologica saga di Trinità (i cui film sono tutt’oggi quelli che hanno messo insieme più spettatori nella storia del cinema italiano), ma guardando al futuro, con il nome della famiglia che diventa nuova identità dei vini più importanti della tenuta, marcando anche l’ingresso delle nuove generazioni ai vertici dell’azienda. È tempo di celebrare, ma anche di progettare il futuro, per Rocca delle Macìe, la cantina fondata nel 1973 da Italo Zingarelli, prima grande produttore cinematografico, che, con i guadagni dei film, è diventato poi produttore di vino e di olio, oggi guidata dal figlio di Italo, Sergio Zingarelli, che, a sua volta, è sempre più affiancato dai figli Andrea e Giulia, e dal nipote Fabio. Una storia familiare, che finisce in etichetta, visto che “Famiglia Zingarelli” sarà la nuova “brand identity”, che identificherà i cru prodotti nelle singole tenute che compongo l’azienda, nel cuore del Chianti Classico: un progetto che da oggi è realtà, in una serata guidata dal vicedirettore del “Corriere della Sera”, Luciano Ferraro, a Rocca delle Macìe, dove è stata anche presentata la monografia, edita da Giunti, dal titolo “Argilla, Pietra, Aria, Radici” firmata da Alessio Noè. |
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Il “safari” in Chianti Classico, un tour enogastronomico con partenza da Firenze, nel territorio del vino più bello al mondo, per una visita con degustazione di Chianti Classico e un pranzo di cucina toscana in tenute vitivinicole in ville storiche come Villa Le Corti dei Principe Corsini o Poggio Torselli: ecco la “Travelers’ Choice Best of the Best Wine Experiences”, la migliore esperienza di vino a livello mondiale per i “Travelers’ Choice Best of the Best” 2023 di Tripadvisor, la più grande community di viaggiatori al mondo. |
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“Il nostro Paese non può prescindere da un vero progetto che assicuri ai giovani la possibilità di dedicarsi all’agricoltura. La terra va data ai giovani che hanno voglia di lavorarla e di fare impresa. Sono la garanzia di sostenibilità perché sono cresciuti e culturalmente predisposti in quest’ottica. Questo è il vero investimento per il domani, prevedendo anche di poter loro affidare terreni demaniali che così sarebbero salvati dal degrado e dall’abbandono. Affidare queste terre ai giovani intraprendenti è una scelta strategica”. Parole di Luca Zaia, presidente delle Regione Veneto, ma anche ex Ministro delle Politiche Agricole, e tra i protagonisti dell’incontro voluto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, nei giorni scorsi, a Roma, con i titolari del suo dicastero degli ultimi 30 anni (in approfondimento). |
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Le menzioni Terre di Chieti, Terre de L’Aquila, Colline Pescaresi e Colline Teramane, solo per Superiore e Riserva, per far crescere qualità e valori. La rivoluzione intorno ai pilastri Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Cerasuolo, raccontata dai protagonisti del territorio. Alessandro Nicodemi (Consorzio Vini d’Abruzzo), Marina Cvetic (Masciarelli), Giulia Cataldi Madonna (Cataldi Madonna), Fausto Albanesi (Torre dei Beati), Caterina Cornacchia (Barone Cornacchia), Raffaele Cavallo (Slow Food Abruzzo) e Arcangelo e Pascal Tinari (Ristorante Villa Maiella).
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