Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.403 - ore 17:00 - Mercoledì 20 Aprile 2022 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Dopo la crescita registrata nel 2020, la vendemmia 2021, caratterizzata dal calo delle quantità, ha portato diffusi aumenti dei prezzi delle uve da vino su tutto il territorio nazionale, che l’indice dei vini sfusi elaborato da Unioncamere e Bmti (presentato a Vinitaly 2022) ha quantificato in un +4,2% su base annua. Di pari passo, anche l’indice dei prezzi all’ingrosso dei vini sfusi segna un andamento positivo, con un aumento mensile del +0,2% (dal +0,6% di febbraio), mentre si mantiene vicina al +20% la crescita rispetto a marzo 2021: +19,4%. Sia i prezzi dei vini Dop-Igp che quelli degli spumanti mantengono una crescita tendenziale a doppia cifra (in approfondimento). |
|
|
|
|
Dopo aver archiviato un 2021 da record - con 7,1 miliardi di euro di vino spedito sui mercati di tutto il mondo - il primo mese 2022 conferma il trend positivo. A gennaio, l’export del vino italiano raggiunge i 474 milioni di euro, in crescita del 22% sul gennaio 2021 e del +8,7% sul 2019, ultimo anno vissuto nella normalità. Tra i principali partner del Belpaese, exploit della Gran Bretagna, mentre la Cina è l’unico a segnare un leggero arretramento, con la Russia che, forse per l’ultima volta (almeno sul medio periodo), prosegue nel suo percorso di crescita, come raccontano i dati Istat sul commercio estero di gennaio 2022, analizzati da WineNews. Partendo, come sempre, dai Paesi geograficamente a noi più prossimi, la Svizzera, in questo primo mese 2022, ha importato 27 milioni di euro di vino italiano (+14% su gennaio 2021), l’Austria 8,8 milioni di euro (+31%) e la Francia, specie grazie alle performance del Prosecco (che ha chiuso il 2021 a quota 25 milioni di bottiglie spedite Oltralpe, ndr) 12,7 milioni di euro (+42%). Meta privilegiata nella Vecchia Europa rimane la Germania, che a gennaio ha importato 71 milioni di euro di vino dall’Italia (+2%), in linea con il dato di gennaio 2021. Bene anche i Paesi Bassi, a quota 15,3 milioni di euro di importazioni (+13%), così come la Norvegia, a quota 6,7 milioni di euro di vino italiano acquistato a gennaio 2022 (+26%), e la Svezia, con 14,6 milioni di euro (+17%). Ancora meglio fa il Regno Unito, che sembra aver assorbito la novità della Brexit e a gennaio ha importato 50,6 milioni di euro di vino italiano (+94,6%). La Russia, come accennato, continua a fare bene, con 9 milioni di euro (+36%). Oltreoceano, continua la lunga marcia del vino italiano negli Stati Uniti, con le spedizioni che, a gennaio 2022, toccano i 117 milioni di euro (+11% su gennaio 2021). Positivo anche l’andamento dell’export verso il Canada, con 31,5 milioni di euro (+23%). In Asia, se da un lato c’è da registrare la frenata della Cina, a 6,8 milioni di euro (-5,5% su gennaio 2021 e -26% su gennaio 2019), dall’altro arrivano conferma da tutti gli altri fronti. Il Giappone vola a 11,8 milioni di euro, in crescita del +34% su gennaio 2021, la Corea del Sud ha importato poco più di 4 milioni di euro di vino italiano (+14%), ed Hong Kong 1,6 milioni di euro (+43%). |
|
|
|
|
Le nuove annate di Barolo e Barbaresco - la 2018 e 2019 - si svelano al pubblico a “Barolo & Barbaresco World Opening”, l’anteprima firmata dal Consorzio di tutela di Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani di scena il 28 e 29 aprile a Los Angeles, dove 200 produttori incontreranno i media, il trade e i wine lover Usa, il mercato di riferimento per i due alfieri del vino del Piemonte: il 18,7% delle bottiglie di Barolo ed il 19% di quelle di Barbaresco volano ogni anno Oltreoceano (dove sarà presente anche WineNews, ndr). Il “grand tasting”, che avrà un’area dedicata alle Menzioni Geografiche Aggiuntive, sarà seguito, il 28 aprile, da un’esclusiva “Gala Dinner” a Hollywood, ai Paramount Pictures Studio, condotta dall’attore Billy Harris, dove si celebrerà la cultura enogastronomica di Langa, portata a Los Angeles dalla cuoche di Alba con i loro tajarin. |
|
|
|
|
|
Vinitaly 2022 è alle spalle, ma tanti eventi “di territorio” sono alle porte, in un “circus” enoico che si prepara al suo tour “primavera-estate”. Il primo appuntamento è con “Sicilia en Primeur” by Assovini Sicilia, l’annuale anteprima dei vini siciliani, con opinion leader, influencer e Master of Wine, dal 27 aprile al 1 maggio ad Erice. Il 2 maggio, poi, di scena il Simposio “Interazioni Sostenibili” by Fondazione SoStain, a Palermo, con, tra gli altri, il presidente della Fondazione Alberto Tasca, Alessio Planeta, Arianna Occhipinti, Attilio Scienza e Monica Larner, firma dall’Italia per “Wine Advocate”. Dal 30 aprile al 1 maggio, il Lago di Garda sarà lo sfondo di “Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino”,e negli stessi giorni, a Lucca, torna “Anteprima Vini della Costa Toscana”. Dal 22 al 24 maggio sarà la volta di “Vini ad Arte 2022” by Consorzio dei Vini di Romagna, il 22-23 maggio tornano i “Roero Days, il 25-26 maggio tocca a “Anteprima Sagrantino”, a Montefalco, e il 6 giugno, nel Museo di Italdesign a Moncalieri (Torino), fra modelli di auto futuristiche, “La Prima dell’Alta Langa”. Dal 7 al 10 giugno è in programma l’“Abruzzo Wine Experience”, mentre il 19-20 giugno sarà di scena “Anteprima Amarone”, e nei Campi Flegrei è slittata, dal 5 all’8 settembre, “Campania Stories - Special Edition”. |
|
|
|
|
|
Il “Premio Internazionale Nonino” allo scrittore David Almond, il “Premio Nonino - Maestri del nostro tempo” ai filosofi Nancy Fraser e Mauro Ceruti, e il “Premio Nonino Risit d’Aur - Barbatella d’oro” ad Affido Culturale, contro la povertà educativa minorile: ecco i vincitori del prestigioso “Premio Nonino 2022”, anticipatore per ben sei volte del Nobel, e che torna il 7 maggio alle Distillerie Nonino, nei 125 anni in distillazione della famiglia Nonino, oggi guidata da Benito e Giannola Nonino, con le figlie Cristina, Elisabetta e Antonella e la nipote Francesca. |
|
|
|
|
Per il vino italiano la Cina continua ad essere una chimera, dove finisce una quota ancora marginale del nostro export, sempre intorno al 2%, persino meno a gennaio 2022, con 6,8 milioni di euro importati su un totale di 474 milioni di euro. Le possibilità di crescita, però, sono ancora intatte, anche perché quello cinese è un mercato particolarmente dinamico, in cui il cambiamento è continuo, e guidato dai più giovani, a cui guarda con attenzione chiunque si voglia cimentare nel business del vino. Su cui ha deciso di puntare forte anche Douyin, il social di streaming video (simile a TikTok, ndr) più popolare del Paese, con 600 milioni di iscritti, che starebbe sviluppando una propria piattaforma di e-commerce dedicata a vini e liquori, puntando proprio sul live streaming e sui brevi video, come rivela il media cinese “Tech Xingqiu”. |
|
|
|
|
|
A WineNews l’ad dell’Enit e tra le massime esperte di enoturismo. Con uno sguardo alla conferenza mondiale di Alba, in settembre, e a Netflix. “Ci saranno più stranieri dello scorso anno, le esperienze in vigna ed in cantina continueranno ad essere premianti. Ad Alba presenteremo dati e progetti internazionali nuovi. L’obiettivo dell’accordo con Netflix è lavorare per diffondere ed affermare ancora di più il brand Italia, lavorando su tutto il territorio nazionale”. |
|
|
|
|